Lo sviluppo di Sanvincenti è un esempio da seguire

Interessante conferenza sul turismo sostenibile

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Lo sviluppo di Sanvincenti è un esempio da seguire

“Il turismo come mezzo di sviluppo della comunità locale – l’esempio di Sanvincenti” è il titolo della conferenza proposta da Igor Macan, a capo dei programmi e dei progetti di sviluppo del Comune della Bassa Istria, nell’ambito del VI ciclo di conferenze “Il castello Rota a Momiano”, organizzato dall’Università Popolare Aperta di Buie. Focalizzata sullo sviluppo di una piccola località rurale come Sanvincenti, che conta poco meno di 200 abitanti, la conferenza in introduzione ha visto la scala dei bisogni essenziali dell’uomo, suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari, necessari alla sopravvivenza dell’individuo, ai più complessi, di carattere sociale.

 

“La scala è considerata una struttura gerarchica, in cui alla base si trovano i bisogni più basilari, che devono essere soddisfatti per portare poi alla realizzazione dei gradini superiori. Nel secondo troviamo il bisogno di sicurezza seguito da quello di compagnia e del ricevere affetto. Nel quarto gradino si trovano i bisogni di stima e autostima mentre nell’ultimo l’autorealizzazione”, ha spiegato Macan, sottolineando come i primi due gradini sono di tipo economico mentre gli altri tre toccano la sfera emotiva. Tutto questo per far capire che senza una base economica stabile non possono venire realizzate le altre esigenze. “Dopo avere realizzato una solida base economica ci si focalizza ad altre cose che non sono l’economia, il turismo e l’imprenditoria ma le persone e la loro felicità”, ha concluso.

Fondamentale conoscere le specificità
Fino a vent’anni fa gli abitanti di Sanvincenti vivevano di agricoltura e per lavorare dovevano viaggiare giornalmente verso le località maggiori. È nel 2006 che le autorità si sono chieste se si potesse trovare una strada verso uno sviluppo del posto in cui vivevano e desideravano continuare a vivere. Svilupparlo in modo da non cambiarlo molto, per lasciarlo come piace agli abitanti, ma nello stesso tempo renderlo più piacevole nel vivere, spiega Macan. Da lì hanno iniziato a focalizzarsi su quali fossero i punti forti da sviluppare che andrebbero a giovare a tutta la comunità. Il turismo è uno di questi come parte del ramo economico includendo ogni abitante per uno singolare sviluppo. “È fondamentale riconoscere le specificità. Su questa base, si può progettare e successivamente gestire lo sviluppo del turismo a lungo termine e, cosa molto importante, includere la comunità locale. Gestire tale ciclo in modo che tutti e tre i fattori siano basati sulle specificità locali e allo stesso tempo siano offerti dalla popolazione locale, è un obiettivo da perseguire. Ottenere tale raggiungimento garantisce uno sviluppo sostenibile equilibrato a beneficio dell’intera comunità”, ha aggiunto.

L’autenticità del territorio
La conferenza si è poi concentrata sul turismo che raggiunto e mantenuto a un livello soddisfacente poi non è di per sé neanche importante per una vita serena in quanto non deve essere un obiettivo, ma un mezzo strategico per arrivare all’obiettivo. Le attrazioni locali quali autenticità del territorio e degli abitanti, tradizioni e storia, sono una cosa strategica sulla quale investire in quanto portano profitto a tutta la comunità, sono proprie di quel luogo e non possono venir copiate. Altri importanti fattori sono l’investimento nel locale e la collaborazione dei singoli. Secondo Macan, come turismo s’intende viaggio, alloggio e consumo nella destinazione prescelta e questi tre punti hanno bisogno di una buona gestione e per farlo bisogna creare un motivo per far visita a una determinata località, con contenuti interessanti e ottima capacità di soggiorno e pernottamento. In questo lato il Comune di Sanvincenti ha fondato una Pro loco molto attiva all’interno di una rete di collaborazione che amalgama e mette tutto all’opera.

Il Castello Morosini-Grimani

Il Festival medievale
“A Sanvincenti abbiamo puntato sul feudo per non stravolgere la vita dei residenti in quanto quello che desidera una famiglia con figli è pure ciò che desiderano gli abitanti locali. Da quest’idea è nato il Festival medievale che fa vivere un’atmosfera antica dando la possibilità di assistere a duelli tra cavalieri, a gare di tiro con l’arco, a rappresentazioni teatrali e a molte altre attività e giochi ai quali vi possono partecipare pure i visitatori, come il tiro con l’arco, il lancio del giavellotto e la visita del castello. Nato nel 2011, ci sono voluti anni di lavoro per creare un nome e far conoscere la storia del borgo”, ha raccontato Macan spiegando come il castello medievale Morosini-Grimani, assieme al palazzo rinascimentale, la loggia cittadina e la vista d’insieme di Sanvincenti sono la cornice ideale per dare vita a una manifestazione ideata per evocare l’atmosfera medievale. Il patrimonio culturale di Sanvincenti è rappresentato anche dai resti salvaguardati e apprezzati degli affreschi che si trovano nella chiesetta di San Vincenzo, vicino al cimitero, e nella chiesa di Santa Caterina.

Valorizzazione del patrimonio culturale
A febbraio di quest’anno è iniziata la “Rivitalizzazione del nucleo rinascimentale protetto del Comune di Sanvincenti”, che include investimenti in infrastrutture culturali e turistiche pubbliche che, attraverso un’interpretazione innovativa, valorizzeranno il patrimonio culturale. Infatti con il completamento della ristrutturazione del Castello, sono state create le condizioni per un ulteriore sviluppo del turismo nel Comune e costruendo infrastrutture turistiche si continua a implementare gli obiettivi delle strategie di sviluppo e quindi a valorizzare il nucleo culturale di Sanvincenti come ambiente ideale per il turismo sostenibile in cui tutti i contenuti faciliteranno il posizionamento dei prodotti locali. Da qui lo spunto alla località momianese per valorizzare al meglio il Castello Rota, che in più fasi ha visto e vede la sua ristrutturazione.

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