Marko Filipović. «Ci attendono importanti sfide anche nel 2024»

A Palazzo municipale consueto incontro di fine anno con i media. Il sindaco Marko Filipović soddisfatto per come si presenta la città oggi: un grande cantiere a cielo aperto

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Marko Filipović. «Ci attendono importanti sfide anche nel 2024»
Goran Palčevski, Marko Filipović e Sandra Krpan. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

A pochi giorni dall’approvazione del Bilancio di previsione per il 2024, una vittoria tutt’altro che scontata per il sindaco Marko Filipović, è tempo di fare bilanci, in senso generale. Ieri lo ha fatto rivolgendosi ai media, per l’ultima volta nell’anno solare.

Ci è sembrato compiaciuto nell’elencare i grandi progetti, per certi versi epocali, che al momento viviamo come dei fastidi quotidiani. Ha annunciato l’inaugurazione della Biblioteca civica, in programma domani, per proseguire con l’inizio ufficiale delle operazioni in Žabica dove sorgerà la nuova autostazione con 14 stalli, 800 posti parcheggio e 8.000 metri quadrati per attività commerciali. Con la realizzazione di questo progetto ne vedremo realizzato, verso la metà del 2025, un altro, cioè la strada che collegherà Žabica al complesso Metropolis, per allacciarsi alla statale D403, che il sindaco ha battezzato “Mediterranea”. Dopo un percorso di 3 chilometri, viadotti, sottopasso e galleria, sbocca a Valscurigne dove verranno costruite due nuove rotatorie per far conciliare il traffico pesante con quello cittadino in un rione già di per sé intasato. “L’autostazione con il parcheggio consentirà di eliminare le auto da Riva passeggeri”, ha aggiunto il sindaco nella sua carrellata che non ripercorreremo integralmente. Tra i grandi cantieri ci sarà nel 2024 quello in Porto Baross dove sorgerà il marina dell’“ACI-Gitone”, mentre in Molo Zagabria viene realizzato il terminal container. Entrambi dovrebbero venire aperti tra un anno e mezzo circa.
I vicesindaci Sandra Krpan e Goran Palčevski hanno completato la lunga relazione del sindaco con gli obiettivi raggiunti nel 2023. Krpan ha sottolineato la situazione negli asili, che in due anni è migliorata notevolmente, mentre Palčevski, oltre all’estensione dei diritti nell’ambito del programma sociale, ha sottolineato l’introduzione dell’educazione sanitaria nelle scuole, dopo che Fiume è stata la prima anche nel proporre l’educazione civica, esportata poi in molte altre città croate.
“Tra le cose che mi preoccupano, c’è il fatto che nel corso dell’anno in Croazia sono stati rilasciati oltre 180mila permessi di lavoro per stranieri. Il 10 per cento della popolazione in età lavorativa, attiva, è rappresentata da lavoratori stranieri. Sarà una grande sfida nel momento in cui occorrerà provvedere all’integrazione di quanti decideranno di rimanere qui. Sarà una questione di insegnamento della lingua, di posti negli asili, una realtà che si dovrà affrontare a tutti i livelli”, ha commentato il sindaco che ha concluso il suo intervento scusandosi con i cittadini per tutti i disagi provocati dai numerosi cantieri aperti in ogni angolo della città: “Si tratta di opere per la nostra e per le prossime generazioni e come tali dobbiamo saperle accettare. Anch’io mi rendo conto che certe cose si possono fare più velocemente, ma anche del fatto che le imprese edili risentono della carenza di manodopera sul mercato del lavoro”.

La nave «Galeb» a giugno
Uno dei temi più discussi, ormai oggetto di sfottò da parte dei detrattori del sindaco, è quello della nava “Galeb”. La sua trasformazione da relitto, o quasi, a nave museo ha seguito un percorso molto più lungo e costoso del previsto. L’idea era quella di esporla per Fiume Capitale europea della Cultura 2020. Abbiamo chiesto, semplicemente, a che punto siamo? “Nel cantiere di Kraljevica i lavori stanno volgendo al termine e tra breve torneremo a bandire la gara per l’assegnazione degli spazi adibiti ad attività commerciali. Al primo concorso, come sappiamo, nonostante le lettere d’intenti ricevute in precedenza, non si era fatto vivo nessuno. Dei 4.500 metri quadrati, circa 1.000 sono riservati per queste attività. Ci auguriamo un esito migliore alla seconda tornata. Quando verranno ultimati i lavori, entro la metà del 2024, la nave verrà ormeggiata in Molo longo e diventerà un polo d’interesse per i turisti e per i fiumani. Nel frattempo avvieremo il concorso per l’allestimento della parte espositiva. Purtroppo, il restauro si è dilungato, ma alla fine, ne sono certo, capiremo che ne è valsa la pena”.

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