In via Merceria il nuovo scrigno del sapere

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In via Merceria il nuovo scrigno del sapere

DIGNANO | Giornata mondiale del libro tutta particolare a Dignano: il piacere della lettura e il libro inteso quale strumento di diffusione del sapere sono stati celebrati con l’inaugurazione della nuova sede bibliotecaria, quale sezione locale della Biblioteca civica di Pola. L’evento ha visto una sentita partecipazione della cittadinanza e l’adesione di numerosi ospiti, tra cui il parlamentare Anton Kliman, il sottosegretario del ministero della Cultura, Ivica Poljičak, il vicepresidente della Regione, Fabrizio Radin, l’assessore regionale alla Cultura, Vladimir Torbica e il vicesindaco di Pola, Robert Cvek. Presenti ovviamente, i vertici dell’amministrazione cittadina, con in testa il sindaco, Klaudio Vitasović, i suoi vice, Diriana Delcaro Hrelja ed Enea Codacci, il presidente del Consiglio cittadino, Corrado Ghiraldo, come pure i consiglieri e i vari dipendenti della Città. All’appuntamento non potevano mancare la direttrice della Civica di Pola, Nela Načinović, la responsabile della biblioteca dignanese, Gianna Delton, nonchè una folta rappresentanza di enti, istituzioni e associazioni locali.

Il trasloco… umano

A rivolgersi per prima ai convenuti è stata Nela Načinović, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per il trasferimento della biblioteca nella nuova sede, ossia dal pianoterra di Palazzo municipale, dov’è stata ospitata per quarant’anni, al numero 23 di via Merceria. Qui l’istituzione dispone di un centinaio di metri quadrati, ai quali se ne aggiungono una quarantina in un edificio attiguo, adibiti ad archivio. Il trasloco nei nuovi ambienti è stato un’occasione per effettuare un dettagliato inventario del fondo librario, costituito da 12.688 volumi, che ora hanno trovato sistemazione in un ambiente moderno e funzionale. “Siamo particolarmente orgogliosi dell’angolo per l’infanzia, dove i piccoli potranno svolgere varie attività“, ha aggiunto, cogliendo l’occasione per ringraziare i bambini degli asili e della scuola locali, che nei giorni scorsi hanno formato una catena umana e passandosi i volumi di mano in mano, hanno dato il loro contributo al trasferimento della casa del libro. “Per loro questo è stato senz’altro un momento che certamente ricorderanno a lungo, e spero tanto che li solleciterà alla lettura“, ha ancora rilevato, ringraziando pure l’attuale responsabile della Biblioteca dignanese, Gianna Delton, il suo predecessore, Ivan Banković, che l’ha guidata per decenni, come pure il ministero della Cultura e la Città di Dignano, che hanno sostenuto le spese per il riassetto della nuova sede con 500mila kune il primo, e 700mila la seconda.

Rinascita culturale

“Le biblioteche sono il luogo in cui si custodisce il patrimonio culturale e le tradizioni di un posto, sono un punto d’incontro, uno scrigno del sapere e sono certo che la nuova sede bibliotecaria avrà un ruolo fondamentale nella rinascita culturale di Dignano, che di recente ha visto, tra l’altro, la pubblicazione della monografia ‘Dignano, città da raccontare’ – ha quindi dichiarato il sindaco –. Ma la cultura locale è fatta anche da tutta una serie di altre iniziative e manifestazioni atte a valorizzare il patrimonio locale, che la Città realizza anche con il sostegno della regione. Per tutti questi motivi sono particolarmente orgoglioso di mettere a disposizione della cittadinanza la nuova sede bibliotecaria, che mi auguro diventi il centro di numerosi eventi culturali”. Klaudio Vitasović ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, inclusi i progettisti e gli esecutori dei lavori, augurando a tutti buone letture. Fino alla fine della settimana, inoltre, ha voluto regalare alla cittadinanza un abbonamento annuale gratuito.
Al microfono quindi Fabrizio Radin, il quale ha sottolineato come eventi del genere acquisiscono un valore aggiunto di fronte all’incalzante globalizzazione, auspicando che la biblioteca diventi un centro per la tutela del ricco patrimonio culturale dignanese. Lodando l’iniziativa della catena umana per il trasloco del fondo librario, ha sottolineato che in una biblioteca si possono trovare più spunti per valide iniziative che in tutta la storia della TV e di Internet.

Il sostegno alle CI del territorio

Corrado Ghiraldo, anche nella funzione di titolare del Settore Educazione e Istruzione della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, si è complimentato per la realizzazione di un progetto che riveste una grande importanza anche per la Comunità Nazionale Italiana, cogliendo l’occasione per ringraziare la Città per il costante sostegno alle CI del territorio.
Trasmettendo i saluti del ministro della Cultura, Ivica Poljičak si è detto onorato di presenziare all’evento, esprimendo tutto il suo entusiasmo per la catena umana fatta di operosi bambini, un momento che ricorderà a lungo, come certo lo ricorderanno pure gli stessi protagonisti. Manifestando soddisfazione per il sostegno ministeriale al progetto, ha invitato la municipalità ad aderire pure ad altri programmi di finanziamento messi a disposizione dal dicastero.
Al microfono infine Anton Kliman, originario di Dignano, che ha ricordato come sia nata l’iniziativa della nuova sede bibliotecaria, ma anche le sue prime visite nella sede storica, per lunghi anni guidata da Ivan Banković, al quale è andato un saluto particolare.

Il taglio del nastro

Prima del taglio del nastro, per il quale il sindaco e Nale Načinović si sono fatti aiutare dai soci più giovane e più “anziano“, ossia il piccolo Benjamin Radmanić, di appena 20 mesi e la connazionale Lidia Biasiol, i nuovi ambienti sono stati benedetti dal parroco Marijan Jelenić, che ha voluto regalare all’istituzione il libro “Izlet u sveto” (Viaggio nel sacro). Prima però ha colto l’occasione per ricordare la ricca collezioni di libri custodita nella biblioteca della parrocchia, suggerendo di intitolare la Casa del libro al noto botanico dignanese Bartolomeo Biasoletto, a suo tempo promotore dell’attività bibliotecaria locale.           
Nel corso della cerimonia inaugurale il pubblico ha avuto modo di apprezzare pure l’esibizione degli allievi della Scuola di musica di Pola, e le recite degli alunni della scuola locale.

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