Il Comune batte cassa per le nuove infrastrutture

0
Il Comune batte cassa per le nuove infrastrutture

Manca poco meno di un mese a Natale, periodo di dolci atmosfere, di buoni sentimenti e, soprattutto, di regali da mettere sotto l’albero. Albero sotto al quale – per la prima volta quest’anno – i fasanesi troveranno anche un pacco regalo con brutta sorpresa offerto dal Comune. Il sindaco Radomir Korać ha infatti deciso di vestire i panni di Babbo Natale per regalare ai propri concittadini un aumento di circa il 30 per cento dell’imposta comunale che, a partire dal primo gennaio 2019, passerà dalle odierne 0,28 kune (mensili) al metro quadrato a 0,40 kune. Il primo cittadino ha giustificato l’impopolare misura dicendo che le attuali entrate a titolo d’imposta comunale (risorse finalizzate tassativamente alle infrastrutture pubbliche) non coprono nemmeno la metà delle spese sostenute dal Comune per la realizzazione di nuove infrastrutture e per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle stesse. “Una situazione a cui abbiamo dovuto porre rimedio”, ha detto Korać, la cui proposta, martedì sera, è stata approvata, con un solo voto contrario (quello di Ružica Trkulja), dal Consiglio comunale, il quale ha voluto, però, sapere quanto tale aumento graverà sulle tasche dei contribuenti. Alla richiesta di delucidazioni ha replicato il sindaco, il quale ha spiegato che per un’abitazione di 100 metri quadrati i proprietari dovranno sborsare circa 12 kune in più al mese o 144 kune in più all’anno.

Acqua più cara

L’aumento del 30 per cento dell’imposta comunale non è l’unico regalo dell’amministrazione comunale alle famiglie, che dal primo gennaio saranno costrette a pagare un ulteriore nuovo balzello. Sempre con un solo voto contrario su 12, l’organo collegiale ha infatti approvato l’introduzione di una tassa fino a oggi sconosciuta ai fasanesi: l’imposta per lo sviluppo, un nuovo contributo che metterà le mani nelle tasche già non troppo gonfie dei cittadini. Il nuovo balzello entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2019 e arriverà nelle case dei contribuenti assieme alla bolletta dell’acqua.
Come spiegato dal sindaco l’importo dovuto dai contribuenti dipenderà dal consumo dell’acqua. “Per ogni metro cubo d’acqua consumato le utenze domestiche dovranno pagare 1,55 kune in più rispetto a oggi, mentre gli esercenti dovranno pagare 2,64 kune in più” ha detto il primo cittadino, il quale ha spiegato che il Comune prevede di incassare grazie alla nuova tassa per lo sviluppo poco più di un milione di kune all’anno. Soldi che per i prossimi 5 anni saranno destinati al cofinanziamento di “Pola Nord”, un progetto del valore complessivo di 342 milioni di kune finanziato in parte dall’Unione europea, in parte dallo Stato e in piccola parte (28 milioni di kune circa) dalle tre amministrazioni locali (Pola, Dignano e Fasana) interessate dal progetto. Lo hanno ricordato Robi Fuart e Igor Vlašić, dell’Herculanea, l’impresa municipalizzata responsabile di “Pola Nord”, un intervento infrastrutturale che prevede la costruzione di una nuova e imponente rete di canalizzazione per Dignano, Gallesano, Valbandon, Fasana e Stignano, di nuove stazioni di sollevamento, di un nuovo depuratore e di un nuovo scarico a mare della lunghezza di oltre due chilometri.

Sovvenzioni per i cantierini

Approvate le due impopolari misure, ai consiglieri è stata data l’opportunità di rivolgere al sindaco una serie di domande. La prima è stata posta da Timotej Pejin (Partito dei pensionati), che dal sindaco ha voluto sapere se il Comune abbia o meno l’intenzione di sostenere finanziariamente i dipendenti del cantiere navale Uljanik residenti a Fasana. “Come deciso da altri Comuni, anche quello di Fasana aiuterà i circa 80 lavoratori dell’Uljanik residenti sul territorio comunale”, ha dichiarato Korać, aggiungendo che l’amministrazione comunale prevede di sostenere i “cantierini” con 300 kune al mese. “Naturalmente, la cifra potrà essere anche superiore. L’importo dovrà, però, essere deciso da questo Consiglio”, ha detto. Mario Predan (SDP) ha invece voluto sapere quanti soldi saranno destinati l’anno prossimo dalla Regione istriana a Fasana. “Purtroppo soltanto 200mila kune” ha risposto il responsabile delle finanze del Comune, Danijel Ferić, precisando che le risorse andranno alla Scuola elementare per l’acquisto di un veicolo. La successiva domanda è stata posta da Dragana Belas (DDI), interessata alla sorte delle aree degli ex impianti della Badel e della Fabbrica del vetro. “”Entrambe le superfici sono di proprietà dell’impresa Liberty di Tel Aviv i cui rappresentanti sono stati di recente a Fasana”, ha ricordato Korać, aggiungendo che i titolari dell’azienda vorrebbero costruire 180 appartamenti, piccoli esercizi commerciali e un albergo con 300 posti letto. “Naturalmente, abbiamo risposto che a Fasana non c’è spazio per una tale costruzione. Ai proprietari abbiamo quindi detto che prima di costruire qualsiasi cosa devono ottenere il parere favorevole del Consiglio comunale” ha concluso il sindaco.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display