Una «Rotonda» di bravura, risate e buonumore

Sul palco i Gruppi filodrammatici delle CI di Dignano e Gallesano

0
Una «Rotonda» di bravura, risate e buonumore
Gli interpreti senza più trucco e parrucco sul palcoscenico per gli applausi finali. Foto: CARLA ROTTA

Un appuntamento che prometteva divertimento, svago, risate… e così è stato. Il Gruppo filodrammatico della Comunità degli Italiani di Dignano (adulti e giovani) ha portato bravura e disinvoltura nella popolare “Rotonda” e per raddoppiare ha avuto il generoso contributo della Filodrammatica della CI “Armando Capolicchio” di Gallesano. L’adesione di pubblico è stata, com’era da aspettarsi, molto buona. Anche se la giornata qualche grattacapo l’avrà certamente dato. Infatti, la pioggia battente di venerdì aveva messo qualche punto di domanda sul palcoscenico: all’aperto o a Palazzo Bradamante? Si è optato per l’aperto della “Rotonda”, con spazi più ampi e certo più singolare. Bene: risolta la questione logistica, non resta che il teatro in sé.
Si è riso con Rina e Pina, due anziane signore che cercano in tutti i modi di tenere il passo con i tempi, anche se questi (i tempi, intendiamo) sembrano avere gambe più buone e veloci. Rina più reale, Pina meno restia ad arrendersi all’evidenza degli anni, che perdono il confronto con la modernità. Ecco che il tablet serve per navigare davvero, posato su acque basse, che il medico per gli occhi (l’oculista, insomma) si chiama “ociologo” e si prende cura di chi è “presbiteriano” di un occhio. Risate e applausi, naturalmente. Poi hanno dato bella prova di spigliatezza i giovani, con una filastrocca senza fine (come quella del frate che perde la ciabatta), con un’improbabile radiocronaca di un incontro di calcio che diventa una radio-gossip, la storia della volpe e della cicogna (la sapete, no, fa faccenda del pranzo offerto in contenitori proibitivi per il becco della cicogna e per il muso della volpe?), la barzelletta del coniglio (pusillanime per derivazione) che si beve la Coca cola leggendo i fumetti e promette una sonora lezione al leone, semmai dovesse avere l’imprudenza di farsi vedere.
Poi, il gruppo gallesanese ci ha riportato alla non propriamente felice situazione della pandemia, riuscendo a farci ridere anche trattando di Covid. Naturalmente, grazie a fraintendimenti e giochi di parole. E in chiusura di nuovo la Filodrammatica di casa, per una gag in istroromanzo: la storia di una donna decisamente stanca e stufa di accudire il marito, il fratello, badare alla casa, sopportare la vicina, prendersi a carico i lavori in chiesa… La valigia pronta per piantare tutto e tutti e andarsene in Australia dallo zio e il colpo di scena: lo zio è passato a miglior vita e lascia tutto a questa sua nipote tuttofare. Che decisamente passa a miglior vita a sua volta. Ma senza rimetterci le penne. Bravi tutti. Si è complimentato il presidente della CI dignanese, Maurizio Piccinelli, con fiori e omaggi. Aspettiamo il prossimo appuntamento.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display