Agire in tempo e mangiare sano riduce il rischio di ictus

Oggi si celebra la Giornata dei vestiti rossi per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo danno cerebrale che colpisce una donna su cinque

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Agire in tempo e mangiare sano riduce il rischio di ictus
Il Team della salute della Città di Pola davanti al Tempio d’Augusto. Foto: FREDY POROPAT

Alla presenza del Team per la salute della Città di Pola è stata annunciata ieri a Palazzo municipale la Giornata dei vestiti rossi, che ricorre il primo venerdì di febbraio (oggi). All’appuntamento, finalizzato alla sensibilizzazione delle donne in merito all’ictus cerebrale che colpisce maggiormente questa categoria, sono intervenute la vicesindaco Ivona Močenić nonché la neurologa Julijana Franinović Marković.
“Nell’ambito delle manifestazioni che si terranno una volta al mese – così Močenić -, saranno ricordate delle date significative, quali la Giornata mondiale della salute, la Giornata mondiale del cuore e altre, tradizionalmente sostenute dalla Città di Pola in qualità di “città sana”. Tra queste rientra la Giornata dei vestiti rossi: il vestito quale simbolo universale della donna e il rosso che è il colore della salute, della vita e della vivacità, però anche dell’avvertimento”. Questa campagna vuole stimolare le donne a tener conto della propria salute, innanzitutto della salute del cuore e delle arterie, in quanto la maggior parte di queste malattie si possono prevenire con uno stile di vita sano e inoltre incentivare gli specialisti in medicina a prestare maggior attenzione per prevenire gli arresti cardiaci, e appunto gli ictus cerebrali nelle donne. Oggi dunque per ricordare questa Giornata i primi 10 minuti di lezione nelle scuole elementari polesi saranno dedicati all’attività fisica. “Nella Regione istriana annualmente a causa dell’ictus cerebrale muoiono in media 111 donne, di cui 8 dell’età inferiore ai 65 anni. Si calcola che una donna su cinque viene colpita dall’ictus e ogni terza che subisce l’ictus muore. In Croazia 5mila persone all’anno vengono colpite da ictus, di cui 3mila donne”, ha fatto notare ancora Ivona Močenić.
“Agendo in tempo sui rischi e praticando uno stile di vita sano si può prevenire oltre l’80 p.c dei casi di ictus cerebrale – ha proseguito Franinović Marković –. A livello personale si possono ridurre i rischi seguendo alcuni consigli: seguire e controllare la pressione arteriosa, il diabete e il colesterolo; essere attivi fisicamente e fare regolarmente degli esercizi; consumare un’alimentazione ricca di frutta e verdura… I sintomi più frequenti legati all’ictus si presentano improvvisamente e sono l’intorpidimento, la debolezza, la paralisi della mano, della gamba e del viso, in particolar modo quando si presenta in una metà del corpo. Inoltre, il difetto di pronuncia, le difficoltà nell’apprendimento, nella vista, disturbi e insicurezza nel camminare e perdita dell’equilibrio, vertigini, forte mal di testa che può essere accompagnata da nausea e vomito. I sintomi specifici che interessano le donne invece si differenziano, per cui spesso non sono inducibili alla causa principale, per cui la cura viene rimandata di frequente. Questi rappresentano la perdita di coscienza o lo stato d’incoscienza, la debolezza generale, le difficoltà respiratorie, lo stato confusionale, il disorientamento, un improvviso cambio del comportamento, l’agitazione, allucinazioni, nausea e vomito nonché dolori e singhiozzo. I motivi per i quali le donne vengono maggiormente colpite dall’ictus cerebrale rispetto agli uomini? Innanzitutto la regolazione ormonale, i metodi per la contraccezione, le terapie nelle menopause, i disturbi del ritmo cardiaco e infine l’età, considerato che le donne vivono più a lungo degli uomini”, ha concluso Franinović Marković.

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