Gare di italiano, un’occasione per sprigionare il proprio talento

Nella Scuola elementare italiana di Cittanova si è tenuta la manifestazione destinata ai ragazzi degli istituti scolastici della CNI in Croazia e Slovenia

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Gare di italiano, un’occasione per sprigionare il proprio talento

Si sono svolte all’insegna di grandi emozioni le Gare di italiano di quest’anno, un’occasione unica per i ragazzi delle scuole elementari e medie di confrontarsi e dimostrare che la lingua italiana è un mezzo espressivo vivo e forte nella Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia. L’incontro, avvenuto nella Scuola elementare italiana di Cittanova, è stato aperto dalla direttrice, Eva Farnetich, la quale ha spiegato che anche se questa è una scuola piccola, il collettivo funziona come una famiglia allargata.
“Per noi le gare di italiano non sono solo un’occasione di valorizzazione della lingua, ma anche un’opportunità di conoscerci e di fare incontrare i ragazzi. Personalmente penso che l’elemento più importante sia la socializzazione, ovvero il divertimento, e che i risultati della gara arrivino dopo”. Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, ha espresso un sentito “in bocca al lupo” a tutti i partecipanti. “Lo so che vi hanno detto che è importante partrcipare e non vincere – ha osservato scherzosamente – ma penso che il bello della gara sia pure arrivare per primi e vedere un riconoscimento ufficiale del proprio talento e lavoro. La vittoria è importante e noi ci riuniamo per ricordare che siamo una componente imprescindibile della nostra società e che dobbiamo tutelare la nostra lingua e la nostra cultura. Vi invito a usare l’italiano perché fa parte del nostro patrimonio. Vinca il migliore”.
Un saluto ai ragazzi è stato porto pure da Gianfranca Šuran, consulente superiore per la lingua italiana presso l’Agenzia per l’educazione e la formazione (AZZO), la quale ha invitato i giovani a sentirsi già dei vincitori per il fatto di essere stati scelti dai loro insegnanti come rappresentanti delle loro classi e scuole. Šuran li ha invitati a essere orgogliosi di essere padroni di questa bella lingua e ha concluso l’intervento con una citazione di Heidegger: “Il linguaggio è la casa dell’essere. Nella sua dimora abita l’uomo”. Prima di spiegare le modalità della gara, ai giovani si è rivolta la caporedattrice di “Arcobaleno”, Tiziana Dabović, la quale ha rilevato che le gare di italiano sono da considerarsi un’occasione per liberare il proprio talento e dare sfogo alla propria vena creativa. Questo talento si manifesta spesso già nella più tenera età, tramite i compitini inviati nella sezione Primi Voli della rivista per ragazzi “Arcobaleno”. La possibilità di esprimersi e farsi sentire, ha concluso Dabović, la si può trovare pure nella sezione “Premio giovani” del Concorso Istria Nobilissima, intestata ad Adelia Biasiol, alla quale li ha invitati a partecipare. Mentre i ragazzi davano il massimo con carta e penna, i docenti hanno presenziato alla presentazione del libro “Di sole, di vento e di mare” di Nelida Milani alla Comunità degli Italiani di Cittanova.

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