Albona. L’ex farmacia aggiudicata all’ambiziosa «Aksijal»

L’immobile è stato venduto per 801mila kune

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Albona. L’ex farmacia aggiudicata all’ambiziosa «Aksijal»

È ufficiale: la ditta zagabrese “Aksijal” è la nuova proprietaria dell’edificio dell’ex farmacia in via Aldo Negri, lungo la salita che conduce alla Cittavecchia di Albona. La delibera sulla nomina del miglior offerente del sesto bando di concorso indetto per la vendita dell’immobile è stata approvata ieri, all’ultima seduta del Consiglio cittadino nel mandato iniziato nel 2017. Quello riguardante la struttura menzionata è stato soltanto uno dei punti all’ordine del giorno ed è stato approvato all’unanimità, ma non senza domande aggiuntive di alcuni dei consiglieri dell’opposizione.

 

“Con l’approvazione di questa delibera potrà iniziare la procedura nell’ambito della quale sarà, credo, realizzata una ricostruzione di qualità. Buona fortuna all’investitore”, ha detto Anamarija Lukšić, assessore cittadino all’Assetto territoriale, nell’invitare i consiglieri a votare la delibera sulla selezione del miglior offerente. Si è concluso così un processo durato quasi quattro anni, nel corso dei quali la Città ha tentato di vendere l’edificio, che versa in pessime condizioni, ben cinque volte prima della pubblicazione dell’ultimo bando di concorso, con il quale l’immobile è stato offerto in vendita a un prezzo iniziale di 690mila kune, molto più basso rispetto al primo bando dell’ottobre 2017, quando il valore dell’edificio era fissato a 2,65 milioni di kune. Alla fine l’edificio è stato aggiudicato a un prezzo di 801mila kune, ossia 61mila kune di meno rispetto al prezzo iniziale del quinto bando di concorso pubblicato nel settembre 2020. Al sesto concorso è pervenuta pure una seconda offerta, quella della ditta “Pacem” di Arsia, la quale era disposta ad acquistare l’immobile per 696.969,69 kune.

Anamarija Lukšić

“Finalmente abbiamo un investitore interessato a ricostruire l’edificio”, è intervenuta l’indipendente Nevina Miškulin, prima di chiedere che cosa la Città, come ormai ex proprietaria della struttura, intenda fare con i mobili dell’ex farmacia, che operava nello stesso edificio fino a qualche decennio fa e la cui attrezzatura non era oggetto del bando di concorso. Valdi Gobo (SDP) ha chiesto se l’investitore potrà ampliare la struttura dal momento che quest’ultima fa parte, assieme al centro storico di Albona, della zona inserita nella lista dei beni culturali protetti. Nel rispondere, la Lukšić ha detto che i mobili, come già concordato con il Museo popolare di Albona, dovrebbero entrare a far parte dell’inventario della stessa istituzione culturale. Per quanto riguarda i possibili ampliamenti, l’assessore all’Assetto territoriale della Città ha detto che simili interventi sono possibili. Sono ammissibili delle “aggiunte” a fianco dell’edificio, in particolare nell’area in cui fino a pochi anni fa c’erano dei garage. Tuttavia, l’edificio non potrà“crescere” verticalmente.

L’ultima seduta del Consiglio cittadino in questo mandato

Uso turistico o abitativo?
Dopo il voto favorevole dei consiglieri è arrivato un comunicato stampa dell’investitore. “Da oggi iniziamo a lavorare al piano operativo del progetto dell’edificio dell’ex farmacia, che sarà realizzato in più fasi”, si legge nel comunicato, in cui l’investitore dice che il luogo in cui si trova l’edificio “offre molti spunti di riflessione riguardo al futuro uso dell’area, soprattutto dal punto di vista storico-culturale”. “Vogliamo sviluppare il progetto in armonia con i desideri della comunità locale. Abbiamo iniziato a collaborare con i consulenti alla realizzazione degli studi di fattibilità per diverse opzioni, dal momento che l’edificio può essere adibito a uso abitativo, commerciale, turistico o a una combinazione di questi”, dice la ditta “Aksijal”. Per quanto riguarda l’uso turistico, l’investitore vorrebbe sviluppare un progetto contemporaneo incentrato su un’esperienza turistica di lusso del tutto personalizzata, il linea con gli standard mondiali. Quando si tratta dell’uso abitativo, l’obiettivo sarebbe sviluppare delle unità “bespoke”, su misura, per “i clienti alla ricerca di un pezzo di paradiso in questa parte del Mediterraneo”. “Siamo convinti che in collaborazione con il nostro team riusciremo a fare un progetto che diventerà uno dei simboli di Albona. L’iniziativa è esigente, però con il sostegno della comunità locale possiamo fare molto, anche perché abbiamo già partecipato alla realizzazione di una serie di progetti simili”, dice la ditta, la quale quest’estate intende svolgere una consultazione pubblica e chiedere ai cittadini di Albona come vedano il futuro e lo sviluppo ideale di quest’immobile.

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