Pola. Questo circo non s’ha da fare

Una carovana con animali esotici e domestici tra cui spiccano i cammelli, ha raggiunto la periferia urbana di Pola nei pressi del centro commerciale Pula City Mall. Anche se il lotto è di proprietà statale, il Municipio ha risposto picche alla richiesta d’occupazione del suolo pubblico

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Pola. Questo circo non s’ha da fare
Cammelli... in esposizione lungo la tangenziale. Foto: www.pula.hr

La Città di Pola dice no al circo, a qualsiasi circo, ma ora in particolare a quello che si fa chiamare “Candy”. La carovana circense con animali esotici e domestici tra cui spiccano per simpatia i cammelli, si è accampata in quel di Sissano e da lì ha raggiunto la periferia urbana di Pola nei pressi del centro commerciale Pula City Mall. Naturalmente i ragazzini di tutta Pola sono corsi a guardare gli animali mentre i proprietari del circo hanno fatto domanda alle autorità per l’occupazione di suolo pubblico e allestimento di spettacoli. Ieri mattina l’amministrazione cittadina ha sentenziato categoricamente: nessuno spettacolo circense che includa animali da esibizione verrà allestito sul territorio cittadino. Intanto, la spianata di tremila metri quadrati richiesta per le esibizioni circensi non è di pertinenza cittadina, ma statale (nella fattispecie il terreno che corre lungo la tangenziale è delle Hrvatske vode). In secondo luogo, anche se fosse di competenza locale, la Città di Pola non rilascerebbe alcuna autorizzazione a un accampamento circense con animali che vengono sfruttati a scopo di divertimento. Lo ha dichiarato ieri il sindaco Filip Zoričić in questi precisi termini: “Ci è stata presentata regolare domanda di occupazione del suolo pubblico, ma non è stata accolta né l’avremmo mai presa in considerazione visto che si tratta di spettacoli con animali che, si badi bene, sono vietati a norma di legge. Questa Città si fa portavoce dei diritti degli animali ed è fermamente contraria al loro sfruttamento in spettacoli a fini di lucro”.
Osservazione e adeguamento
Tra l’altro si legge ancora nel comunicato dell’Ufficio stampa della Città di Pola: “Le leggi che disciplinano la detenzione, l’allevamento, il mantenimento e l’esibizione degli animali da circo sono norme di pertinenza della Repubblica sulle quali gli enti locali non hanno voce in capitolo, ma solo l’obbligo di osservazione e adeguamento”. Pertanto, l’amministrazione municipale ha già contattato l’ispettorato nazionale di competenza – l’Ispettorato veterinario – al quale s’affianca il lavoro della Vigilanza comunale benché il suo ventaglio di competenze sia relativamente ridotto (e, infatti, si riduce all’osservanza delle sole norme riguardanti la detenzione degli animali da compagnia).
Vietato l’uso degli animali
Il fatto è che la Repubblica di Croazia ha vietato gli spettacoli circensi itineranti con animali addestrati allo scopo ancora nel 2006. La legge sulla protezione degli animali entrata in vigore nel 2017 vieta tassativamente la loro detenzione in carovane circensi, il loro addestramento e le loro esibizioni a scopo di lucro. L’unica eccezione ammessa sono gli animali domestici esibiti a scopo di educazione e istruzione. Il circo Candy in parola esibisce cammelli e altri animali selvatici addestrati o domestici e quindi viola le leggi nazionali. Il fatto strano è che si trova in Croazia da almeno quattro mesi a questa parte, suscitando polemiche sui social network, ma senza un divieto di esercitare tassativo. Nei suoi confronti l’associazione animalista “Prijatelji životinja” (Amici degli animali) ha presentato denuncia in occasione degli spettacoli allestiti nelle località settentrionali del Međimurje, dove i cavalli venivano istigati a sollevarsi sulle due zampe posteriori a colpi di frusta e i cammelli sembravano soffrire la fame.

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