Per Scoglio Olivi un mese di tregua

L’interesse all’acquisto di un’unità in costruzione ha tirato il freno a mano nella procedura di vendita

0
Per Scoglio Olivi un mese di tregua
Un barlume di speranza per Scoglio Olivi. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Un mese di tregua nella battaglia per la salvezza. L’interesse all’acquisto di un’unità in costruzione al cantiere Uljank Brodogradnja 1856 ha tirato il freno a mano nella procedura di vendita della quota societaria di maggioranza che lo Stato detiene nell’impianto. Il direttore dell’Uljanik Brodogradnja 1856, Samir Hadžić, ha informato il curatore fallimentare dello stabilimento navalmeccanico, Loris Rak, di avere ricevuto in data 25 ottobre un’offerta d’acquisto per la nave per il trasporto di bestiame. Chi? Quanto? Si tratterebbe di segreti d’ufficio, sta però di fatto che la seduta del Consiglio dei creditori alla luce di questa novità è slittata di un mese.

La vendita dell’unità e la realizzazione di eventuali lavori porterebbero nel portafogli dello stabilimento navalmeccanico considerevoli mezzi finanziari, il che ne cambierebbero il quadro… clinico e modificherebbe il valore delle quote societarie. Un tanto ha indotto Hadžić a chiedere un time out per consentire al cantiere di riprendersi e anche per tutelare gli interessi dei creditori. Voci di corridoio danno interessato un investitore turco, ma non si sa se sia interessato al nudo acquisto e trainare l’unità altrove per completarla oppure a finire la nave a Pola. Quella nata con il numero 526 è una nave lunga 180 metri, con circa 28mila metri quadrati di superficie e possibilità di trasporto di 80.000 ovini, oppure 10mila bovini e 23mila ovini. La posa della chiglia risale al 2016 e il contratto con l’armatore kuwaitiano prevedeva un costo di 70 milioni di dollari.
Torniamo all’oggi. Il curatore fallimentare ha valutato fondata la richiesta di Hadžić, per cui ha proposto al Tribunale commerciale di Pisino il rinvio della seduta. Detto fatto. Il giudice del Tribunale di Pisino, Ivan Dujić, ha fissato la prossima seduta del Consiglio dei creditori al 5 dicembre. Intanto è giunta conferma che l’Uljanik Brodogradnja 1856 non ha più il conto bloccato, avendo saldato il dovuto e versato gli stipendi per il mese di settembre.
Un mese, dunque. Di speranza o di passione?

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display