Sedici minuti di orologio, per discutere otto punti all’ordine del giorno. Per una media di due minuti ad argomento prima del rompete le righe. É stato un Consiglio comunale da Guinness dei primati quello dell’altro giorno a Fasana, riunitosi per esaminare una serie di questioni, alcune tutt’altro che secondarie. Eppure, in 16 minuti la pratica è stata archiviata. Come mai? Assenti tutti i consiglieri di minoranza – fuorché Raul Marsetič – la maggioranza guidata dal sindaco Radomir Korać, non ha perso tempo in dibattiti e discussioni, dimostrando compattezza e unità d’intenti. E allora, via un argomento dopo l’altro. A partire dal nuovo Regolamento per la gestione delle strade non classificate che, ha spiegato il primo cittadino, è stato aggiornato e migliorato, soprattutto nella parte relativa alla sicurezza. Il documento è stato approvato all’unanimità. I consiglieri, compatti, hanno dato il via libera a una piccola modifica della prima variante al Piano urbanistico di Fasana.
“Nulla di particolarmente importante. Abbiamo semplicemente corretto un articolo del testo del documento, così come richiesto dall’Istituto territoriale di pianificazione ambientale”, ha specificato il sindaco Radomir Korać che, archiviato anche questo punto all’ordine del giorno, ha chiesto al Consiglio comunale l’autorizzazione a candidare a un bando europeo il progetto di realizzazione della strada di accesso all’area imprenditoriale San Pellegrino. “Credo che il nostro programma abbia ottime possibilità di essere approvato”, è il commento di Korać, che nel prosieguo ha rilevato trattarsi di un progetto del valore complessivo di circa 800mila euro. Un progetto che punta alla realizzazione di una strada lunga poco meno di mezzo chilometro (494,15 metri). La larghezza della futura via d’accesso è di 7 metri. Inoltre, il progetto prevede la realizzazione di un marciapiede di 1,5 metri di larghezza su entrambi i lati della carreggiata, sotto la quale l’amministrazione comunale prevede di costruire un sistema di accumulo e smaltimento delle acque meteoriche e di un collettore gravitazionale. Naturalmente, il Comune intende installare lungo tutti i 500 metri di strada un efficiente e intelligente impianto dell’illuminazione pubblica. Vista l’importanza del progetto e le buone probabilità di ottenere un finanziamento a fondo perduto, i rappresentanti dei cittadini, tutti, non hanno potuto fare a meno di dare il via libera al sindaco. Il Consiglio comunale ha dedicato un paio di minuti anche al recente bando per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime. Bando che, su richiesta della Commissione comunale per l’assegnazione delle concessioni demaniali e del sindaco è stato annullato. Il motivo? Semplice: nessuna offerta ha raggiunto il prezzo base stabilito non dal Comune, ma dal governo. Sempre su richiesta del primo cittadino, la massima assise comunale ha quindi dato il nullaosta all’amministrazione Korać di bandire un nuovo concorso (con gli stessi criteri) nella speranza che, questa volta, le offerte siano decisamente più alte. Infine, il Consiglio comunale ha approvato la rendicontazione annuale del servizio di gestione dei rifiuti.
Scuola trascurata: «È colpa della Regione»
L’altro giorno, alla Scuola elementare di Fasana, per un principio d’incendio che secondo, la prima sommaria ricostruzione, dovrebbe essere stato originato dal corto circuito di una centralina elettrica che ha preso fuoco, è stato dato l’allarme ed evacuato l’edificio, per consentire ai vigili del fuoco, prontamente intervenuti, di estinguere le fiamme. La sera stessa, l’accaduto è stato oggetto di discussione del Consiglio comunale. L’argomento è stato sollevato da Raul Marsetič, che ha colto l’occasione per chiedere spiegazioni e maggiori informazioni al sindaco. Il consigliere della Dieta Democratica Istriana ha inoltre ricordato come non sia “la prima volta” che all’elementare di Fasana si verifichi un incendio. La replica del sindaco non si è fatta di certo attendere. “Né i residenti nel territorio comunale né i nostri bambini e ragazzi meritano un simile trattamento da parte della Regione istriana, fondatore e unico responsabile della gestione della Scuola elementare di Fasana”, è il commento del primo cittadino, che dunque ritiene direttamente responsabili dell’accaduto lo zupano Boris Miletić e l’assessore regionale all’Istruzione, allo Sport e alla Cultura tecnica, Patricia Percan. “Siamo ormai al secondo o terzo principio d’incendio scoppiato negli spazi della Scuola”, ha continuato Korać, che ha quindi ricordato che sono ormai anni che il Comune chiede la ricostruzione e l’ampliamento dell’edificio scolastico. “Abbiamo finanziato, sebbene non ne avessimo il dovere, la fase di progettazione architettonica e ottenuto il rilascio dei permessi edili. Tuttavia, la Regione, l’unica legalmente responsabile dell’edificio scolastico, della sicurezza e del benessere degli alunni, nonostante le promesse, non si è mai interessata della Scuola”, ha tuonato il sindaco, pronto a inviare un altro appello e un’altra nota di protesta all’indirizzo dell’amministrazione regionale che, tra l’altro, ancora non si è espressa sull’accaduto.
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