«Istria Terra Amata» 2018: premiato Giovanni Radossi del Crs di Rovigno

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«Istria Terra Amata» 2018: premiato Giovanni Radossi del Crs di Rovigno

È in corso in città e nelle località dell’anello periferico il 62º Raduno degli esuli da Pola (l’ottavo nella città d’origine dopo decenni di pellegrinaggio nelle città italiane e del mondo), promosso dall’associazione Libero Comune di Pola in Esilio con l’appoggio e l’accoglienza delle Comunità degli Italiani locali. Il Raduno ha avuto alcune tappe preliminari come la premiazione del Concorso letterario per ragazzi di Mailing List Histria (a Gallesano) e una partita di calcetto tra le squadre del LCPE e della CI di Sissano (quest’ultima ha sperimentato l’ebbrezza della vittoria), ma è venuto al sodo sabato sera con la cerimonia di conferimento della benemerenza “Istria Terra Amata” al professor Giovanni Radossi, direttore del Centro di ricerche storiche di Rovigno.

Presenti numerose autorità

La cerimonia si è svolta all’albergo “Brioni” di Verudella, il “quartier generale” dei Raduni polesi, alla presenza di autorità e ospiti, tra i quali il console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, e il presidente del Consiglio municipale di Pola, Tiziano Sošić. A fare gli onori di casa il presidente del LCPE, il sindaco Tito Sidari, che sulla presenza, ormai abituale, degli esuli da Pola nella città d’origine, ha espresso il seguente giudizio: “Noi esuli da Pola ci riuniamo in questi giorni per il 62º Raduno nazionale e qui, nella nostra città dei padri, a Pola, per l’ottavo anno consecutivo. Siamo sempre stati bene accolti, grazie alla Comunità degli Italiani e grazie ad alcuni rappresentanti delle istituzioni e della cultura di Pola, ma grazie anche alla lunghissima opera di preparazione, svolta per oltre un quarto di secolo, da persone illuminate come la compianta Olga Milotti, i nostri sindaci in esilio emeriti Lino Vivoda, Bernardo Gissi, Silvio Mazzaroli, Argeo Benco e Tullio Canevari, il presidente del Circolo “Istria” Livio Dorigo, il presidente emerito della Regione istriana Luciano Delbianco, il vicesindaco emerito di Pola Mario Quaranta e tante altre persone di buona volontà, molte delle quali sono qui oggi”.

Targa d’argento e china di Bellaspiga

La benemerenza “Istria Terra Amata”, edizione 2018, va dunque al direttore del Centro di ricerche storiche di Rovigno, che “da oltre cinquant’anni lavora per tramandare la storia della nostra Istria e per favorire la ricucitura della ferita, ancora sanguinante, dell’esodo avvenuto dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo un esordio durissimo, durato vari anni, egli ha raccolto attorno a sé studiosi di alta levatura, che producono opere prestigiose, influenzando positivamente il pensiero di esuli e non: in una parola “cultura”. La benemerenza, lo ricordiamo, premia coloro che hanno favorito i contatti e sviluppato i rapporti tra gli italiani partiti e gli italiani rimasti a Pola dopo l’annessione alla Jugoslavia. Simboli del riconoscimento sono una targa in argento che raffigura l’Arena di Pola secondo un disegno a china di Leonardo Bellaspiga del 1989, e una pergamena che riporta la motivazione per l’assegnazione del premio e la firma del sindaco in carica. Commosso e orgoglioso di poterle ritirare il professor Radossi, che in luogo delle attese orazioni di circostanza ha preferito condividere con la platea le sue esperienze dell’esodo dall’ottica del bambino, che ha visto partire parenti e amici, per rimanere a osservare la strada vuota dal primo piano del palazzo in cui la famiglia aveva dimorato alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso. Un aneddoto in particolare ha colpito il pubblico: quello sui due soli ragazzi rimasti in strada, Radossi e il vicino della “finestra dirimpetto”, che prima dell’esodo non facevano che confrontarsi e suonarsele, ma dopo, rimasti letteralmente in due, hanno ben capito che l’amicizia andava coltivata, perché niente dura e nulla ci è dato per sempre su questa terra.

I complimenti del console

In questo tono rilassante e per niente cerimonioso della premiazione, il console Palminteri si è complimentato col festeggiato, mentre il presidente del Consiglio municipale di Pola, Tiziano Sošić, ne ha rievocato la figura del maestro di italiano al liceo, dipingendone un’immagine tutt’altro che consueta tra ricordi e aneddoti che hanno divertito il pubblico. Il Raduno è proseguito ieri con la Santa Messa al Duomo di Pola e, nel pomeriggio, con gli impegni statutari dell’Associazione (assemblea plenaria dei soci). In tarda serata per la comitiva è stato organizzato un intrattenimento danzante nella locale Comunità degli Italiani di Pola. Stamane il Raduno continua con una visita al Canal di Leme. Domani mattina, ultimo giorno del Raduno, è in agenda la visita a Valle, con permanenza nel centro storico e appuntamento alla Comunità degli Italiani, dove sarà presentato il volume “Sulle ali della bora, nel ruggito del leone”. Il libro riproduce i disegni a china di Leonardo Bellaspiga, realizzati nelle località dell’Adriatico dall’Istria alle Bocche di Cattaro ed è appena uscito per i tipi de “La mongolfiera”. L’appuntamento è fissato per le ore 11.

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