Marija e Lina sono il simbolo dei veri valori della libertà

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Marija e Lina sono il simbolo dei veri valori della libertà

SALVORE | Con la commemorazione di Marija Medica e Lina Zacchigna, fucilate il 28 marzo del 1944 dai fascisti sul ciglio della strada poco distante dell’abitato di Bruttia, Umago ha ricordato i valori dell’antifascismo, sempre più a rischio nella nostra società.
Erano presenti alla cerimonia anche i vertici dell’SDP della Croazia, con in testa il presidente Davor Bernardić, il sindaco di Umago Vili Bassanese, il presidente degli antifascisti di Umago, Vinko Golčić, il presidente degli antifascisti del Buiese, Anton Kosmina, i vertici della 154ª Brigata dell’Esercito croato, i rappresentanti dell’Associazione degli invalidi della Guerra patria di Salvore, della DDI e del Consiglio municipale.
La cerimonia è iniziata con gli inni nazionale e regionale cantati dal coro della Scuola elementare “Marija e Lina” di Umago, che ieri ha celebrato la sua Giornata, diretto da Mirela Zemčak; poi al suono del “Silenzio”, con Andrea Zakinja alla tromba, sono state deposte corone di fiori ai piedi del cippo che ricorda la fucilazione delle due giovani.
Le delegazioni erano quelle dell’SDP della Croazia, guidata da Davor Bernardić, della Città, con il sindaco Vili Bassanese, delle associazioni antifasciste, con Anton Kosmina, Vinko Golčić e Vesna Žmak e della SE croata “Marija e Lina”, con la f.f di preside Sanja Zakinja.
Nel suo discorso, come sempre bilingue, Bassanese ha ricordato il sacrificio di Marija e Lina, due giovani che hanno sperato nella libertà e che sono state vittime di indicibili torture nella caserma fascista di Salvore per poi venire brutalmente uccise, dopo essere state denunciate da una spia, sul ciglio della strada presso Bruttia. “Esse rappresentano un simbolo, inviolabile e intoccabile di libertà, perché speravano in un futuro migliore, senza più guerre e distruzioni. Due giovani umaghesi che sono state torturate e poi trucidate, ma il cui sacrificio non è stato mai dimenticato, né dagli uomini né dalla storia”, ha detto Bassanese.
Vinko Golčić e Anton Kosmina hanno poi ricordato i valori, sempre più a rischio dell’antifascismo.
La scuola croata “Marija e Lina”, che porta il nome delle due giovani fucilate e la SEI “Galileo Galilei” promuovono ogni anno dei concorsi in collaborazione con l’associazione antifascista sul tema delle giovani. Quest’anno i premi sono stati conferiti agli alunni della SEI “Galileo Galilei” Alex Četojević, Mia Radešić e Erika Trento, e a Gaja Turina, Nela Pančić e Vedran Galović della SE croata “Marija e Lina”.
Molto apprezzati e di grande pregio alcuni dei temi letti durante la commemorazione, segno che il messaggio è stato recepito dagli alunni. Da Salvore, dunque, è partito ieri un messaggio che parla di pace, storia, ma anche di speranza. E non potrebbe essere diversamente in questa Umago così aperta, bilingue e multiculturale, dove la convivenza è un valore aggiunto della vita.

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