Università di Fiume: una nuova generazione di studenti di Italianistica

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Università di Fiume: una nuova generazione  di studenti di Italianistica
Gli studenti del corso di laurea triennale. Foto Goran Žiković

Il nuovo anno accademico 2023/24 all’Università di Fiume è iniziato oggi, lunedì 2 ottobre, e gli studenti hanno ripreso ad affollare le aule e i corridoi delle facoltà. Tra i numerosi studenti rientrati dalle vacanze, ci sono quelli che in questi giorni incontrano per la prima volta il mondo dello studio universitario. I ragazzi che l’anno scorso frequentavano la quarta classe della scuola media superiore e che ora sono matricole dei rispettivi corsi di studio, hanno avuto modo di incontrare non solo i docenti e il personale universitario, ma anche i loro compagni.

A dare il benvenuto a una trentina di matricole del corso triennale di Italianistica è stata la capodipartimento Corinna Gerbaz-Giuliano, la quale li ha da subito introdotti all’uso della lingua italiana, rivolgendosi a loro in italiano, ma invitandoli a chiedere chiarimenti se non avessero capito qualcosa.
Gerbaz-Giuliano ha ripercorso brevemente la storia della Facoltà di Lettere e Filosofia e delle sue sedi, ma anche la storia del Dipartimento di Italianistica, istituito il 6 ottobre 2011. Ha parlato alle matricole dei servizi e delle strutture della Facoltà di Lettere e Filosofia, ne ha esposto brevemente l’ordinamento e la presidenza, le ha informate degli orari della biblioteca, soffermandosi poi sul Dipartimento di Italianistica per presentare tutti i docenti e i collaboratori sia interni che esterni.

Tutti gli studenti e i docenti. Foto Goran Žikovič

Dodici anni di successi

“L’istituzione del nostro Dipartimento è stata piuttosto difficile, ma molto importante – ha spiegato la capodipartimento –. In questi dodici anni di lavoro posso dire che abbiamo raggiunto tanti successi e che siamo cresciuti in ogni senso. Gli studenti hanno a disposizione moltissimi corsi, alcuni dei quali sono obbligatori, altri facoltativi. La parte che sicuramente viene apprezzata di più sono le gite e sono lieta di annunciare che abbiamo ottenuto dei finanziamenti e che finalmente, dopo anni di pausa, potremo visitare nuovamente l’Italia insieme”.
Dopo le presentazioni da parte dei docenti, a dire due parole di sé sono stati gli studenti, i quali hanno rivelato se e quanto hanno studiato l’italiano. Anche se qualche matricola non ha mai intrapreso lo studio della lingua, la maggior parte dei ragazzi ha almeno un’infarinatura.

La professoressa Maja Đurđulov si è rivolta loro per parlare dei corsi di sostegno per gli studenti che non sanno l’italiano e ha spiegato loro come scegliere corsi facoltativi di studio della lingua, accanto a quelli già presenti nel piano di studi, in modo da aver modo di esercitare l’italiano e conversare in italiano. Le docenti hanno annunciato alle matricole che nel corso della laurea triennale sarà necessario impegnarsi pure nel lavoro individuale, nelle letture e nell’esercizio del parlato, ma hanno anche spiegato che se qualcuno dovesse avere difficoltà ci sono sempre i tutor, la lettrice (una figura finanziata dal Ministero degli Affari Esteri italiano) e i docenti. Volendo si possono seguire pure i corsi di italiano “Comunis”, pensati per gli altri programmi di laurea.
In conclusione dell’incontro ai ragazzi sono state distribuite le coordinate per l’e-mail comune nonché un numero della rivista culturale “La Battana”, pubblicata dalla nostra Casa editrice EDIT. Gerbaz-Giuliano ha detto loro che questo è forse il primo contatto con la lingua italiana scritta e che è utile avere un testo in italiano anche per le esercitazioni di lingua. Il saluto di commiato è stato “Buon inizio”.

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