Čabraja: «Senza trofei sarebbe un insuccesso»

Il terzino del Rijeka parla della sconfitta con la Dinamo e guarda già alla finale di Coppa

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Čabraja: «Senza trofei sarebbe un insuccesso»
Marijan Čabraja ha avuto una stagione difficile, ma ora è pronto a dare una mano al Rijeka. Foto: Nel Pavletic/PIXSELL

“Vincere aiuta a vincere”, amava spesso ripetere Matjaž Kek, che nell’indimenticabile 2017 aveva portato il Rijeka alla storica accoppiata campionato-Coppa Croazia. Sette anni dopo l’occasione si è ripresentata, stavolta con Željko Sopić nel ruolo dell’allenatore dei (possibili) miracoli. Purtroppo, però, la storia non è destinata a ripetersi. Il testa a testa con la Dinamo è stato praticamente perso, resta comunque la finale di Coppa, ora nel format con la classica partita d’andata e di ritorno, come medicina per curare le ferite riportate in campionato. Prima però, oggi alle ore 17, ci sarà l’impegno della terzultima giornata della SuperSport HNL, guarda caso proprio a Varaždin dove il 31 maggio 2017 Mario Gavranović (doppietta) e Dario Župarić avevano firmato il 3-1 sulla Dinamo valso il quarto Sole di Rabuzin. Fare bottino pieno contro l’undici dello Zagorje aumenterebbe l’autostima dopo due KO di fila in vista della trasferta di mercoledì (ore 19 al Maksimir).

Marijan Čabraja non ha giocato molto questa stagione per una serie di problemi fisici, entrando in campo all’84’ contro la “sua” Dinamo, la squadra dove è cresciuto da giovane e nella quale aveva militato nel 2021. “Non abbiamo cosa rimproverarci. Onestamente fatico a ricordare quando qualcuno li ha messi sotto come il Rijeka giorni fa. Purtroppo non siamo stati ricompensati con i punti. Pazienza, andiamo avanti e rialziamo la testa in fretta. Adesso cerchiamo di fare risultato a Varaždin e poi andiamoci a prendere la Coppa Croazia per dimenticare quanto successo in campionato. Quanto è difficile trovare le motivazioni dopo una sconfitta così importante? Un po’ lo è, inutile far finta di niente. Però questa squadra ha dimostrato più volte carattere e la capacità di saper reagire nei momenti di difficoltà. Non serve piangere sul latte versato, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di chiudere la stagione con un trofeo”.
Sconfitta sì, ma anche conferma di poter lottare alla pari con gli zagabresi. Un fatto sicuramente non trascurabile in vista della finale di Coppa Croazia perché in una gara secca ci sta di poterla spuntare “per caso”, mentre in due ci vuole pur sempre una certa qualità. “Sì, è vero. In 90’ può succedere di tutto, in 180’ un po’ meno. Sarà sicuramente una doppia sfida equilibrata e interessante, nella quale dovremo dare il massimo e commettere quanti meno errori tecnici. Poi che vinca ovviamente il migliore”.
Prima però c’è il Varaždin: “Una squadra strana, che gioca un bel calcio ed è capace sia di sorprendere che di deludere. Se il Rijeka sarà ai suoi soliti livelli non ci sarà partita. Mi aspetto due squadre determinate a vincere”.
Finalista di Coppa e a lungo leader in campionato: a questo punto, chiudere la stagione senza trofei sarebbe un insuccesso? Čabraja non si nasconde: “In un certo senso, sì. D’altra parte, se a inizio stagione qualcuno mi avesse offerto il secondo posto e la finale di Coppa avrei firmato subito. Noi siamo orgogliosi di quanto raggiunto e il fatto che i tifosi ci applaudono indica che abbiamo fatto qualcosa di grande. Peccato per questo doppio scivolone con Lokomotiva e Dinamo. Forse abbiamo pagato anche l’inesperienza, ma la prossima stagione saremo più preparati”.
A livello personale non è stata certo un’annata indimenticabile. “Ho avuto tanti infortuni, in pratica sono stato fermo sei mesi. Aspetto la propria occasione, anche perché la concorrenza è forte. Se serve, sono pronto a dare una mano”.

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