Albona. Sono in arrivo stazioni di ricarica ultrarapida

Quella nella piazza principale è ormai obsoleta. Si fa affidamento su fondi locali, nazionali ed europei

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Albona. Sono in arrivo stazioni di ricarica ultrarapida
La Riva a Porto Albona (Rabaz). Foto: TANJA ŠKOPAC

Nuove stazioni di ricarica per le automobili elettriche dovrebbero essere collocate a Porto Albona (Rabaz) e/o a Piedalbona. Lo ha confermato durante il question time della recente seduta del Consiglio cittadino di Albona il sindaco albonese Valter Glavičić (DDI) nel rispondere alle domande di Alenka Verbanac, consigliere della maggioranza (DDI-PIP).

Quest’ultima ha chiesto se la Città intende provvedere a nuove stazioni di questo tipo e allo spostamento di quella nella piazza principale della Cittavecchia, ormai obsoleta, per cui la ricarica dei veicoli dura troppo tempo. “La Città di Albona costruirà, e lo posso dire con certezza, una o più stazioni di ricarica. Pensiamo di collocarle a Porto Albona o a Piedalbona, oppure in entrambi i luoghi. La potenza delle stazioni sarà di almeno 100 kW, ovvero saranno ultrarapide e i veicoli potranno essere ricaricati in non più di 30 minuti. Siamo in attesa della pubblicazione del relativo bando di concorso da parte del Fondo per la tutela ambientale e l’efficienza energetica, al quale candideremo una delle stazioni pianificate. Una l’abbiamo già candidata al concorso del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia e, allo stesso tempo, collaboriamo alla realizzazione dell’iniziativa con la nostra municipalizzata ‘Labin 2000’ e con l’Agenzia regionale per l’energia IRENA. Ci muoviamo in più direzioni e crediamo che molto presto avremo dei risultati visibili”, ha detto Glavičić.
Lari Zahtila (DDI-PIP) ha chiesto se sarà realizzato il progetto d’installazione della stazione radio base di telefonia mobile da parte di un operatore telefonico sull’edificio abitativo all’indirizzo Marcilnica 15, a Marcinizza, sottolineando che gli abitanti di questa parte di Albona sono contrari a ciò. Il luogo sarebbe inadatto anche dal punto di vista del Piano ambientale della Regione istriana, conformemente al quale un ripetitore del genere non può essere collocato entro un giro di 400 metri dalla più vicina istituzione educativa, sanitaria o di un altro tipo. E la casa in parola si trova vicino a una scuola, a un asilo, ma anche al Centro diurno per anziani, operante nella stessa via.
Rispondendo alla domanda, Anamarija Lukšić, assessore cittadino all’Edilizia, ha detto che, come traspare dalla documentazione consegnata al suo ufficio per l’ottenimento dei permessi necessari, l’iniziativa non soddisfa nessuna delle condizioni previste dalla normativa in vigore. Inoltre, la struttura sulla quale si vorrebbe installare il ripetitore è parzialmente abusiva, ovvero in parte realizzata senza i necessari permessi, ed è in corso la procedura di condono edilizio. Visto che l’investimento non è conforme alla documentazione di pianificazione territoriale della Regione istriana e della Città di Albona, la richiesta per il rilascio di consensi necessari sarà respinta.
Alla domanda di Zahtila riguardo alla possibile collocazione dei defibrillatori automatici nei luoghi più frequentati, come in Riva, nella Cittavecchia o nell’area del mercato cittadino, ha risposto Robert Mohorović, assessore cittadino all’Economia e ai progetti europei, secondo il quale tra i progetti di un valore di un milione di euro candidati di recente ai fondi europei c’è anche quello intitolato “CICERO”, un’abbreviazione derivante dal nome completo dell’iniziativa, “Croatia-Italy Civil Protection Collaboration”, incentrata sulla prevenzione degli incendi boschivi, sull’organizzazione delle esercitazioni di salvataggio e sulle educazioni per la cittadinanza e le associazioni del campo della protezione civile. Nell’ambito delle attività pianificate si intende acquistare, a seconda dei mezzi che saranno messi a disposizione della Città, due defibrillatori che saranno collocati in alcuni dei luoghi menzionati da Zahtila.

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