Si è tenuto ieri il tradizionale incontro di fine anno tra i rappresentanti della Regione litoraneo-montana e la Capitaneria di porto. I rappresentanti della Regione, guidati dal vicepresidente Vojko Braut, hanno fatto visita alla sede, dove ad accoglierli è stato il capitano Darko Glažar. All’incontro hanno partecipato anche Izabela Linčić Mužić, a capo del Dipartimento amministrativo per gli affari marittimi, i trasporti e le comunicazioni della Regione e il segretario del Centro operativo regionale (ŽOC), Zdravko Lisac.
Darko Glažar, che è anche membro dello ŽOC, ha voluto sottolineare l’ottima e longeva collaborazione con la Regione. “La cosa che forse colpisce di più è il Centro operativo. Mentre il pianterreno è stato una donazione degli Stati Uniti in collaborazione con il Ministero del Mare, del Traffico e delle Infrastrutture, l’arredamento è stato un dono della Regione”.
In riferimento all’anno che sta per concludersi, Glažar ha dichiarato che sono state procurate due imbarcazioni veloci, il 25 luglio ad Arbe e il 20 settembre a Lussino. Queste due unità hanno già eseguito 10 azioni e messo in salvo 11 persone. “È stata una stagione tesa, ma fortunatamente è finito tutto nel migliore dei modi, nessuno ha subito ferite gravi e non ci sono stati inquinamenti del mare”. Le Capitanerie di porto nazionali hanno ispezionato 252 navi in tutto, e di queste 104 sono state eseguite dalla divisione fiumana, il che rappresenta il 41 per cento delle ispezioni complessive. Si tratta di un aumento rispetto all’anno precedente, quando la percentuale era del 36 p.c.
Durante la tradizionale festa di San Nicolò organizzata dal Ministero del Mare, del Traffico e delle Infrastrutture, è stato consegnato l’annuale premio per la ricerca e il salvataggio. A vincerlo è stata la filiale di Arbe. Nella circostanza che le ha fatto ottenere il premio, “il tempo era estremamente sfavorevole, con bora tempestosa”.
Premi
Nel mettere in salvo la donna coinvolta nell’incidente, “hanno partecipato 3 Regioni: quella litoraneo montana, quella della Lika e di Segna e quella di Zara”. In conclusione, Glažar ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato a questa pericolosa azione di salvataggio.
Il vicepresidente Braut si è congratulato per il premio ottenuto dalla Capitaneria di porto di Arbe e ha ribadito la collaborazione longeva e di successo con tutte le filiali della Capitaneria. “Come è noto, la Regione litoraneo-montana è il fondatore di 8 capitanerie di porto, le quali coprono tutta la costa e le isole. Ogni capitaneria ha una o più filiali, con le quali la Regione collabora giornalmente per mantenere la sicurezza sul mare”. Questa collaborazione di successo riesce a mantenersi anche tramite lo ŽOC, ha aggiunto Braut. “Di solito il Centro viene menzionato soltanto in contesti negativi, ovvero quando avvengono disastri ambientali. Tutte queste situazioni problematiche sono state, però, risolte con successo”. Braut ha fatto gli auguri di fine anno auspicando non ci siano situazioni in cui bisognerà reagire. In conclusione, Glažar ha menzionato che nel 2024 verranno celebrati due importanti anniversari ovvero i 25 anni di attività del Centro operativo e i 250 anni di vita della Capitaneria di porto.
Nel prosieguo della mattinata, la delegazione regionale ha visitato la stazione della Polizia marittima di Fiume e il Settore per i valichi di confine della Questura litoraneo-montana. All’incontro ha partecipato il capo della stazione Neven Abramović, il quale ha accolto la delegazione. Abramović ha ringraziato la Regione per questo ormai consueto incontro e ha notato che “non è una visita del tutto tradizionale poiché ci troviamo per la prima volta in questi spazi”. Braut ha dichiarato che “per anni era tradizione incontrarsi ai valichi di confine di Rupa e Pasjak, ma ora questi in effetti non ci sono più”. In seguito ha espresso i propri auguri per le festività di fine anno. A detta di Abramović, l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle è stato molto soddisfacente dal punto di vista della sicurezza sul mare e sulla costa. “Non ci sono stati feriti gravi o morti. Speriamo che questo trend si mantenga anche nel 2024, a cui ci apprestiamo a dare il benvenuto”.
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