San Pellegrino alla riscoperta delle antiche tradizioni

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San Pellegrino alla riscoperta delle antiche tradizioni

UMAGO La ricorrenza di San Pellegrino, patrono di Umago, viene celebrata anche in modo educativo e istruttivo, oltre che religioso. È un modo bello e simpatico per mantenere vive e tramandare le tradizioni musicali, gastronomiche e artigianali legate al mare e alla terra. Parliamo di laboratori allestiti per le vie della città, davanti alla Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”, in piazza Libertà, fra la chiesa e il campanile, davanti al municipio e poi ancora fra il Museo civico e la diga foranea, con protagonisti i bambini degli asili e delle scuole.

Con l’aiuto delle attiviste della CI, maestre della cucina tradizionale, con le operatrici del Museo civico, dell’associazione folcloristica di Umago e della CI di Babici, i bambini hanno imparato a fare la pasta, a conoscere cose, parole, balli, strumenti musicali antichi e tradizioni quasi dimenticate, visto che la società moderna ci impone cibi preconfezionati, dolci e un sacco di altri articoli che una volta venivano fatti in casa e a mano.

Le parole dimenticate

Termini come strazade, struzzette, drezze, buzzolai e boboli per molti giovani sono nuovi, mentre altri come fusi e lasagne resistono meglio. Ma fare la pasta con le proprie mani è tutta un’altra cosa. Per questa ragione le dimostrazioni pratiche sono state utili: ed ecco che i bimbi con il grembiule e le mani infarinate intenti a produrre piccole opere culinarie, nemmeno tanto semplici da fare, come i fusi o i raviolini, che richiedono un impasto e un ripieno particolari.

Vecchi strumenti musicali

Tante piccole mani e tanti piccoli segreti per non dimenticare una tradizione lunga parecchi secoli. Stesso discorso per i giochi di una volta, i zoghi, o gli strumenti musicali di un secolo fa, ai quali Nino Zacchigna di Babici è particolarmente legato, in quanto aveva istituito presso la CI di San Lorenzo-Babici i famosi “Gunzi”. Al patrono San Pellegrino, ucciso il 23 maggio del 303 durante l’era di Diocleziano, gli umaghesi sono stati da sempre molto devoti.

I «tesori» del Duomo

La storia di Umago, però, non è legata soltanto al suo patrono. Bisogna sapere che nell’antichità la penisola era un’isola e la cittadina si estendeva soltanto nel luogo dell’odierno porto di Umago. Le mura, la porta cittadina e il ponte levatoio furono costruiti nel X secolo. Si conservano in parte a sud-ovest, accanto al Museo civico, che fu una delle torri di difesa dalla merlatura a “coda di rondine”, tutt’oggi visibile dal mare.
All’entrata del centro storico si trova la chiesa di San Rocco, eretta dopo l’epidemia di peste nel 1507. Vale la pena visitarla per il suo soffitto ligneo con bellissime decorazioni del XVIII secolo. Il Duomo di Umago è dedicato all’Assunzione in Cielo di Maria e San Pellegrino, patrono della città, ed è stata progettata dall’architetto piranese Filippo Dongetti. Nell’entrata della chiesa si conserva l’effigie in pietra di San Pellegrino del XIV secolo. Sul soffitto si può ammirare l’affresco che si crede sia opera di Giuseppe Barnardino Bison di Palmanova. L’altare maggiore è adornato dalle statue di San Pellegrino e San Niceforo.

Le viuzze medievali

La chiesa è ricca di preziose pale d’altare e di resti di un polittico ligneo (XV s.). Da notare anche la statua della Madonna Addolorata, attribuibile a un discepolo del Vivarini. L’organo risale al 1776. Il leone veneziano che oggi vediamo sul campanile era in origine posto sul palazzo comunale e fu distrutto in un incendio nel 1924.
Il campanile è alto 33 m. Fu costruito nel ‘400 e restaurato nel 1651. La cisterna pubblica, che si trova fra la chiesa e il campanile, punto in cui si è svolto uno dei laboratori di ballo e musica, fu costruita nel 1667 e poi riedificata nel 1780. Sul retro del Duomo, a destra dell’abside si può vedere una parte di una sfera di metallo: molti sostengono che si tratti di una palla di cannone sparata dai genovesi in un attacco nel 1810. La parte occidentale della città vecchia è ricca di viuzze medievali, case abbellite da bifore, stemmi e iscrizioni. La diga foranea, invece, è stata costruita nel 1825 ed è lunga 404 metri, mentre a sud di Umago c’è l’omonima chiesa dedicata al martirio di San Pellegrino, costruita nel 1401.

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