Visinada: grande festa per i trent’anni

È stato celebrato l’anniversario della fondazione della CI. Attivo dal 19 giugno 1992, il sodalizio è diventato un importante centro culturale del luogo

0
Visinada: grande festa per i trent’anni

Era il 19 giugno 1992 quando a Visinada vide la luce la Comunità degli Italiani. Trent’anni dopo, nella palestra della Scuola elementare, molte persone si sono ritrovate per festeggiare l’evento, tra cui alcuni dei protagonisti di quei tempi di speranza. Tra questi, il primo presidente e padre fondatore della Comunità, Antonio Boccati, come pure il suo successore Tullio Ritossa. Molti altri non sono più tra noi. Erano gli anni in cui, dopo lo scioglimento della Jugoslavia, in Croazia era in corso una guerra, e non era facile dichiararsi italiani, ma molta gente lo fece, incoraggiata da quei connazionali che, animati da entusiasmo, andavano di casa in casa o, meglio, laddove si sapeva vivevano dei connazionali. In questo contesto sorse anche la Comunità degli Italiani di Visinada. “Vennero a casa mia e mio padre mi disse di firmare”, ha ricordato lo storico dell’arte e archeologo Marino Baldini, uno dei firmatari per la registrazione del sodalizio negli atti pubblici.

La CI ha celebrato il suo anniversario con musiche e danze, in cui si sono esibiti i gruppi infantili di danza ritmica, i minicantanti, il coro misto “Armonia”, gli “Italianissimi”, i “Funk off” e la banda d’ottoni. Presentato pure un video che ha ripercorso il trentennio, curato da Erika Barnaba. Presenti in sala tanti ospiti, tra cui i presidenti uscenti dell’Unione Italiana, della Giunta esecutiva e dell’Assemblea dell’UI, rispettivamente Maurizio Tremul, Marin Corva e Paolo Demarin, oltre che il sindaco di Visinada Marko Ferenac, i vicesindaci connazionali di Umago, Mauro Jurman e Floriana Bassanese Radin (quest’ultima in qualità di presidente uscente della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”), la vicepresidente regionale in quota CNI, Jessica Acquavita, il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, il deputato connazionale al Parlamento sloveno Felice Žiža, come pure i rappresentanti dei sodalizi del Parentino.

Premi per i meritevoli
Per l’occasione, Neda Šainčić Pilato, presidente uscente della Comunità degli Italiani di Visinada e vicesindaco connazionale, ha ringraziato tutti gli attivisti e i partecipanti al programma, particolarmente i bambini, che rappresentano il futuro di questo sodalizio, fulcro dell’attività sociale e culturale di Visinada e importante punto d’aggregazione e di riferimento. La Šainčić Pilato ha consegnato i ringraziamenti alle istituzioni meritevoli, ritirate dai loro rappresentanti: Marko Ferenac per il Comune di Visinada, Maurizio Tremul, Paolo Demarin e Marin Corva per l’Unione Italiana, Jessica Acquavita per la Regione istriana. Premiata pure l’Università popolare di Trieste, ma i loro rappresentanti erano assenti. Ritirando il riconoscimento, Marko Ferenac, ha augurato, in italiano e in croato, un buon compleanno al sodalizio, “importante centro d’animazione della vita di Visinada”. Maurizio Tremul è andato a ritroso negli anni rievocando i tempi in cui giunse a Visinada quale presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana assieme al carismatico presidente dell’Unione Italiana di allora, il prof. Antonio Borme, e a Ezio Barnabà, allora addetto ai rapporti con le Comunità in seno alla Giunta esecutiva, per incontrare Antonio Boccati e intraprendere il percorso di fondazione. Formulando gli auguri, Jessica Acquavita, ha notato la vivacità di questo sodalizio in cui i giovani hanno molto spazio per affermarsi e divertirsi. Davide Bradanini ha rimarcato quei momenti difficili, in cui dei connazionali coraggiosi hanno fatto delle scelte importanti, sostenuti con convinzione dall’Italia, che continua a essere tuttora vicina all’etnia.
Premiati pure due di quei coraggiosi firmatari presenti, Marino Baldini ed Eligio Pilato, noto vitivinicoltore locale. Scroscianti applausi hanno accompagnato la consegna del riconoscimento ad Antonio Boccati, che anche se non residente più a Visinada, qui ha lasciato il cuore. “Ci siamo dati da fare seminando bene e ora bisogna farla crescere questa Comunità”, ha detto commosso ed emozionato Boccati al microfono.
L’appuntamento è poi proseguito sulla cisterna barocca di Simone Battistella, con l’incontro sociale, la musica e le canzoni degli “Italianissimi”, come pure con la mostra dei gruppi artistici della CI.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display