Inaugurato ieri nell’ex cava di Stoia. Tutte le strade portano al Max City

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Inaugurato ieri nell’ex cava di Stoia. Tutte le strade portano al Max City

Un fiume in piena di gente si è riversato nel nuovissimo centro commerciale Max City, che occupa all’incirca la terza parte della cava di pietra dismessa tra Fisella, Valcane, Valovine e Musil (negli altri due terzi troveranno sistemazione, prima o poi, due alberghi e strutture sportive e turistiche). Ieri mattina, la cerimonia inaugurale e l’apertura del centro per la cittadinanza, mentre la sera precedente il mall ha aperto i battenti in via eccezionale alle autorità, agli ospiti, ai benemeriti, agli investitori, ai progettisti, ai costruttori, insomma ai VIP. Che dire? Certamente è un salto di qualità rispetto ai primi(tivi) centri acquisti che abbiamo visto spuntare nella periferia nord negli anni Novanta e Duemila, e di recente, il City Mall, che si è sistemato sulla tangenziale est all’altezza di Valmade. Insomma, Max City batte tutti i predecessori e, modestamente, senza inutili campanilismi, batte anche la concorrenza della vicina Fiume. In bellezza, se non in superficie, batte anche Capodistria e uno dei mall più frequentati di Trieste. Indubbiamente questo Max City è un bellissimo e moderno centro commerciale.

max negozi
Di tutto di più

L’eleganza è solo uno dei suoi tratti distintivi. La soluzione architettonica presenta forme essenziali, linee pulite, materiali di qualità e tecnologie d’avanguardia. Il total white look è una scelta in linea con i tempi, la luce naturale dell’ampia vetrata sul tetto riduce notevolmente l’impatto delle luci artificiali, soprattutto nei due livelli superiori. Bianco, luminoso, elegante, spazioso. Ampie anche le aree dedicate allo svago: il terzo dei tre livelli riservati alla clientela è riservato infatti alla sola ristorazione e al divertimento. Tre le sale cinematografiche del marchio Cinestar, numerosi i locali di ristoro e ampio e accogliente il parco dei divertimenti per bambini. I negozi sono più di sessanta. Alcuni locali minori sono ancora disponibili, ma i contatti con i potenziali gestori continuano. Per il resto l’offerta è notevole. Abbigliamento, calzature, pelletterie, accessori, telefonia, tecnologia, elettrodomestici, alimentari, articoli di largo consumo, negozi specializzati per un’attività e l’altra, orologerie, gioiellerie, parrucchieri, drogherie, profumerie, paninoteche, caffè bar; insomma, chiedete e vi sarà dato, come recitava a suo tempo la Bibbia, e ora recitano i maghi del commercio al dettaglio.

Doppia cerimonia d’apertura

La cerimonia, anzi, le due cerimonie. Molto riservata, d’élite, la prima, con l’ingresso accordato soltanto in possesso d’invito. Presenti il sindaco, Boris Miletić e il presidente della Regione, Valter Flego, con il loro seguito più o meno fisso. Ieri mattina la festa popolare. Fiumi di persone che non sono parsi eccessivi solo perché il mall è grande abbastanza da assorbire molti più clienti di quanti si sono presentati ieri alle tre entrate del centro. A fare gli onori di casa il titolare e il direttore, Stevan Muidža ed Emanuel Bakić. Tra gli ospiti d’onore il vicesindaco Robert Cvek e Vlaho Kojaković, della Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS). Tutti sicuri che d’ora in avanti gli abitanti di Pola e dell’Istria non avranno più motivo per migrare a Fiume o a Capodistria per rifarsi il look, per cambiare guardaroba, fare la spesa, divertirsi. “Ora quello che andavamo a cercare a cento e passa chilometri da casa nostra ce l’abbiamo qui sottomano”, ha constatato il vicesindaco, e aggiunto che è una bella soddisfazione.

max uno dei tre cinema
La clientela non manca

Qualcuno dubita che Pola ne abbia bisogno. Deve aver sbagliato di fare i conti, ci assicurano gli addetti al marketing del centro. Pola con il primo anello periferico conta 90.000 abitanti, l’Istria 200.000. Se finora si andava a Capodistria e a Fiume ora si farà dietrofront e si scenderà a Pola (o ci si rimane). Il titolare Muidža, un imprenditore venuto su dal nulla, dice che niente avrebbe bonificato meglio una cava di pietra dismessa se non una costruzione del genere, e le altre che ne seguiranno l’esempio. E non sono da sottovalutare i posti di lavoro aperti nel giro di pochi giorni: 500 dipendenti tra quelli dell’amministrazione del mall e quelli al servizio dei gestori, dei servizi di vigilanza, di pulizia, dei magazzini e dei rifornimenti. Intanto i proprietari dei negozi del centro città e degli altri centri di distribuzione tremano. Il piccolo mall di Grega ha messo in conto che per i prossimi tre mesi le vendite subiranno un brusco calo, ma poi – dicono – le dinamiche, gli spostamenti e le abitudini d’acquisto dei polesi dovrebbero rientrare nei ranghi. Anche al cinema Valli si fanno stime di questo genere. Si calcola che per qualche mese il Cinestar avrà la meglio sul cinema gestito dal municipio, ma poi la clientela si ridistribuirà secondo le preferenze. In teoria c’è posto per tutti. Poi si vedrà.

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