Primo passo verso un Adriatico più pulito

Nell’ambito del progetto MARLESS nell’insenatura di Gluvnina (Promontore) sono stati estratti 530 kg di rifuti

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Primo passo verso un Adriatico più pulito
La differenziazione dei rifiuti. Foto: www.irena-istra.hr

Monitorare, gestire, rimuovere, ma soprattutto prevenire i rifiuti in mare. È questo l’obiettivo di MARLESS (MARine Litter cross-border awarenESS and innovation actions), un progetto di cooperazione territoriale finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia che punta a migliorare la qualità delle condizioni ambientali dell’Adriatico attraverso l’uso di tecnologie e approcci sostenibili e innovativi. Ma non soltanto. Il progetto prevede infatti una serie di sessioni di raccolta dei rifiuti per individuarne l’origine, le tipologie, la provenienza e la quantità. La prima si è tenuta nel fine settimana nell’insenatura di Guvnina nello specchio di mare che circonda Promontore. Promossa dai partner istriani del progetto (l’Agenzia energetica IRENA, la Regione istriana, il Centro per lo studio del mare Ruđer Bošković e altri), l’iniziativa ha visto la partecipazione di 25 subacquei, ai quali si sono uniti 20 pescatori del posto e una decina di volontari. Nella pulizia dei fondali sono stati inoltre coinvolti diversi natanti d’appoggio, tra i quali figura anche l’imbarcazione Eco1 proprietà della “Dezinsekcija” di Fiume. Complessivamente, grazie all’iniziativa, i sub e i volontari hanno ripulito un’area di oltre 9mila metri quadrati. Dai fondali dell’insenatura di Guvnina gli addetti ai lavori hanno estratto oltre 530 chilogrammi di rifiuti. Maggiori dettagli sono stati forniti da Mirta Smodlaka, del Centro per lo studio del mare, la quale ha spiegato che dalle acque sono stati estratti ben 966 oggetti diversi. Il 53 per cento dei rifiuti è rappresentato dal vetro, mentre il 36 per cento dalla plastica. Dai fondali sono stati inoltre estratti diversi oggetti di metallo e gomma, pneumatici compresi. Tra gli oggetti in plastica rimossi i sub hanno trovato anche alcune maschere subacquee e ciabatte. Tra i rifiuti riportati a galla figurano anche molte corde e altri oggetti utilizzati dai proprietari di barche. Tutto il materiale estratto è stato censito e suddiviso per categoria. L’iniziativa di pulizia dell’insenatura di Guvnina è stata commentata dagli addetti ai lavori del Club subacqueo di Medolino, che hanno espresso soddisfazione per essere stati coinvolti nel progetto e per avere contribuito a ripulire parte dei fondali di Promontore.

”Abbiamo compiuto il primo passo verso un Adriatico più pulito”, hanno dichiarato i responsabili dell’Agenzia energetica regionale.

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