Interesse austriaco per il sistema fognario

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Interesse austriaco per il sistema fognario

Una delegazione della Repubblica d’Austria, con in testa Sonja Holocher-Ertl, a capo dell’Ufficio per il commercio estero, è stata a Pola per un incontro con il vicesindaco Robert Cvek e collaboratori. Gli ospiti sono stati ricevuti nell’aula consiliare, dove il direttore dell’azienda municipalizzata che si occupa di costruzione e manutenzione del sistema fognario (Pragrande), Igor Stari, ha tenuto una presentazione sulle due opere “Pula centar” e “Pula sjever” (Pola centro e Pola nord) che consentiranno una capillare diffusione del sistema fognario anche in quelle zone, del centro e della periferia suburbana, che ce l’hanno carente perché d’antichissima data o non ce l’hanno affatto. Il vicesindaco ha accolto la delegazione con tutti gli onori richiesti dalla circostanza, ha formulato i propri auguri e gli apprezzamenti della Città di Pola per l’interesse che la Repubblica d’Austria manifesta nei confronti dei progetti infrastrutturali e di rilancio economico della Città di Pola.

Nuovi 65 km di condotte

Ed ecco cosa hanno detto a proposito del potenziamento della rete fognaria cittadina gli esperti della municipalizzata. Si tratta, in sostanza, di ricostruire e ampliare la rete fognaria di secondo livello (il primo, i collettori principali che costituiscono l’ossatura del sistema, sono già stati ricostruiti, anni addietro). Nella fattispecie occorre costruire 65 chilometri di condotte e pozzetti nonché 1.500 allacciamenti nuovi di zecca per altrettante utenze domestiche. La ricostruzione e l’ampliamento della rete fognaria riguarderà dunque alcune vie del centro storico, ma anche i rioni urbani e suburbani come Montegrande, Padul, Siana, Monte Ghiro, Valdibecco, Bussoler, Monte Serpo, Valmade, Sichici, Scattari e Giadreschi. Alcuni tra i quartieri menzionati non hanno mai avuto accesso alla rete fognaria, altri (come Siana e Montegrande) ce l’hanno, ma la copertura è limitata. Con l’opera che di nome fa “Pula sjever”, la canalizzazione arriverà nella località di Stignano, ma anche alle utenze della Città di Dignano e del Comune di Fasana. Per dire dell’importanza degli investimenti che Pola e la sua municipalizzata hanno sostenuto per ricostruire e ampliare il sistema fognario, basterà ricordare che i mezzi sin qui impiegati ammontano a ben 200 milioni di kune. Il primo grande sforzo per ricomporre da capo un sistema le cui basi risalgono all’Impero Austro-ungarico, è stato il collettore costiero in Riva, opera che ha liberato il porto polese dai quaranta e passa scarichi in mare, dirottando i liquami fognari verso il depuratore di Valcane.

L’Austria pronta a investire

Sonja Holocher-Ertl ha da poco assunto le redini dell’Ufficio austriaco per il commercio estero. Tra gli impegni che il suo ufficio si propone di realizzare si cita un ulteriore sviluppo dei rapporti economici con la Repubblica di Croazia, rapporti comunque già buoni per lunga consuetudine e circostanze storiche, che ora si vuole estendere anche a livello locale. L’Austria è inoltre in cerca di contatti e opportunità di lavoro, ed è disposta a investire a Pola e nel resto del Paese meglio e più di quanto ha già fatto. Dal 1993 (l’anno dell’inizio di fonti statistiche attendibili) al primo trimestre del 2016, gli imprenditori austriaci hanno investito in Croazia 5,23 miliardi di euro.

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