Strategia di sviluppo RTV: rispettare i diritti della CNI

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Strategia di sviluppo RTV: rispettare i diritti della CNI

Nel corso della IV riunione del Consiglio di programma (CdA) della Radiotelevisione nazionale, tenutasi a Lubiana, è stata avviata la prima discussione sulla Strategia di sviluppo della RTV di Slovenia per il periodo 2018-2022. A nome dei programmi italiani della RTV di Capodistria, è intervenuto il consigliere Maurizio Tremul che ha rimarcato alcune questioni fondamentali. Ha proposto che il capitolo della Strategia che tratta i programmi per le Comunità nazionali sia sostituito con le tesi indicate comunemente dai vertici dei programmi RTV per la CNI, Antonio Rocco rispettivamente per gli ungheresi, Helena Zver, che rappresenterebbero un’ottima base di partenza. Ha anche posto la questione del mandato del Comitato dei programmi per la CNI che scade in maggio, per cui nella prossima riunione del CdA della RTV di Slovenia dovranno essere scelti due dei 9 membri, mentre altri 6 dovranno essere nominati dalla CAN costiera (il nono è già stato eletto tra le file dei dipendenti). Il Comitato dovrebbe essere costituito in giugno e nel caso la Strategia dovesse essere approvata prima si correrebbe il rischio che sia accolta senza che lo stesso possa esprimersi in merito. Tremul ha inoltre proposto che nella Strategia sia inserito l’impegno dei Programmi nazionali Radio e TV, di informare e trasmettere notizie, avvenimenti, attività che le due Comunità nazionali autoctone realizzano e che a loro si riferiscono. Analogamente anche sul portale della RTV di Slovenia, dovrebbero essere inserite le notizie che riguardano le minoranze e ciò sia in italiano sia in ungherese, ma anche tradotte in sloveno, per poter informare l’opinione pubblica sulla vita, le problematiche e le attività delle Comunità autoctone. Un sollecito ancora alla dirigenza della RTV di Slovenia ad avviare un costruttivo dialogo con la HRT, la Radiotelevisione croata, per definire la collaborazione tra il Centro regionale RTV di Capodistria e quelli di Fiume e Pola a favore delle emittenti per i programmi italiani e in generale della cittadinanza delle rispettive regioni. Il direttore generale della RTV di Slovenia, Igor Kadunc, ha difeso la Strategia che ha proposto, sottolineando le difficoltà finanziarie che attanagliano l’Ente. Nonostante la carenza di risorse ha assicurato che si terrà conto degli obblighi costituzionali che la Radiotelevisione nazionale deve rispettare, in particolare per i programmi a favore delle Comunità nazionali autoctone, italiana e ungherese. 

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