Fiume. Lager italiani nel Litorale croato, mostra in Corso

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Fiume. Lager italiani nel Litorale croato, mostra in Corso

S’intitola “I campi di internamento italiani nel Litorale croato 1941-1943” la mostra allestita sui pannelli in Corso e dedicata al suo ideatore Mladen Grgurić, curatore e per lunghi anni direttore del Museo civico, scomparso da poco. L’esposizione, come specificato da Vojko Obersnel, presidente dell’Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti della Città di Fiume, rappresenta solo un piccolo pezzo della ricerca eseguita dal suo primo curatore, ripresa e riproposta da Sabrina Žigo. “Con questo evento si desidera ricordare l’ottantesimo anniversario della capitolazione del Regno d’Italia avvenuta l’8 settembre del 1943, dopodiché questi campi di concentramento vennero smantellati”, ha detto Obersnel.

Foto Željko Jerneić

Sui pannelli, come illustrato da Sabina Žigo, sono esposte una quarantina di gigantografie con la descrizione, le testimonianze e varie foto dei quattro campi di internamento, rispettivamente a Laurana (Lovran), Buccari (Bakar), Kraljevica (Portorè) e Campore (Kampor) sull’isola di Arbe (Rab), in cui – come asserito – furono internate “23mila persone, di cui 3 mila bambini sotto i 16 anni d’età”. Soprattutto nel campo di Campore, a causa delle difficili condizioni di vita, persero la vita – come sostenuto – “circa 1.500
persone”.

I testi esplicativi in croato, italiano e inglese descrivono tutti i siti, la capienza di ogni singolo campo, le strutture che ospitavano gli internati, ecc. “Siccome le genti del Quarnero, delle isole e del Gorski kotar aderirono da subito alla resistenza, furono allestiti campi di concentramento. Le condizioni di vita erano dure. Quando la situazione si fece molto difficile per il sovraffollamento, una parte delle persone venne smistata in altri campi in Italia, soprattutto in quello di Gonars”, è stato sottolineato.

Foto Željko Jerneić

Sui pannelli si rammenta pure che i campi ospitarono numerosi ebrei provenienti da varie zone, ricordando un complesso e triste periodo di storia. Rimangono ora soltanto i resti del campo di Campore sull’isola di Arbe dove il 9 settembre avrà luogo una cerimonia di commemorazione. Gli altri campi sono stati smantellati, oppure come nel caso di Laurana,
sono ritornati alla funzione precedente, di luogo di soggiorno turistico. All’inaugurazione della mostra hanno partecipato il sindaco Marko Filipović e la vedova del primo curatore della mostra, Branka Grgurić.

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