Albona. La fonte idrica Bubić ai cittadini

Secondo Mladen Bastijanić l’acqua della sorgente dovrebbe essere utilizzata dagli abitanti e non per la centrale Fianona 2

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Albona. La fonte idrica Bubić ai cittadini
Mladen Bastijanić a Porto Fianona negli anni scorsi vicino alla fonte Bubić. Foto: Tanja Škopac

L’acqua della sorgente Bubić-jama, sarebbe dovuta essere messa a completa disposizione degli abitanti dell’Albonese e non utilizzata dall’Ente elettroenergetico statale (HEP) per le esigenze delle centrali termoelettriche a Porto Fianona. Lo ha sottolineato durante il question time dell’ultima seduta del Consiglio cittadino Mladen Bastijanić, consigliere dei Democratici, attivo nelle file dell’opposizione.

Rivolgendosi ad Alen Golja, direttore della “Vodovod Labin”, Bastijanić ha chiesto quale sia l’attuale status della fonte in parola, visto che in questo momento non è attivo nemmeno l’impianto Fianona 2, per il cui sistema viene utilizzata l’acqua della sorgente. La centrale Fianona 1, invece, è in disuso dal maggio 2017, quando un incendio aveva provocato diversi guasti. Secondo Bastijanić, la qualità dell’acqua potabile della fonte Bubić supera quella di tutte le altre maggiori fonti idriche nell’Albonese, per cui la ditta competente “Vodovod Labin” e il governo locale avrebbero dovuto impegnarsi di più per non perdere la concessione.
“Almeno per mantenere quel 54 p.c. della sorgente che poteva essere messo a disposizione degli abitanti fino al 2017, se non insistere che ci venisse dato in concessione pure il resto e offrire all’HEP un’altra fonte”, ha detto Bastijanić, dicendo che è colpa della comunità locale, ovvero della passività del mondo politico al potere e non della statale “Hrvatske vode” o dello Stato, se la sorgente non può più essere utilizzata per il sistema di rifornimento idrico destinato alla cittadinanza. Il consigliere lo ha sottolineato dopo aver avuto la risposta del direttore della “Vodovod Labin”, il quale si è soffermato su alcune azioni intraprese dal 2012 in poi dalla stessa municipalizzata. Secondo Golja, l’unico momento in cui la “Vodovod Labin” aveva la possibilità di utilizzare l’acqua potabile della stessa fonte per la cittadinanza è stato il periodo dall’inizio di agosto fino alla fine di dicembre del 2012.
“Dopodiché la ‘Vodovod’ ha chiesto il permesso di continuare a utilizzare la fonte. Tuttavia, il Ministero competente ha respinto la richiesta spiegando che l’Albonese ha a disposizione sufficienti quantità d’acqua potabile. Nel 2016 la ‘Vodovod’ ha avviato la procedura con cui ha chiesto il rilascio del permesso di locazione per la costruzione di un impianto nel luogo della stessa sorgente. Tuttavia, il Tribunale commerciale ha respinto la domanda perché la ditta non aveva la concessione. Abbiamo parlato più volte pure con la statale ‘Hrvatske vode’, che si è dimostrata, invece, favorevole all’HEP. Nonostante tutto, abbiamo un sistema di pompaggio installato per poter utilizzare la fonte Bubić se dovesse succedere una situazione d’emergenza in cui l’acqua dovrebbe essere utilizzata per il rifornimento idrico della cittadinanza”, ha detto Golja.
A suo avviso, la “Vodovod Labin” sarà pronta per chiedere la concessione nel 2033, per quando si annuncia la chiusura della centrale termoelettrica a carbone a Porto Fianona. “Inoltre, è in corso la procedura per l’introduzione nel sistema di rifornimento idrico della fonte di Sant’Antonio e ciò ci darà la possibilità di offrire all’HEP l’acqua di questa sorgente e richiedere la concessione per almeno una parte della fonte Bubić”, ha concluso Golja.

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