Stile di vita particolare da vivere con prudenza

A Grobnico campagna educativo-preventiva «Con la moto per la vita»

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Stile di vita particolare da vivere con prudenza
Grande interesse per l’ormai tradizionale evento. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Ha avuto luogo ieri pomeriggio sul circuito di Grobnico l’ormai tradizionale campagna educativo-preventiva “Con la moto per la vita”, volta a diffondere la cultura stradale soprattutto tra i conducenti di motocicli di grossa cilindrata. Anche questa volta l’evento è stato organizzato congiuntamente dal Consiglio regionale per la sicurezza nel traffico stradale, in collaborazione con la Questura litoraneo-montana, la sezione fiumana dell’Autoclub e il Centro clinico-ospedaliero di Fiume. Come di consueto, l’interesse è stato notevole e vi hanno preso parte centauri provetti, ma anche giovani ragazzi e ragazze desiderosi di fare una veloce ripetizione di quelle che sono le regole del traffico stradale, ma anche per potere svolgere la parte pratica lanciandosi sulla pista dell’autodromo, cosa che probabilmente non avrebbero occasione di fare altrimenti.

La parte teorica ha visto come relatori l’istruttore di guida Krešimir Erdec, Hrvoje Baričević, presidente del Consiglio regionale per la sicurezza nel traffico stradale, l’agente Manja Kosanović della Polstrada e il chirurgo del CCO di Fiume, Darko Ledić. Subito dopo la parte teorica, i partecipanti si sono avviati al poligono prima di scendere in pista.

Hrvoje Baričević.
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Una categoria a rischio
“Nel 2004, ossia ben 20 anni fa, abbiamo dato il via a quest’azione preventiva, visto che la statistica riguardante i decessi in strada era molto alta. Infatti, nella nostra Regione in quell’anno persero la vita 42 persone, di cui 15 erano centauri. Questi ultimi sono una categoria molto a rischio e quindi abbiamo deciso allora di dedicare loro maggior attenzione. L’idea del nome dell’azione è giunta da un titolo di cronaca nera dove stava scritto ‘Con la moto verso la morte’. Noi abbiamo deciso di fare in modo che con la moto si viaggi per la vita. Anche lo scorso anno è stato tragico per i motociclisti: ben 11 vite perse su 28 in totale. Purtroppo, la maggior parte di queste persone ha perso la vita per un proprio errore. Per questo motivo, la loro sicurezza, sia attiva che passiva, è molto importante e richiede un grosso impegno da parte di tutti. Durante la parte teorica abbiamo avuto modo di sentire tantissime cose nuove e interessanti in particolar modo durante la relazione offerta dal chirurgo Ledić, pure lui motociclista. Le statistiche parlano chiaro: tra tutti i partecipanti nel traffico stradale, quelli che sono più a rischio e registrano più decessi sono proprio i centauri. Guidare una moto porta anche tanta adrenalina e per la maggior parte di loro non è solo un mezzo di trasporto o un hobby, ma uno stile di vita vero e proprio”, ha detto Hrvoje Baričević.

Dopo la teoria c’è stata la parte pratica in pista.
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La Regione è attiva
Presente all’evento anche la capodipartimento regionale per il demanio marittimo, il traffico e i collegamenti, Izabela Linčić Mužić, che ha dichiarato che la Regione organizza nel corso dell’anno parecchie azioni preventive allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza nel traffico. “Una di queste riguarda per l’appunto i motociclisti, dato che il 30% di tutte le categorie coinvolte negli incidenti riguarda proprio loro. Incontri del genere, dove vengono unite la parte teorica e quella pratica, sono sicuramente molto interessanti ed educativi. Ringrazio tutti i relatori che hanno aderito alla campagna, ma anche tutti i partecipanti che si sono presentati, con l’auspicio che l’anno prossimo il numero degli stessi sia ancora maggiore, in particolar modo per quanto riguarda i giovani che hanno appena ottenuto la patente”, ha concluso Linčić Mužić.

Alcuni dei partecipanti.
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