Alla scoperta del sentiero delle cascate di Pinguente

Cittanova. Scampagnata della Comunità degli Italiani

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Alla scoperta del sentiero delle cascate di Pinguente
La comitiva ripresa vicino alle cascate. Foto: BARBARA ZANCOLA

La Comunità degli Italiani di Cittanova ha proposto un’esperienza unica ai suoi soci over 65. Una scampagnata lungo un percorso di circa 12 chilometri intitolata “Camminare fa bene, insieme fa meglio” che ha portato i 13 partecipanti, tra i quali Ida Matejčić, con 91 primavere alle spalle, accompagnati dalla guida esperta Lino Miani, lungo il sentiero delle sette cascate di Pinguente. Questo è uno dei periodi migliori per percorrere questo tratto lungo i numerosi affluenti del fiume Quieto, in quanto si possono sentire i suoni dell’acqua e ammirare lo scenario delle cascate rigogliose, che d’estate raramente appaiono così. Il percorso circolare, che inizia e finisce a Pinguente, vicino al bacino idrico dell’Istria, porta da Selsa fino a Glestonia attraverso Martinazzi (Kuhari) fino a Cottole (Kotli) ed è ideale sia per i principianti che per gli escursionisti più esperti che desiderano scoprire le bellezze di quest’area.

La maggior parte del percorso si snoda lungo il corso del fiume Quieto e le sette magnifiche cascate, mentre la prima sezione attraversa il percorso fitness, dove Lino Miani, fitness e personal trainer, ha proposto ai partecipanti di fare un pò d’esercizi. Difatti, l’obiettivo scampagnata era quello di promuovere uno stile di vita sano che prevede il movimento come pratica abituale finalizzata al benessere psicofisico e alla prevenzione delle malattie.
Oltre alla visita a questi fenomeni naturali, lungo il sentiero si trova pure il vecchio ponte di Napoleone, risalente all’inizio del XIX secolo. Infatti, il ponte di San Giuseppe, o Ponte francese, fu costruito durante il breve regno di Napoleone nell’Istria centrale. Raggiunta Cottole, il gruppo si è diretto alla volta di Colmo (Hum), cittadina medievale nota anche come la più piccola città del mondo. La leggenda racconta che sia sorta per caso in quanto i giganti, una volta costruite le cittadine circostanti sparpagliate nella valle del Quieto, decisero di sfruttare la poca pietra rimasta per costruire questa città in miniatura, che è cambiata pochissimo nel corso del tempo.
L’iniziativa, nella quale i partecipanti hanno ricevuto pure una maglietta, era gratuita ed è stata organizzata grazie al contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica Italiana, ai sensi della Legge 21 marzo 2001 (N.73 e successive estensioni e modificazioni) in applicazione delle Convenzioni stipulate tra il MAECI, l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste.

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