«Rubati i ricordi di una vita»

La connazionale Claudia Bibalo ci racconta il furto subito. Oltre al danno materiale, rimane la brutta sensazione della violazione del domicilio, della presenza in casa di estranei malintenzionati. La Polizia sta facendo del proprio meglio, la speranza è l’ultima a morire

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«Rubati i ricordi di una vita»

L’Istria, e specialmente il territorio dell’ex Buiese, da sempre viene definita, sia dagli abitanti che dai turisti, un’oasi di pace, sicurezza e tranquillità. Caratteristiche che nell’ultimo periodo sono venute un po’ a mancare a causa di numerosi furti “studiati”, avvenuti in diverse località. I furti in casa rappresentano un problema trasversale, ragione per cui bisogna essere sempre vigili e adottare adeguate misure di prevenzione e sicurezza. Tra le vittime recenti dei ladri pure i coniugi connazionali Claudia Bibalo e Giuliano Mauri, di Bibali, paesino nei pressi di Buie, dove dalla loro proprietà, precisamente da Casa Margherita – Bona sorte, i ladri hanno portato via, oltre a numerosi oggetti di valore, i ricordi di una vita, tramandati da generazione in generazione.

Claudia Bibalo

Sensazioni bruttissime

“Non ci sono parole per poter spiegare ciò che si prova in momenti del genere: sensazioni bruttissime, da non augurare a nessuno, nemmeno a un nemico. Per un momento mi è mancato il fiato e ho sentito una forte stretta al cuore che mi ha bloccata. Volevo piangere, ma non ci sono riuscita, lasciandomi un peso che ancora adesso mi attanaglia. Ogni sera quando mi corico il mio pensiero è sempre là e m’impedisce di prendere sonno. La refurtiva immagino sia stata portata via con il sacco delle immondizie, che i ladri hanno vuotato sul pavimento; presumibilmente sono fuggiti scavalcando la rete di cinta. Ho chiamato subito la Polizia. Tempestivamente sono arrivati due poliziotti, che hanno steso il primo verbale. Mezz’ora dopo sono giunti gli agenti dell’Anticrimine, per effettuare tutti gli accertamenti. L’unica impronta che hanno rilevato è quella di una scarpa sul muro e nient’altro, in quanto i ladri hanno probabilmente lavorato con i guanti. Bibali sembrava un’isola felice, invece…”, racconta Claudia Bibalo, dichiarando che l’idea di contattare il nostro quotidiano è nata proprio dal fatto di voler mettere in allerta i connazionali e gli abitanti del territorio, in quanto questo non è un caso isolato.

Per portare via la refurtiva è stato usato il sacco della spazzatura

Massima prudenza

A soli pochi giorni dal fatto, nel vicino villaggio di Poropati c’è stato un altro furto, in casa di un altro connazionale, dove i ladri, come nel suo caso, sarebbero entrati da una finestra, portandosi via oggetti di valore. Per contrastare questo tipo di furti è importante evitare di pubblicare notizie di eventuali spostamenti sui social media, non diffondere sugli stessi immagini di oggetti preziosi, chiudere sempre bene porte, finestre e cancelli d’accesso in strada e magari, se possibile, installare un sistema di videosorveglianza. In caso di spostamenti, inoltre, potrebbe rilevarsi utile lasciare accesa la luce, la radio o il televisore, per non dare l’impressione che la in casa non ci sia nessuno. “Il giorno del furto avevo in programma due visite mediche. Nessuno sapeva del nostro programma giornaliero. I ladri mi hanno potato via 15mila euro circa: tutti i miei gioielli, collane di perle, di pietre dure, di oro bianco e giallo, d’argento, anelli d’oro con brillanti, con pietre preziose, le nostre fedi matrimoniali e quelle dei genitori di mio marito, orologi, orecchini d’oro e ciondoli montati su oro di ogni tipo. Tutti questi preziosi, valore a parte, erano ricordi di 50 anni di vita, alcuni acquistati da me, altri ricevuti in dono in tutti questi anni, altri appartenenti a mia madre e al padre di mio marito, che purtroppo non ci sono più e quindi il valore affettivo è ancora più grande”, ha rilevato molto amareggiata Claudia Bibalo, spiegando come ancora oggi non abbia alcuna ipotesi su chi potesse aver commesso il furto. “In questi ultimi anni a Bibali, con lo sviluppo turistico – dice –, c’è un grande via vai di gente e sarebbe difficile fare delle considerazioni”.

Per portare via la refurtiva è stato usato il sacco della spazzatura

Con il sopralluogo della Polizia, è stata ricostruita la dinamica dei fatti?

”Noi siamo rientrati verso le 13.30, quindi presumo che il furto sia avvenuto in mattinata. I ladri sono entrati dalla finestra della camera da letto, che dà sul retro del giardino e che guarda verso il bosco. Purtroppo, quella mattina ho lasciato la finestra socchiusa e gli scuri chiusi con sicura a libro. I gioielli erano nelle loro custodie, tenuti nel mobile guardaroba, quindi i ladri non hanno avuto problemi a trovarli. Hanno aperto il mobile e hanno trovato tutto. Nella sfortuna ho avuto anche un pizzico di fortuna, perché almeno non hanno fatto danni in casa, avendo trovato subito la refurtiva. Avevano a portata di mano anche la macchina fotografica e il computer portatile, ma non li hanno presi. Cosa strana, dal rotolo delle collane, me ne hanno lasciata una d’oro con un solitario brillante; di un paio d’orecchini d’oro me ne hanno lasciato uno e da un pendant d’anello e ciondolo hanno preso il ciondolo lasciandomi l’anello, mentre da un altro pendant d’oro con piccoli brillanti hanno preso l’anello lasciandomi il ciondolo. Mah. Quando sono entrata in casa, la porta della stanza da letto era aperta, quindi il mio sguardo è andato direttamente là. Del lavoro della Polizia non posso dire niente di negativo, anzi; però anche se la speranza è l’ultima a morire, visti i precedenti, penso che non riavrò più i miei ricordi. Ciononostante, con un filo di speranza nella voce, conclude: “L’importante è che li trovino”.

La finestra da dove sono entrati i ladri

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