Istria. La situazione peggiora. Ospedale di Pola in allerta

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Istria. La situazione peggiora. Ospedale di Pola in allerta

La situazione peggiora e la Protezione civile regionale mette in campo misure di contenimento dell’espansione dell’epidemia da coronavirus in Istria. Nulla di gravemente limitativo, ma comunque utile a tenere meglio sotto controllo i contagi. Le decisioni scaturite dalla riunione degli addetti al monitoraggio e alla gestione della crisi sanitaria sono state trasmesse a proprietari, gestori e fruitori di locali pubblici, negozi, ristoranti e aziende di trasporto pubblico sottolineando la necessità di far rispettare le misure anticontagio nella maniera più rigorosa. La Protezione civile istriana reputa indispensabile indossare la mascherina negli ambienti chiusi e anche all’aperto qualora sia impossibile mantenere il distanziamento sociale di sicurezza. Necessario quindi riservare particolare attenzione al rispetto delle condizioni igieniche e alla sanificazione dei vari ambienti. Al fine di evitare che la situazione precipiti ulteriormente, le Città, i Comuni istriani e tutti gli organizzatori di manifestazioni pubbliche vengono invitati ad astenersi dalla promozione di eventi per i quali è previsto un maggiore assembramento di persone in spazi chiusi, indipendentemente dall’uso del green pass e dall’osservanza delle misure epidemiologiche. Al di là dell’uso del certificato digitale come biglietto d’ingresso agli eventi, l’introduzione di severe misure igieniche e di controllo è considerato indispensabile.
Intanto supera quota 100 il numero dei contagi da coronavirus registrati oggi, 3 novembre in Istria dove nelle passate 24 ore sono stati eseguiti 549 test di cui 126 sono risultati positivi al Covid. Nello stesso lasso di tempo sono guarite 77 persone mentre 1.120 cittadini si trovano in isolamento domiciliare. All’Ospedale di Pola sono ricoverati 38 pazienti affetti dal coronavirus di cui 8 si trovano nel centro per la respirazione assistita. Nelle ultime 24 ore un malato Covid (classe 1937) è deceduto. Aveva malattie pregresse.
Ospedale in allerta
Tenendo in considerazione le attuali modalità d’operato in condizioni di aggravamento dell’epidemia, l’Ospedale di Pola ha elaborato un nuovo piano d’accoglienza per un maggior numero di pazienti positivi al Covid che necessitano di cure ospedaliere, mentre le altre istituzioni sanitarie hanno l’obbligo di supportare il lavoro ospedaliero in quanto a organizzazione e fornitura di quadri. L’aiuto va rivolto anche all’Istituto regionale per la salute
pubblica. Alle Case della salute istriane va l’incarico di istituire nuovamente l’ambulatorio Covid e all’Ospedale ortopedico e di riabilitazione di Rovigno, nonché all’Istituto di medicina d’urgenza viene assegnata l’incombenza di offrire il proprio contributo ingaggiando i loro quadri medico-professionali. In ottemperanza alle disposizioni vigenti, ai fini del contenimento della diffusione del contagio del virus Covid-19 e per garantire la salvaguardia della salute e della sicurezza di tutti, si richiede ai cittadini di osservare le indicazioni di tutela al fine di preservare pure il sistema sanitario, che a causa del maggiorato numero di ricoveri ospedalieri è già in crisi. All’Ospedale di Pola è stato, infine, richiesto di invitare al rientro tutti i medici che stanno svolgendo gli stage di specializzazione presso altre istituzioni sanitarie.

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