La pandemia da Covid-19 ha lasciato il segno e molti accusano ancora le conseguenze della sua lunga durata e il forte impatto sui legami sociali. La Città di Dignano ha deciso di unirsi a un gruppo di enti locali d’Europa che lottano ancora contro i postumi della pandemia. L’europrogetto in questione si chiama SPUR o “Social Postcovid Urban Revitalization” (Rivitalizzazione Urbana Sociale Postcovid), è stato lanciato nel gennaio di quest’anno da sei autorità locali di cinque Stati membri con lo scopo di riflettere sugli effetti della pandemia a lungo termine. A un certo punto della sua diffusione mondiale, il nuovo coronavirus ha scatenato – oltre all’orrore dello sconosciuto e dell’imprevisto – anche un’esplosione di solidarietà verso il prossimo come sempre accade in situazioni di crisi estrema. Ora, la domanda che i soggetti riuniti sotto il cappello SPUR si chiedono è questa: è possibile che quella solidarietà spontanea possa essere replicata in condizioni post-pandemiche per portare all’affermazione di comunità sostenibili e resilienti? Ovvero, tradotto dal burocratese in italiano volgare: che cosa possiamo fare affinché i nostri anziani, i giovani, le donne, i lavoratori stranieri, i migranti possano condurre una vita degna di uomo, possibilmente salutare e serena?
Il ricordo dei lockdown, dei cordoni sanitari e del distanziamento sociale è lontano, ma la ripresa – sostengono gli autori del progetto – è un viaggio che continua. Secondo l’ottavo report sulla coesione della Commissione europea si legge per esempio che la ripresa deve essere “fondata sulle specificità del luogo, pensata logicamente e sviluppata tramite una partnership multilivello” perché “le città e i cittadini non possono essere lasciati a sé stessi”. Lo SPUR propone dunque una serie di gemellaggi tra città disposte a confrontarsi, scambiare opinioni ed esperienze, imparare le une dalle altre. Il consorzio SPUR vede la collaborazione delle seguenti istituzioni locali: European Association for Local democracy ALDA (Francia), Fondazione Comunitaria Agrigento e Trapani (Italia), Città Metropolitana di Milano (Italia), Commune d’Etterbeek (Belgio), Harghita County Council (Romania), Grad Vodnjan-Dignano (Croazia) e Municipio de Vila do Conde (Portogallo). Come rende noto l’ufficio stampa della Città di Dignano, il primo incontro dei soggetti coinvolti si è tenuto a Vicenza ed è servito a tracciare la strada della valutazione delle diverse situazioni nelle diverse comunità locali. Il primo passo da compiere è individuare, studiare e mappare i bisogni post-Covid della popolazione. Il secondo è creare sinergie per proporre azioni di solidarietà umana e civica per le proprie comunità. Il target finale è creare comunità resilienti e sostenibili senza discriminazione, marginalizzazione, razzismo e disparità di genere, a cui opporre i valori europei del rispetto e dell’empatia, scovando i talenti nascosti nei quartieri urbani, lontani dalle luci dei riflettori.
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