Restauro della chiesa parrocchiale con un investimento di 262mila kune

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Restauro della chiesa parrocchiale con un investimento di 262mila kune

UMAGO | La chiesa parrocchiale di Umago (1760) consacrata all’Assunzione della Vergine e a San Pellegrino, che assieme al relativo campanile domina l’odierna piazza principale, è stata sottoposta a importanti lavori di restauro, costati circa 262mila kune: 140mila sono state stanziate dal Ministero dello Sviluppo regionale e dei Fondi dell’Unione europea e 112.500 dalla Città di Umago, mentre la differenza, piccola in questo caso, dalla Diocesi di Parenzo e Pola. Si tratta di una costruzione barocca, realizzata sotto l’influsso dei nuovi mutamenti stilistici portati dall’influsso veneziano.

In questa fase del restauro, i lavori hanno interessato le mura perimetrali della chiesa, ma presto si procederà anche agli interni. A causa delle infiltrazioni d’acqua, gli intonaci della chiesa sono stati danneggiati, pertanto la Città, e la Diocesi di Parenzo e Pola hanno trovato un sistema di finanziamento efficace, in grado di portare al risanamento dei muri, del tetto, della facciata e dei serramenti esterni. E visto che il Ministero dello Sviluppo regionale e dei Fondi dell’Unione europea nel 2018 ha incluso nei suoi programmi e concorsi anche gli edifici religiosi, la parrocchia di Umago ha chiesto e ottenuto i finanziamenti per il risanamento di parte dell’edificio, quella maggiormente danneggiata dall’acqua. Nell’ambito del progetto sono stati risanati l’entrata principale e l’installazione elettrica. Restaurati e conservati pure alcuni quadri, mentre prossimamente ne saranno restaurati altri che si trovano nell’interno della chiesa.
Nella chiesa spesso vengono organizzati concerti, soprattutto nell’ambito del programma “Umag(o) classica”, che è parimenti amato e seguito sia dai fedeli che dai turisti.

Umago medievale

Oltre alla chiesa parrocchiale, Umago vanta pure altre chiese, di dimensioni minori, erette in epoca medievale. Tra queste spiccano la chiesa di San Martino, nell’estrema parte occidentale del territorio urbano e quella di San Michele, nel cuore del centro storico. Oltre alla chiesa e al rispettivo campanile, tale spazio ospitava anche la loggia cittadina, il municipio (palazzo del podestà) e la cisterna. In tempi passati le chiese venivano costruite all’interno della cinta muraria, ma anche nelle aree cittadine periferiche. Sui margini orientali suburbani di Umago, in prossimità del secondo tracciato delle mura difensive, lungo la strada che dalla città conduceva verso i campi, sorgeva la chiesa medievale dell’Addolorata, demolita nel 1954.
Attualmente in questa zona, durante gli scavi eseguiti per la costruzione della nuova piazza, sono state fatte nuove scoperte riguardanti la Umago medievale. Circa sette secoli fa, durante l’edificazione del secondo anello difensivo (1333), si tenne conto del fatto che il luogo di culto e l’annesso convento venissero inseriti al suo interno e che fosse garantito un accesso diretto al complesso, senza dover passare per la città. La prima attestazione della chiesa, in origine consacrata agli apostoli Giacomo e Bartolomeo, risale al 1343 quando, assieme al convento e all’ospizio, fu affidata all’omonima confraternita. Dal 1483 dell’edificio sacro si occuparono i Serviti, che propagavano la venerazione del culto di Maria. Nel 1573 fu edificata la cappella dell’Addolorata, consacrazione che con il tempo divenne la vera e propria intitolazione della chiesa.

Il Nuovo evo

La costruzione della chiesa di San Rocco (1514) tra le due cinte murarie della città, rappresenta l’inizio del Nuovo evo a Umago. La chiesa fu eretta dall’omonima confraternita per proteggere la città dalla peste, ma tale speranza purtroppo fu vanificata. Non va dimenticata nemmeno la chiesa di San Pellegrino, patrono di Umago, dove ogni anno si tiene la festa di Pasquetta organizzata dalla Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”. San Pellegrino è stato uno dei protomartiri uccisi durante le persecuzioni dei cristiani da parte di Diocleziano, verso la fine del III o l’inizio del IV secolo.

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