Strada D403, un’opera complessa e… rumorosa

A buon punto la costruzione della statale verso Molo Zagabria

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Strada D403, un’opera complessa e… rumorosa

“È comprensibile che vi siano delle lamentele. Lavori di costruzione di questa portata, all’interno del tessuto urbano, causano inevitabilmente dei disagi. In primo luogo c’è il rumore prodotto dalle macchine edili all’esterno e delle mine nel sottosuolo. Nell’ambito delle nostre possibilità, cerchiamo di limitare il baccano, facendo brillare le mine in fasce orarie in cui vengono avvertite con meno intensità le esplosioni”. Martin Abramović, responsabile dell’azienda Hrvatske ceste e dell’intero cantiere della D403, spiega così l’attuale stato delle cose circa la costruzione di quella che è stata definita la strada più costosa in Croazia. Un intervento che, a causa dell’annunciato uso del metodo “drill & blust” nello scavo della galleria di Podmurvice, sta provocando inevitabilmente dei disagi in termini acustici agli abitanti della zona interessata. La statale che collegherà il Deep Sea Container Terminal in Molo Zagabria e l’autostrada, l’A7 all’altezza del nodo di Valscurigne, misurerà soltanto 3 chilometri, ma la sua realizzazione è particolarmente complessa. È una strada che praticamente non toccherà terra, con viadotto, sottopasso, cavalcavia e galleria, che ne fanno, come già detto, uno dei percorsi stradali più costosi nel Paese. Anzi, è la strada che per chilometro costa più del costruendo ponte di Pelješac (Sabbioncello), ormai in dirittura d’arrivo. Soltanto per fare un esempio, un chilometro di ponte costerà circa 100 milioni di kune, un chilometro di D403 circa 150 milioni. Le due opere infrastrutturali hanno in comune il fatto di essere finanziate in buona parte dai fondi dell’Unione europea.

La galleria Podmurvice. Sul lato settentrionale a Valscurigne sono stati scavati finora 130 metri

Un progetto in attesa da 18 anni

Il progetto della statale 403 ha dovuto attendere 18 anni prima di venire approvato in un momento storico che ha visto allinearsi le stelle, grazie ai finanziamenti europei e alla conseguente istituzione di un rapporto di collaborazione tra le strutture al potere a livello cittadino e nazionale, guidate da forze politiche contrapposte. Il 2020 è stato l’anno in cui sono stati siglati tutti gli accordi, firmati i contratti, per dare poi il via ai lavori, che oggi procedono spediti. “Effettivamente, nonostante la complessità di quest’opera e gli ostacoli che si possono incontrare quando si scava praticamente in centro città, la dinamica è soddisfacente. Si è iniziato con la posa dei piloni per il viadotto in Mlaka per superare via Milutin Barač ed è tutto pronto per affrontare l’operazione al sottopasso in zona Pioppi dove la D403 passerà sotto la ferrovia. Il segmento più impegnativo e più fastidioso per molti concittadini è quello della galleria, 1.263 metri tra l’entrata in prossimità di via Zvonimir e quella di Valscurigne, passando sotto il rione di Podmurvice. In linea d’aria, i due punti sono meno distanti, ma il dislivello è tale che tracciando una linea retta vi sarebbe stata un’inclinazione eccessiva per il traffico, soprattutto quello pesante.

Nei giorni scorsi, con l’impiego dei martelli pneumatici demolitori e l’uso quotidiano di mine, si è giunti a 466 metri, 130 sul lato settentrionale a Valscurigne e 336 su quello meridionale. Siamo a più di un terzo. “Tra un anno, se tutto andrà bene, festeggeremo l’abbattimento dell’ultimo muro. Con i martelli demolitori si riesce a scavare 2 metri al giorno, utilizzando le mine, con una serie di cariche, arriviamo a 1,5-2 metri con un botto. Per il resto, incontriamo diversi ostacoli anche fuori dalla galleria, dove scopriamo varie installazioni sotterranee impreviste di cui non si sapeva l’esistenza. Sono le sorprese che capitano quando si scava in città”, conclude Abramović.

Lavori d’ampliamento della carreggiata in via Rikard Benčić, in funzione della futura rotatoria

Con le immagini scattate dall’alto, utilizzando il drone, ci facciamo un’idea della portata della D403, che andrà ben oltre gli interessi del concessionario del terminal container in Molo Zagabria. All’ingresso della galleria a sud, sotto via Zvonimir, si distingue bene l’area della futura rotatoria, che distribuirà il traffico da e verso il centro, da e verso Valscurigne. Si accorceranno i tempi e si alleggerirà il traffico, per esempio, in via Osijek, lì dove oggi i residenti subiscono maggiormente il baccano proveniente dal cantiere della D403.

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