Il commiato dei diplomati alla SMSI «Dante Alighieri»

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Il commiato dei diplomati alla SMSI «Dante Alighieri»

Quel mese di maggio da emicrania, quando a scuola gli studenti hanno affrontato gli esami della maturità di Stato, è quasi quasi dimenticato. La prova è stata egregiamente superata dosando giudiziosamente le energie e investendo tanta responsabilità. Ieri mattina i meritati diplomi, premi e riconoscimenti sono stati consegnati a meno di una trentina di maturandi della Scuola Media Superiore Italiana “Dante Alighieri” di Pola, diventati protagonisti di una breve e significativa cerimonia, ricca di soddisfazioni per aver ultimato l’esperienza scolastica e di rimpianti per il fatto di doversi accomiatare da un mondo fatto di apprendimento, progetti, amicizie e socializzazioni che nella vita non potrà sicuramente riproporsi.

Licenziati presenti a ranghi ridotti, anche perché molti già in viaggio verso nuovi lidi, alla non facile conquista del visto d’ingresso (leggi esami d’ammissione) nelle aule universitarie. Nel congedarsi ufficialmente con i diplomati, la preside Debora Radolović non ha mancato di risaltare la piena condivisione delle emozioni e dei timori provati anche da questa generazione nell’affrontare le ultime prove per il raggiungimento dell’ambito traguardo. Ma la soddisfazione generale, quest’anno presenta un neo individuabile nei gravi errori di stampa e di ortografia presenti negli attestati e pagelle finali.

Che classe hai finito? Ahimé «l’quarta»

“Siamo una scuola della minoranza, un’istituzione molto fragile – ha detto la preside –, che quest’anno si ritrova a dovervi consegnare pagelle con errori di traduzione. Abbiamo cercato fino a ieri di far correggere gli sbagli presenti nelle pagelle della quarta classe, come pure in quelle dei lavori finali. Devo dirvi che non ce l’abbiamo fatta. Il Ministero della Scienza e dell’Istruzione non ha fatto niente, mentre dalla Carnet ci è arrivato il comunicato con la conferma del netto rifiuto ad apportare le dovute correzioni. Perciò, sono qui oggi anche per scusarmi dell’inconveniente dovuto all’assenza di sensibilità da parte del ministero competente”.
Nulla di esagerato in queste asserzioni, basti osservare gli obbrobri presenti: “l’alunno ha ottenuto le condizioni per poter 25-05-2018 acedere alla diffesa del lavoro finale” oppure “l’allievo ha concluso con profitto molto buono l’quarta classe” e altre amenità simili, che i diplomati saranno costretti a esibire come documento ufficiale, anche alle università d’Italia.
Chiusa la parentesi stonata, la preside ha proseguito il suo discorso dicendo quello che vale la pena sottolineare, ovvero che “la nostra Dante ha avuto l’onore di accogliervi e farvi crescere”. “Da oggi in poi saranno i vostri genitori, le vostre famiglie ad accompagnarvi in una nuova esperienza di vita, perché il futuro vi aspetta. Un aforisma di Pablo Picasso è ciò che meglio si addice all’odierno evento. ‘Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è di regalarlo’. Vi auguriamo di realizzare tutti i vostri sogni e perseverare nella ricerca del vostro dono. Auguri sinceri per il futuro!”.
Assolto il saluto, il cerimoniale si è concluso con le consegne e le gratifiche da parte dei docenti capiclasse: Tiziana Laković (liceo generale), Samuel Brussich (liceo linguistico), Lorella Moscarda (ramo economico), Sandra Vido (indirizzo elettrotenico) Ozana Bugarin Geromella (rami d’avviamento professionale, III grado).

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