Estivo comunitario. Premiato l’istrioto

«Favalando a la ruvigni∫a». Alla CI la cerimonia conclusiva

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Estivo comunitario. Premiato l’istrioto

L’Estivo della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno ha ospitato la cerimonia di premiazione del concorso “Favalando a la ruvigni∫a 2020”, il cui intento è quello di promuovere e salvaguardare il dialetto rovignese autoctono. Patrizia Malusà, Luciano Sugar, Silvana Turcinovich Petercol, Libero Benussi e Marino Budicin quali membri della commissione, dopo aver valutato i lavori pervenuti, hanno deciso di premiare Lana Verdnik (categoria SE – classi dalla V all’VIII) per la poesia “La piòva” con la quale ha saputo descrivere in maniera delicata le emozioni che sorgono prima dell’arrivo della pioggia, trattando sensazioni e pensieri in chiave musicale. Valentina Malusà, della SMSI, è invece stata premiata per la sua la raccolta di poesie “Màr e tièra”, distintasi per i ricchi approcci linguistici, per l’efficacia delle immagini e per i temi disparati, che sebbene apparentemente comuni sono di estrema rilevanza per la realtà in cui viviamo. Il premio per la sezione Adulti è andato a Maria Sciolis per la raccolta lirica “Dabuòto”, trattante argomenti legati all’esistenza umana, alla transitorietà della vita, all’avanzamento dell’età e alle alterazioni fisiche che accomunano e contraddistinguono la vita di ogni individuo. Il premio “Antonio Miculian” per i saggi o le ricerche trattanti tematiche che riguardano il mondo culturale, umano e storico caratteristico della Città di Rovigno, è andato a Tullio Svettini, per il lavoro “La scupièrta de Ruveîgno”, ritenuto dalla commissione “testimonianza caratteristica del mondo culturale della nostra città, delle tradizioni e delle usanze tipiche del Carnevale”. Il premio “Vlado Benussi” per la musica è invece stato assegnato a Patrizia Sfettina Jurman, per la canzone “Mar da nuòte” e ad Alessio Giuricin per la canzone “La pà∫ grànda”, apprezzate rispettivamente per “l’orecchiabilità e la musicalità” e per “l’ispirazione melodica legata alle arie da nuoto”. Infine, il Premio “Giusto Curto” per il teatro in dialetto è andato ancora ad Alessio Giuricin, per il lavoro “Sa Cunciara da li Ponte”, che in maniera briosa tratta un personaggio il cui spirito polare e l’ingegnosità gli permettono di superare le avversità e le insidie della vita. Alla premiazione ha fatto seguito lo spettacolo della Filodrammatica “giovani e giovanissimi”: Teodor Tiani, Nives Giuricin e Serena Santin hanno interpretato abilmente la rappresentazione teatrale in un atto unico di Giusto Curto intitolata “El malagna∫o puntamènto”, già messo in scena l’anno scorso e con il quale hanno partecipato al Festival dell’istrioto. La serata è terminata con l’apprezzamento generale degli spettatori, il cui numero e stato purtroppo limitato causa restrizioni anti-Covid.

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