Castello di Momiano: 25 anni di recupero

Questa sera Lorella Limoncin Toth sull’attività svolta negli ultimi decenni

0
Castello di Momiano: 25 anni di recupero
Momiano e il suo castello. Foto: ERIKA BARNABA

Si terrà oggi la conferenza proposta dal Ministero della Cultura e dei Media intitolata “Il castello di Momiano: sviluppo architettonico e storico, nuove scoperte e restauri”, che avrà luogo nella Casa dei castelli di Momiano con inizio alle 18.30. Relatrice Lorella Limoncin Toth, sovrintendente ai Beni culturali per la Regione istriana, che esporrà le testimonianze di ben 25 anni di attività culturale e di recupero della memoria storica e architettonica della località.
“Sono trascorsi 25 anni dall’inizio del progetto di recupero del Castello di Momiano, avviato nel 1999 con la firma dell’accordo di collaborazione tra la Città di Buie, l’Università popolare aperta locale e l’Istituto per i Beni architettonici della Facoltà di Architettura di Zagabria. Durante questo periodo, oltre agli importanti lavori di restauro eseguiti in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni culturali di Pola, il castello è diventato un punto d’attrazione e sviluppo culturale di valore internazionale. In questa conferenza sarà presentato un breve excursus storico sullo sviluppo del castello; l’attività svolta dalla Sovrintendenza nel restauro delle fortificazioni istriane; i maggiori ostacoli rilevati durante il lavoro di ristrutturazione del castello di Momiano; una rassegna cronologica delle attività svolte sul castello negli ultimi 25 anni, come pure le numerose iniziative artistiche, culturali, turistiche, enogastronomiche e promozionali che sono state promosse grazie ai lavori di recupero della memoria storica e architettonica della località”, ha anticipato Limoncin Toth. La conferenza si svolgerà in lingua italiana.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display