Dalla Liguria a Pola e Rovigno, luoghi d’insediamento storico degli italiani in Istria

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Dalla Liguria a Pola e Rovigno, luoghi d’insediamento storico degli italiani in Istria
L’incontro alla Comunità degli Italiani polese. Foto: DARIA DEGHENGHI

Agenda polese fitta e densa d’incontri per la delegazione di consiglieri regionali, studenti e insegnanti degli istituti superiori della Liguria nella loro gita d’istruzione e premio per la partecipazione al concorso annuale “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”, bandito dal Consiglio regionale della Liguria al fine di un recupero della memoria storica che rischia di cadere nell’oblio. Siccome il concorso e le relative gite d’istruzione sono ripresi dopo due anni di pausa dovuti alla pandemia, quelli che sono stati in visita a Pola, in Istria e a Fiume e Trieste non sono più studenti di liceo ma universitari. Accompagnati dai consiglieri regionali Daniela Menini e Giovanni Boitano, dai rappresentanti dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia) Pietro Tommaso Chersola, Franco Pomerano, Giorgio Di Sacco Rolla, Fabio Nardi e Ferruccio Sansa, dal dirigente scolastico Paolo Auricchio e dagli insegnanti Annalisa Noziglia, Donatella Conti e Fabiola Lorusso, e dalle guide Marina Abisso, Claudia Maggi e Giorgio Traverso, ieri mattina hanno fatto tappa alla SMSI “Dante Alighieri” di Pola, dove sono stati ricevuti dalla preside, Debora Radolović, che ha spiegato loro la realtà scolastica minoritaria italiana in Croazia; poi hanno visitato il centro storico e la Comunità degli Italiani, dove sono stati ricevuti dalla presidente, Tamara Brussich. Piacevole e informativo l’incontro in sede, per dire di come la popolazione italiana di Pola sia diventata suo malgrado minoranza dopo l’esodo del 1947, delle fatiche che la nuova condizione minoritaria ha posto di fronte ai cosiddetti “rimasti”, della fine arte della conservazione di una lingua, di una cultura e di un’identità nazionale che si è tradotta molto spesso in un’arte dell’arrangiarsi, dell’affermazione odierna in un contesto democratico ritrovato con l’indipendenza della Croazia prima e con l’entrata nell’Unione europea più recentemente. Dopo l’incontro in Comunità, la comitiva ha visitato l’Arena, il Cippo a ricordo delle vittime di Vergarolla e il Castello veneziano. In un momento successivo della giornata di studio polese si è unito agli ospiti liguri il vicesindaco italiano di Pola, Bruno Cergnul. (dd)

Tappa rovignese
La comitiva ligure, prima di visitare Pola ha fatto tappa a Rovigno. Alla visita alla SMSI sono stati accolti dalla preside, Ines Venier, la quale nel suo indirizzo di saluto ha illustrato agli ospiti la storia della scuola, i suoi programmi, le attività e il ricco patrimonio storico, culturale e linguistico della realtà scolastica rovignese.
A seguire, un’interessante presentazione preparata per l’occasione dagli alunni degli indirizzi del Liceo generale e di quello dell’estetista medico, i quali hanno dettagliatamente descritto la loro città natia mettendo in risalto i vari aspetti sociali, culturali, economici e quelli della tradizione, elencando le istituzioni cittadine in seno alla CNI, ma anche con qualche suggerimento sui posti più affascinanti da visitare durante la permanenza in città. Gli alunni della SMSI si sono fatti portavoce dell’istituzione da loro frequentata grazie a un’esaustiva descrizione delle attività e degli indirizzi proposti dalla scuola, elencando tutte le competizioni sportive, linguistiche e quelle del campo della scienza alla quale partecipano da anni con successo, nonché i vari laboratori creativi che la scuola organizza. Dulcis in fundo, gli alunni della quarta liceo, hanno voluto presentare ai colleghi liguri il progetto per il quale sono stati recentemente premiati al concorso “Mailing List Histria 2022” con il tema “I Leoni marciani di Rovigno”, con il quale hanno voluto analizzare il legame indissolubile tra Rovigno e Venezia.
A dare un’impronta significativa all’incontro è stata la piacevole e spontanea discussione durante la quale i giovani studenti, seppur provenienti da realtà e Paesi diversi, hanno trovato un punto saldo in comune, ovverosia il senso d’appartenenza alla cultura italiana.
Nella seconda parte della mattinata la delegazione ha fatto visita alla CI “Pino Budicin”, accolta da Maria Tamburini, che dopo il benvenuto ha raccontato la storia del sodalizio e l’importante ruolo che esso tutt’oggi rappresenta per l’intera CNI. La prof.ssa Tamburini, oltre a illustrare le attività svolte presso la Comunità, si è soffermata su temi riguardanti la storia della città, l’esodo, i diritti acquisiti, il bilinguismo e la plurisecolare permanenza sul territorio d’insediamento storico degli italiani in Istria, tema che ha suscitato molto interesse tra gli studenti liguri.

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