Sta crescendo la Casa per adulti di Torretta

A colloquio con Martina Baiocco, direttrice dell’istituto

0
Sta crescendo la Casa per adulti di Torretta
La Casa per adulti di Torretta. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Grande investimento per la Casa per adulti di Torretta. L’istituzione ha da qualche mese terminato i lavori di ampliamento delle proprie strutture con la costruzione di un nuovo edificio antistante alla struttura principale, sorto sul lotto su cui in passato operava l’ex circolo di bocce “Turnić”. Il nuovo edificio comprenderà una serie di vani abilitati alle attività terapeutiche e permetterà di aumentare il numero di cure a disposizione dei fruitori.

Ne abbiamo parlato con la direttrice Martina Baiocco, con la quale ci siamo intrattenuti sui grandi investimenti fatti negli ultimi anni e che hanno reso l’edificio principale, oltreché le strutture ausiliarie, un luogo in grado di offrire buone condizioni di lavoro e di soggiorno. L’iniziativa è diventata possibile dopo che l’Arcidiocesi di Fiume ha ceduto parte dell’edificio all’istituto, regolando il diritto di proprietà e permettendo la candidatura ai Concorsi dell’Ue.
La nuova struttura è uno spazio multifunzionale che può essere ridistribuito all’interno per varie attività. In aggiunta troviamo una piccola rimessa, un bar e una camera anecoica nella quale si possono fare trasmissioni radio. “Il vecchio campo di bocce e la platea sono stati mantenuti, il che tornerà utile per le nostre attività e, volendo, si potrà comunque giocare a bocce”.
Il progetto finanziato dai fondi europei è stato concluso. A prima vista potrebbe sembrare che l’opera non sia stata completata dato che l’entrata e il cortile, visibili ai passanti che percorrono la scalinata da via Antun Kosić Riko a via Giuseppe Carabino, sono rimasti immutati, e necessitano di lavori di manutenzione o di ristrutturazione. Secondo la direttrice Baiocco, questi elementi esterni rientreranno nel ciclo di lavori di rifacimento della facciata dell’edificio principale. La priorità è stata riparare il tetto e ora verrà richiesto al fondatore, il Ministero della Sanità, di definire gli estremi per i prossimi finanziamenti. Rinnovando la facciata, sarà possibile aumentare l’efficienza energetica dell’edificio, con tutti i vantaggi che ne derivano.

Un lavoro gratificante
“Ci siamo candidati a tre grandi concorsi europei per ottenere i finanziamenti. Due progetti erano rivolti al Fondo sociale europeo, con i quali abbiamo potuto assumere personale aggiuntivo, fare corsi di aggiornamento professionale e organizzare una serie di attività di vario tipo”, ha spiegato Baiocco. Il terzo concorso è stato quello relativo al Fondo europeo per lo sviluppo regionale. Si è trattato di un progetto infrastrutturale con il quale è stata sistemata la struttura di Torretta e altri edifici sparsi per la città e a Delnice nel Gorski kotar. “È stato un compito molto impegnativo, ma con la conclusione dei lavori ci rendiamo conto di avere fatto una cosa notevole”.
Nella cura degli utenti, secondo Martina Baiocco, “le medicine sono la base, ma non possono risolvere tutto. Bisogna lavorare con loro, offrirgli più alternative ed evitare il più possibile il ricovero permanente”. Lo scopo è invece di aumentare il numero di terapie disponibili.
Dieci anni fa, con l’aiuto della Città e della Regione, è partita l’organizzazione di programmi di carattere preventivo che hanno poi avuto un grande successo e hanno diminuito il numero di ricadute. La direttrice Baiocco ha sottolineato che il soggiorno non permanente nelle istituzioni di cura è la soluzione migliore per i pazienti, perché permette loro di avere uno supporto professionale, ma d’altro canto non li aliena dal punto di vista sociale. Con il sostegno della Casa e con le collaborazioni su cui essa punta, si riesce a volte a trovare agli assistiti anche un lavoro, il che rappresenta per quest’ultimi un enorme salto di qualità.
Nonostante le difficoltà, le cose funzionano in modo abbastanza armonico, ha affermato Martina Baiocco. “Il nostro approccio è diverso, curiamo i rapporti con i nostri fruitori, il che spesso non è possibile fare in seno agli ospedali. Il personale si preoccupa dei propri assistiti”. Se fatto bene, ha detto infine, è un lavoro molto gratificante.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display