Cittadini poco ottimisti sull’introduzione dell’euro

A esprimersi riguardo all’arrivo della moneta unica in Croazia sono stati Franco Favretto e Igor Jovanović

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Cittadini poco ottimisti sull’introduzione dell’euro

Quale effetto avrà l’euro, che la Croazia prevede di adottare il primo gennaio 2023, sull’economia nazionale, sul turismo, sulla vita di ogni giorno? Giorno dopo giorno l’incognita euro preoccupa moltissime persone. Stando alla Banca centrale europea, che ha incluso la Croazia e la kuna nella seconda fase degli Accordi europei di cambio, il tasso centrale sarà o dovrebbe essere di 7,53 kune per 1 euro. Dunque, in teoria tutto bene, ma in pratica come sarà?

 

Bisogna subito dire che lo stipendio medio croato è di gran lunga inferiore a quello europeo e che della pensione è meglio non parlare. Intanto tutti i media nazionali annunciano una raffica di rincari senza precedenti, dai generi di primo consumo al gas, alla benzina e ai servizi. Tutto aumenterà nei prossimi mesi, poi con l’euro vedremo. Il problema non riguarda soltanto i cittadini croati, ma anche i turisti stranieri: se la Croazia dovesse rincarare (troppo) i prezzi, potrebbe rimetterci in fatto di competitività.

Ma chi meglio dei frontalieri può commentare l’euro? Tra questi abbiamo anche il connazionale Franco Favretto, che lavora a Trieste e con il quale avevamo già commentato l’emergenza Covid-19 diverse volte sin dall’inizio della pandemia.

“Ci troviamo di fronte a realtà completamente diverse, c’è poco da dire. I prezzi saranno destinati a lievitare, questo è sicuro, ma una cosa è vivere e spendere a Trieste e un’altra cosa è vivere e spendere a Umago. Le paghe in Croazia sono basse, idem per le pensioni e, se i rincari non saranno accompagnati dall’aumento dei salari, allora saranno guai. Penso che il rapporto pensionati – lavoratori rappresenti uno dei problemi più gravi dell’economia nazionale croata. I prezzi dei servizi, dal barbiere alla parrucchiera, dal meccanico al muratore, dipendono dalla politica energetica, una catena difficilmente controllabile. Ora, se il salario è basso, si acquistano prodotti scadenti che costano poco, chi percepisce un salario maggiore può permettersi qualcosa di meglio. Questo vale pure per gli affitti, i cui prezzi variano molto da Trieste a Umago. Difficile fare pronostici, ma l’euro, se porterà dei rincari, dovrà assolutamente essere ammortizzato da un aumento delle pensioni e dei salari”.

Molti turisti dicono che i prezzi in Croazia, soprattutto quelli dei generi alimentari, non sono bassi. Tuttavia, in Italia o in Germania costano di più i servizi. Il presidente dell’Associazione dei barbieri e parrucchieri della Croazia Ivica Zanetti ha dichiarato a un telegiornale che i prezzi aumenteranno di molto: se ora il barbiere costa 50 kune, domani costerà 100 oppure 150 kune. Lo stesso vale per i parrucchieri. Ecco il parere di Igor Jovanović, uno dei più quotati barbieri della zona: “Agli stranieri converrà sempre venire da noi per un taglio di capelli, perché anche con l’euro i nostri prezzi saranno molto inferiori rispetto a quelli in Italia o in Germania. Ora i prezzi a Zagabria, per esempio, sono molto più alti che a Umago, ma sono sempre inferiori a quelli in altri Paesi dell’Unione europea”.

Il barbiere Igor Jovanović all’opera

Comunque vada, la Croazia ha uno standard basso. Poco si può fare con una pensione di 2.400 kune, uguale a circa 318 euro, o anche quella di 4mila kune, uguale a circa 531 euro. Se i prezzi saranno come quelli di altri Paesi, dove pensioni e paghe sono due o tre volte superiori alle nostre, allora non sarà facile, né vivere né sopravvivere.

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