Momiano. Nel Regno del Moscato, laboratorio di vinorella

Il maltempo fa slittare a data da definire gli eventi all’aperto. I lavori del workshop in mostra per San Martino

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Momiano. Nel Regno del Moscato, laboratorio di vinorella
I partecipanti al laboratorio. Foto: ERIKA BARNABA

Anche se il maltempo ha fatto slittare lo svolgimento degli eventi previsti all’aperto della manifestazione “Il Moscato di Momiano, arte e musica – Nel regno del Moscato”, nella Casa dei castelli di Momiano ha avuto luogo nel fine settimana il laboratorio di pittura con la tecnica della vinorella, che prevede l’utilizzo del vino rosso come colore, con degustazione del Moscato momianese. Utilizzare il vino al posto dei colori tradizionali rappresenta una particolare tecnica di pittura, che sta interessando sempre più artisti, attirando l’attenzione di critici sia a livello nazionale che internazionale. Questa volta, quindi, è stato offerto un calice di vino non da sorseggiare, bensì per intingere il pennello e dare sfogo alla creatività artistica.

Organizzato dall’Università popolare aperta di Buie, a condurlo è stata la nota artista locale Slavica Oplanić, che ha spiegato come il vino, una volta fissato sulla base, invecchiando cambi tonalità, esattamente come avviene nelle bottiglie e nelle botti, passando dal rosso porpora al rosso ambrato, senza dare mai una certezza di come un’opera apparirà dopo alcuni mesi, quando il processo si arresterà. Difatti, la caratteristica più bella di questa enoarte è proprio la sua imprevedibilità, in quanto i dipinti con il vino attraversano varie fasi di maturazione: le opere invecchiano insieme al vino, il quale muta le proprie caratteristiche, riproducendo in parallelo la sua evoluzione.
Sono stati una decina i partecipanti, che inizialmente sono stati introdotti con una parte teorica in questa tecnica particolare e un approfondimento sulle varie gradazioni di colore che si possono ricavare e su come il vino si comporti sulla carta. In seguito, ogni partecipante ha iniziato a sperimentare la tecnica e ad apprendere come creare varie sfumature. Durante la creazione dei dipinti fatti con il Refosco, non è mancata una degustazione del famoso Moscato momianese che vanta il marchio europeo DOP.
A presenziare è stata pure la direttrice dell’Upa, Tanja Šuflaj. “L’idea è far diventare questi appuntamenti creativi e di degustazione dedicati ai ‘sommelier del colore’ tradizionali, con alla guida artiste pluripremiate come la Oplanić, membro di lunga data della sezione artistica della CI di Cittanova, dell’Associazione artistica LUP di Parenzo, nonché fondatrice e direttrice dell’Associazione artistica ‘Atelier Agata’ di Cittanova. Il numero di partecipanti a questo tipo di laboratori è limitato e visto il grande interesse è già stata fissata la data del prossimo, che avrà luogo il 18 agosto, sempre nella Casa dei castelli di Momiano.
Per la sagra locale in occasione di San Martino, che si festeggia nei giorni attorno all’11 novembre, è prevista l’inaugurazione di una mostra con i lavori di tutti i partecipanti. In quell’occasione le gradazioni di vino sui dipinti avranno già concluso il processo di cambiamento ed esprimeranno tutta la loro creatività”, ha rilevato la Šuflaj a laboratorio concluso. Una serata, dunque, dove il vino, assumendo una nuova dimensione, si è fatto pittura, diventando strumento d’espressione artistica.

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