Si vende poco in pescheria in queste settimane di ottobre. Ogni giorno qualche “disgrazia”: prima le mareggiate, poi la bora e la pioggia insieme, infine lo scarso potere d’acquisto della popolazione locale – giudice imparziale – che in nessun caso pareggia quello dei turisti occidentali. Insomma, ogni giorno c’è un motivo per piangere miseria. Si percepisce chiaramente quest’atmosfera di desolazione che a volte regna nella pescheria del mercato coperto in piazza del Popolo. La si percepisce dal modo in cui le pescivendole cercano disperatamente di attirare l’attenzione dei pochi clienti che entrano e scrutano attentamente la qualità e i prezzi della merce in vendita. Nemmeno nascondono l’amarezza se uno s’allontana senza aver messo mano al portafogli. E come non comprendere: hanno tutte le ragioni dalla loro. Le sardelle costano 20 kune? “Il margine di guadagno è minimo e la gente cerca i pescherecci nel porto dove te le tirano dietro, e sono praticamente gratuite”. Ancora. È tempo di orate selvatiche ma nessuno le vuole: “Io le pago 50 ai pescatori e ne chiedo 60 ai compratori, ne guadagno appena 10, ma quante sono le mie spese per l’affitto del banco? A questo punto si può solo chiudere baracca. Quel poco che si smercia si vende il venerdì e il sabato. Il resto sono giorni di magra”. Strana cosa gli umori dei clienti.
Ma ecco l’offerta. Il pesce azzurro non si fa mancare. Anzi, ne abbiamo a volontà: è di stagione. Le sardelle si vendono anche sottocosto, a 15 kune il chilogrammo. Se c’è chi dubita della freschezza, si ricreda. Sono fresche. Se costano pochissimo è perché l’offerta supera la domanda. I cefali sono in commercio a 20, le acciughe e le salpe a 30 kune, gli scombri a 50. Persino il prezzo dei calamari è in picchiata: si vendono a 80 kune il chilogrammo, come le seppie. I gamberi costano 110 e le sogliole da 100 a 140 kune. Ottobre è tuttavia il mese delle orate selvatiche, il momento migliore per gustarle: si vendono a 50 e a 60 kune il chilogrammo e visto che parliamo di pesce bianco il prezzo è decisamente conveniente. Tuttavia anche con questi ribassi il commercio non fiorisce. Chissà che le bancarelle di carni stagionate della Slavonia non abbiano rubato alla pescheria qualche cliente poco fedele?
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