Spiagge e rifiuti: tra Istria Verde e Città è botta e risposta

Continua la querelle tra l’associazione ambientalista, che si è rivolta al Tribunale amministrativo, e il Municipio

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Spiagge e rifiuti: tra Istria Verde e Città è botta e risposta

Nuova denuncia nei confronti della Città di Pola da parte dell’Associazione ambientalista “Zelena Istra – Istria verde”. Nel concreto, gli ambientalisti hanno sporto due querele al Tribunale amministrativo: la prima relativa al Piano sulle concessioni delle spiagge per il 2020, la seconda alla Decisione sulla raccolta dei rifiuti urbani. “La Città di Pola ignora costantemente le obiezioni dell’opinione pubblica sulle violazioni delle leggi – così Dunja Mickov dell’”Istria verde”. La nostra Associazione, in seguito alle due consultazioni pubbliche promosse dal Municipio, da noi ritenute illegali, dopo essersi rivolta al garante per le informazioni, a gennaio si è decisa di sporgere denuncia al Tribunale amministrativo. Il tutto tenendo conto che una consultazione trasparente con i residenti riguardante delle decisioni importanti per la nostra città dovrebbe essere una delle priorità per i vertici municipali. Quest’ultimi promuovono le consultazioni solamente per soddisfare i requisiti di legge”, così la Mickov.
Dall’”Istria verde” inoltre viene puntualizzato che il garante, incaricato di attuare la Legge sul diritto d’accesso alle informazioni, aveva invitato la Città a svolgere le consultazioni in modo legale. Per quanto riguarda la Delibera sulla raccolta dei rifiuti urbani, il garante ha disposto alla Città il prolungamento delle consultazione dai 17 ai 30 giorni. Ciò, è stato puntualizzato, non è accaduto, e il Consiglio cittadino, nonostante le obiezioni dell’”Istria verde” sulle irregolarità, ha approvato la decisione nel corso della seduta il 19 dicembre scorso. Nella stessa circostanza è stato approvato pure il Piano di concessione delle spiagge nel 2020. Sono stati falsificati, a detta dell’Associazione, i dati relativi alle obiezioni inoltrate dai cittadini, che a detta del Municipio sarebbero state appena 42, mentre almeno 123 sono giunte all’indirizzo di posta elettronica del Municipio. “Va detto – ha proseguito la Mickov –, che in seguito il garante ha criticato il modo inadeguato nel quale è stata svolta la consultazione, però non possiede i poteri legali per abolire queste decisioni. E dunque, non potendo far altro, abbiamo sporto denuncia al Tribunale amministrativo”, ha concluso la Mickov.
D’altra parte stando ad Aleksandar Matić, dell’Ufficio del sindaco, tutto si è svolto in modo legale. “L’Associazione ambientalista ‘Istria verde’ in diverse occasioni ha denunciato la Città, però ha sempre perso le cause. Riteniamo inopportuni passi intrapresi da quest’Associazione, che si è rivolta al garante per le informazioni solamente per ottenere dei benefici per sé stessa e che non hanno nulla che fare con l’ecologia”. Ricorderemo che il Municipio aveva detto che causa guasti tecnici l’indirizzo mail della Città è stato impossibilitato a ricevere le obiezioni dei cittadini sul Piano di concessione delle spiagge. Ebbene Matić ha fatto notare che la Città ha reagito prontamente, intraprendendo tutte le misure necessarie, e di tanto è stato informato il garante. “Tutti i dubbi riguardanti gli ultimi cambiamenti del Regolamento nazionale sulla gestione dei rifiuti urbani sono stati fugati in tempo dalla Città, ed esposti nella consultazione pubblica. Al fine di tutelare i nostri cittadini, congiuntamente alla municipalizzata Herculanea abbiamo inviato una mozione per la verifica della legittimità costituzionale dello stesso. Siamo del parere che non sia in conformità con la Costituzione, considerato che è ingiusto e anche discriminatorio nei confronti dei piccoli artigiani e imprenditori rispetto alle grosse aziende commerciali. Va ricordato infine che la Corte Costituzionale ha fermato alcune normative del Regolamento nazionale sulla gestione dei rifiuti. Riferendomi all’altro tema, ribadisco che ci sono arrivate solamente 42 obiezioni dei cittadini per la concessione delle spiagge”, ha concluso Matić.

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