La CI di Castelvenere in festa per i primi 25 anni d’attività (foto)

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La CI di Castelvenere in festa per i primi 25 anni d’attività (foto)

La Comunità degli Italiani di Castelvenere nasce ufficialmente nel 1998 e per festeggiare il traguardo importante del 25.esimo anniversario il sodalizio ha organizzato l’ultimo fine settimana dell’anno una serata solenne con un programma artistico-culturale che ha nuovamente fatto emergere le innumerevoli attività, la prosperità e la vita di questa grande famiglia, in particolare nell’ambito giovanile. Quindi un sodalizio in continuo fermento, nel caso del quale il cambio generazionale non è e, sicuramente, non sarà un problema in quanto molti sono i giovani che fanno già parte della dirigenza di questa CI, un sodalizio che sa costruire il futuro dei propri giovani e che dimostra come assieme e con energie positive si possa continuare a scrivere la storia della CNI. Lo spettacolo, presentato esclusivamente in dialetto istroveneto da Matei Novak e Ivana Brčić a mo’ di sketch, inscenando una coppia che dal divano guardava i programmi più celebri della televisione italiana, ha visto in apertura, di fronte una sala gremita di connazionali, il discorso delle autorità.

Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione istriana eletta tra le fila della CNI, rivolgendo i propri auguri al sodalizio, ha riconfermato il sostegno regionale: “Questa è una CI aperta, ricca di giovani connazionali e diventata centro di produzione culturale non solo di Castelvenere, ma pure di tutto il Buiese. Questo, come quello di tutte le CI, è un lavoro prezioso e, come Regione istriana, sappiamo cosa significhi, per cui sosteniamo la CNI in vari modi finanziando progetti importanti. Quindi, siamo attenti in tutte le cose”, ha rilevato Jessica Acquavita, dicendo che la Regione è consapevole del prezioso lavoro svolto dalle CI sul territorio regionale per mantenere viva l’identità, la lingua e la cultura italiana. “Se questi paesi in cui le CI sono presenti non hanno perso la loro identità è anche grazie alla presenza della CNI sul territorio e al lavoro che si fa giornalmente in esse, che sono poi la casa di noi italiani”, ha aggiunto.

A rivolgersi a nome della Città di Buie è stato Corrado Dussich, vicesindaco in quota CNI, il quale, congratulandosi con il sodalizio per l’operato svolto nei 25 anni e augurando ai soci altrettante soddisfazioni, ha svelato una novità inerente alle infrastrutture attorno alla sede del sodalizio che da anni i connazionali della località aspettano: l’anno appena iniziato vedrà, infatti, l’allestimento di un nuovo marciapiede, cosa confermata a fine serata pure dal sindaco buiese, Fabrizio Vižintin. Quest’ultimo ha aggiunto che accanto a questo vi sarà costruita pure un’area parcheggio più ampia, adeguata ad accogliere un numero più consistente di automobili in serate importanti come quella organizzata per celebrare il 25.esimo anniversario.

Non è mancato l’intervento del primo presidente della CI di Castelvenere, Egidio Bulfon: “Mi emoziona vedere come quelli che una volta frequentavano la CI da bambini alle prime armi oggi portano avanti il suo operato. Vederli all’opera vuol dire tanto in quanto danno una prospettiva ai giorni futuri. Ritornando al 1998, ricordo che erano giorni di grande povertà, abbiamo avuto in concessione 10 metri quadrati dall’allora Comitato locale e, con tanti sacrifici e lavoro, siamo arrivati a quello che si vede oggi. Quindi, come primo presidente, posso solo dire di essere fiero e congratularmi con l’odierna presidente Tamara Tomasich, augurandole, come ho fatto io, di andare così avanti, di continuare ad affrontare i problemi senza remore e gioire per i successi che questi superamenti poi portano”, ha rilevato molto emozionato Bulfon.

Sono seguite due esibizioni dei membri del corso di chitarra che, diretto dal Maestro Gianluca Antonini, propone l’insegnamento della teoria e della pratica sia su quella acustica che elettrica. Semplice ed efficace, il corso che accoglie allievi di qualsiasi livello e preparazione, permette di raggiungere gli obiettivi con professionalità e divertimento, come si è visto pure nelle loro esibizioni. Leggiadre come farfalle, legate in un’armonia senza tempo, hanno calcato il palcoscenico pure le giovani ballerine del gruppo di balletto diretto da Donatella Krastić, che si divide in due sezioni, le bimbe “Little dancing waves” e le grandi “Dancing waves”. Entrambe le sezioni molto numerose, hanno proposto delle coreografie molto ben coordinate e create dalla dirigente stessa.

Si è visto come il sodalizio vanta pure un gruppo vocale di voci maschili mature e precisamente la “Klapa Castrum Veneris” diretta dal Maestro Teo Biloslavo. Costituita più di un decennio fa, dopo le prime timide esibizioni in paese, si è progressivamente e gradualmente rinforzata iniziando a svolgere un’attività concertistica più intensa in una realtà musicale in grado di trasmettere quell’intensità e quei valori, sia artistici sia umani, propri del canto a cappella. Note di gioia e speranza sono state invece regalate dalle melodie dei minicantanti che, diretti da Marvi Krenek, con le loro voci pure hanno riscaldato il cuore contribuendo a rendere la CI più viva e forte. Ultima in scena la filodrammatica, una delle prime attività del sodalizio che non si è mai smentita nel regalare molti sorrisi e divertimento ogni qualvolta calchi il palcoscenico. Diretta oggi dal giovane Matei Novak, si esibisce in diverse occasioni senza farsi mancare mai l’appuntamento a “Su e ∫o pel palco”, rassegna teatrale organizzata nell’ambito del Festival dell’Istroveneto in quanto tutte le commedie sono nella parlata istroveneta locale.

Non è mancata la presentazione di altre attività che il sodalizio offre, come la biblioteca, un luogo non solo dove leggere, ma pure per socializzare o svolgere ricerche e studi che raccoglie numerosi volumi recentemente aggiornati che possono essere liberamente consultati o presi in prestito direttamente presso la biblioteca che, gestita da Nataša Kodelja, è un ambiente pensato bene per l’apprendimento e la promozione della lettura con un servizio gratuito. Vari i dirigenti invece per i giochi da tavolo quali risico, monopoly, briscola e tressette, pictionary, uno, scacchi, e molto altro. Un ruolo molto importante è pure quello di Roberta Rihter che dalla segreteria, oltre ai lavori burocratici, si mette a disposizione dei connazionali per qualsiasi informazione. Una delle novità include pure gli esercizi energetici per corpo, mente, emozioni. Un’esercizio fisico e mentale, diretto da Liza Štokovac per eliminare e trasformare ansia stress, rabbia, paura attraverso una serie di tecniche antiche. La parte sportiva è stata rappresentata dalla squadra di Calcetto capitanata da Matei Novak e dal corso di aerobica diretto da Suzana Rebrenović.

“Correva l’anno 1998 e in un paese in provincia di Buie, ovvero Castelvenere, un gruppo di giovani volenterosi quali Egidio Bulfon, Roberta e Michela Dubaz, Marilena Lisjak e Mario Viseintin, decidono che la località dovrebbe avere la propria CI e di distaccarsi dalla quella di Buie. Parte così la loro non facile avventura ma, sostenuti dall’Unione Italiana, ce la fanno e il 26 giugno 1998 ufficialmente nasce la Comunità degli italiani di Castelvenere, capitanata dal primo presidente Egidio Bulfon. Ben presto però il numero di soci iniziò ad aumentare e si presentò il bisogno di un luogo adatto alle necessità del giovanissimo sodalizio. Da lì a poco si presentò l’occasione, la famiglia Pišćanc si stava trasferendo e la loro abitazione va messa in vendita. Nonostante l’impossibilità economica immediata di acquistare l’immobile, i proprietari lo concessero ai castellani per farlo diventare la sede del nostro sodalizio. Nel 2011 è stato restaurato il tetto e nel 2016 è iniziata la prima fase di restauro, mentre nel 2018 la seconda. Ufficialmente si sono conclusi i lavori di ristrutturazione con il permesso di agevolazione arrivato il 20 dicembre 2023, la scorsa settimana. In tutti questi anni non abbiamo mai smesso di svolgere le nostre attività che neanche la pandemia e il restauro hanno fermato, anche grazie all’ospitalità della SAC “Lipa” locale che ci ha sempre permesso di usare la casa di cultura di Malottia. Nel 2010, dopo 12 anni di presidenza, Egidio Bulfon l’ha ceduta la alla sottoscritta, per cui ho l’onore e l’onere di esserne alla guida da ben 13 anni. In questi 25 anni abbiamo vissuto momenti bellissimi ma anche momenti difficili. Il nostro modo di essere di fare famiglia ci ha aiutato a superare tutti i momenti bui e oggi siamo qui per festeggiare il nostro 25º anniversario fieri di avere tante attività e moltissimi bambini e giovani che la frequentano ogni giorno. Voglio concludere sottolineando come 25 anni non sono tantissimi ma sono comunque importanti. Siamo una comunità piccola ma abbiamo sicuramente la grinta e la volontà necessaria per festeggiare insieme ancora molti traguardi e anniversari importanti”, ha concluso la Tomasich ringraziando pure i finanziatori quali l’UI, l’UPT, la Regione FVG, la Città di Buie, il MAE-CI e il Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia.

I festeggiamenti sono continuati con un momento di aggregazione e convivialità, senza far mancare il tradizionale taglio della torta.

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