Gennaio ai Mercati. Offerta modesta

In piazza del Popolo soltanto i produttori e i commercianti più ostinati che offrono generalmente verdura

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Gennaio ai Mercati. Offerta modesta

Capodanno ha chiuso ufficialmente il periodo delle abbuffate e inaugurato quello dei buoni propositi. Tra questi c’è un classico che ci perseguita e si ripropone di anno in anno, solo per essere disatteso ogni volta daccapo: la moderazione. In tutte le sue varianti: dieta, palestra, salutismo, fibre e antiossidanti, rinuncia allo shopping e via elencando. Quanto dureremo nella ferma convinzione di voler cambiare? Le statistiche dicono non più di qualche settimana. Ma c’è un trucco per durare più a lungo: comprare al mercato ortofrutticolo e al mercato coperto piuttosto che nei centri commerciali e negli ipermercati della periferia urbana. La ricetta è molto semplice: fare un piano settimanale dei pasti, acquistare il necessario dai produttori e non dai rivenditori, bandire la pasticceria industriale e cominciare a fare i dolci in casa, quelli della scuola delle nostre nonne (con mele e cannella).

Le mele cotogne

Ecco le proposte per la dieta di gennaio del mercato centrale, più deserto che in qualsiasi altro periodo dell’anno. C’è poco traffico e si fa poco commercio in questi giorni per tutta una serie di motivi: primo, le provviste di cibo accumulato oltre ogni necessità a fine dicembre non sono ancora finite, e, secondo, le scorte di denaro sono invece esaurite da un pezzo. Quindi si vende poco e si compra con moderazione. In pratica tra le bancarelle in pietra di piazza del Popolo troviamo solo i produttori e i commercianti più ostinati. E comunque solo quelli che vendono la propria merce, non certo quella d’importazione. Per cui andiamo sul sicuro. La barbabietola, il cavolo rapa e le carote sono offerte a 12 kune il chilogrammo, le bietole costano 14, gli spinaci di primo taglio 16, esattamente come il prezzemolo. I prezzi del radicchio rosso oscillano dalle 14 alle 30 kune, a seconda delle varietà: in questi giorni troviamo il trevisano, il Chioggia e il Verona, oltre al goriziano quasi sempre presente. Anche le varietà del cavolo sono tutte all’appello (tranne il romano, che ogni tanto sparisce di circolazione): il cappuccio e la verza costano 10 kune, cavolfiore e broccoli 14, cavoletti di Bruxelles e cavolo riccio 20. Tipicamente invernale anche il resto degli ortaggi a foglia verde: indivia e lattuga a 16, radici e bulbi commestibili per brodo a 30, patate a 8, cipolle bianche a 10 oppure rosse a 14. La frutta scarseggia, ma sono presenti in quantità sufficienti gli agrumi (dalle 8 alle 20 kune il chilogrammo), le mele (8-14), il kiwi istriano (16), le melagrane (20) nonché le mele cotogne, o perlomeno una varietà ibrida di quella che un tempo era la profumatissima mela cotogna. Sono in vendita a 20 kune. Che fine hanno fatto le mele cotogne di un tempo? Il produttore confessa: “Era necessario trattarle in continuazione e poi andavano a male comunque: gli ibridi sono più resistenti”. Più o meno come la storia del pomodoro.

Il cavolo riccio è sempre più richiesto

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