Da Verteneglio alla Val Pusteria per cantare immersi in paesaggi alpini mozzafiato

La corale mista della locale CI si è presentata di recente nell’est dell’Alto Adige

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Da Verteneglio alla Val Pusteria per cantare immersi in paesaggi alpini mozzafiato
La festa di benvenuto sulla cima del Monte Elmo. Foto: CI VERTENEGLIO

Il coro misto della Comunità degli Italiani di Verteneglio, diretto dal maestro Dario Bassanese, è rientrato soddisfatto da una trasferta in Val Pusteria, dove ha partecipato al “Festival Internazionale di Canto Corale Alta Pusteria”, una manifestazione non competitiva che vede la partecipazione di cori da tutto il mondo che si esibiscono in diverse sedi dislocate in una delle più belle valli dell’intero arco alpino che si estende ai piedi delle Dolomiti, al confine tra l’Italia e l’Austria.

“Sono molti i cori che fin dalla prima edizione, risalente al 1998, si sono dati appuntamento in Val Pusteria per deliziare gli amanti della buona musica e del canto corale con le loro esibizioni negli scenari più suggestivi della zona. Infatti, i concerti si svolgono non solo in splendide sale, bellissime chiese e storici castelli medievali, ma anche all’aperto, sulle sponde di luccicanti laghetti alpini, in pittoresche malghe d’altura e ai piedi di maestosi massicci dolomitici. Grazie all’assoluta libertà di scelta del genere musicale e del repertorio, i cori, provenienti da ogni parte del mondo, si presentano al pubblico con un programma estremamente poliedrico che comprende ogni stile e ogni epoca”, racconta Elena Barnabà, presidente della Giunta esecutiva della CI di Verteneglio e organizzatrice dell’escursione, che ha accompagnato i coristi in quest’avventura che sicuramente porteranno nel cuore per molto tempo.
Settantacinque i cori che si sono esibiti in questa 25.esima edizione articolata in concerti veri e propri, rassegne all’aperto e le cosiddette “giornate-incontro”, nelle quali ogni coro partecipante ha presentato liberamente il proprio repertorio. In 25 edizioni l’evento ha registrato la presenza di oltre 1.300 cori provenienti da 49 Paesi. La varietà dei luoghi delle esibizioni e il vastissimo repertorio presentato dai cori partecipanti pongono il Festival non solo come una delle più spettacolari manifestazioni internazionali del canto corale, ma anche come un irripetibile momento d’incontro di diverse culture musicali.

Una foto di gruppo dei connazionali di Verteneglio.
Foto: CI VERTENEGLIO

La tradizionale sfilata
Attraversando Longarone e Cortina d’Ampezzo, il coro del sodalizio di Verteneglio è arrivato alla meta nelle ore serali per poi, nelle ore mattutine del giorno successivo, includersi con altri undici cori in un concerto presso la sala “Gustav Mahler” di Dobbiaco. Dopo aver intonato i brani tradizionali “La Gigia” ed “Era una notte splendida”, terminato l’incontro e vista la splendida giornata, il gruppo si è spostato sul Monte Baranci per godere appieno del panorama dolomitico, sempre circondato dalle note di altri cori che si esibivano in ogni luogo della valle. Per i più coraggiosi, la discesa con il fun bob è stata un’altra occasione da brivido. Quindi, il coro misto della CI di Verteneglio, oltre ai due brani già citati, si è presentato nelle diverse occasioni con “La villanella”, “Verteneglio mia”, “E picchia picchia”, “Mi rialzerai” e altre. Nelle ore serali è seguito il concerto a Sesto in compagnia di altri tre splendidi cori. Emozionante partenza quella di sabato mattina, che ha visto il gruppo affacciarsi alle sponde del Lago di Braies con splendidi paesaggi e colori delle sue acque. I più tenaci hanno fatto il giro completo del lago, mentre gli altri si sono messi a cantare attirando pure in quell’occasione l’attenzione e la stima dei turisti e passanti. Nel primo pomeriggio il terzo e ultimo concerto ha avuto luogo presso il “Rifugio al Pollaio” di Sesto, dove il gruppo ha stretto amicizia con due cori veneti. La parte che più rimarrà nel cuore di tutti è senz’altro la sfilata di tutti i cori partecipanti che si tiene tradizionalmente per le vie di San Candido con l’esibizione finale di tutti i cantori, quest’anno 2.200. Abitualmente ve ne sono molti di più, ma dopo alcuni anni di pausa dovuti alla pandemia e vista la difficoltà per alcuni intercontinentali a spostarsi in questo periodo, i partecipanti sono diminuiti di qualche centinaio. Dopo i saluti dell’organizzatore e ideatore del Festival, Stefano Gentili, di Roma, i cori riuniti hanno intonato il “Va pensiero” e il canto montano per eccellenza, “Signore delle cime”.

Il coro misto in concerto.
Foto: CI VERTENEGLIO

“L’ultimo giorno del Festival si è concluso in allegria a Sesto, dove sono stati assegnati gli attestati di partecipazione a tutti i 20 cori stranieri e ai 55 italiani di quest’edizione. La nostra comitiva, prima del ritorno a Verteneglio, ha fatto tappa sul Lago di Misurina per terminare col pranzo ad Auronzo di Cadore. Un grazie particolare da parte del coro va agli organizzatori del meraviglioso Festival, alla presidente Kety Visintin, al maestro Dario Bassanese e all’autista Doriano Trento”, ha rilevato in conclusione Elena Barnabà confermando come questa non sia la prima volta che un gruppo vocale del sodalizio partecipa al Festival, diventato un evento culturale di grande richiamo sia per i cori che per il pubblico, un punto d’incontro tra le espressioni più diverse e affascinanti della musica nonché occasione per celebrare una grande festa nei luoghi più suggestivi della Val Pusteria.

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