«Sostegno a qualsiasi candidato delle minoranze»

Tre dei deputati SDP eletti nella nostra Regione commentano la prima sessione del Sabor e le polemiche legate alla nomina del presidente della Commissione per i diritti umani e le comunità etniche

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«Sostegno a qualsiasi candidato delle minoranze»
Željko Jovanović, Mirela Ahmetović e Ivica Lukanović. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“Ci ritroveremo regolarmente, in questa o in altre formazioni, prima e dopo le sessioni del Sabor”, ha annunciato Željko Jovanović, uno degli SDP eletti nel Parlamento croato alle politiche del mese scorso. Dei sei eletti nella Regione litoraneo-montana, ieri si sono rivolti ai media anche Mirela Ahmetović, sindaca di Castelmuschio (Omišalj) e Ivica Lukanović, presidente della sezione regionale del partito.
Ahmetović ha commentato l’andamento della prima sessione del Sabor: “La coalizione al governo, citando l’espressione del premier Plenković, è una ‘ripicca’ che c’è già tra l’HDZ e il DP (Movimento patriottico). Si litiga già sulla questione della nomina del presidente della Commissione parlamentare per le minoranze e per i diritti umani. Il gruppo dei rappresentanti delle minoranze propone Milorad Pupovac come presidente, mentre HDZ e DP non possono trovare un accordo per accettare la proposta. Non è mai successo qualcosa di simile nella Croazia democratica, cioè che venga respinta la legittima proposta da parte delle minoranze per il nome di chi dovrebbe rappresnetarle in Parlamento. Non lo si accetta solo perché si tratta di un membro dell’SDSS, rappresentante della minoranza serba. A differenza di loro, non intendiamo in alcun modo agire contro le procedure democratiche e sosterremo il candidato proposto, chiunque esso sia”.
Ahmetović ha aggiunto che quella al potere non è una forza politica di centro-destra, bensì di destra e basta. Tra i temi che si affronteranno nell’immediato c’è la “legge bavaglio” che impedirebbe al giornalismo d’inchiesta di mettere in luce, come sostengono nell’SDP, “i misfatti dell’HDZ e di suoi appartenenti, anche se si tratta di reati”. Inoltre, si insisterà sulla conferma degli accordi presi con la Procura Europea (EPPO), in riferimento alla necessità di modificare la composizione dell’organo che deve valutare le competenze tra la Procura croata e quella europea.

La corruzione, il male peggiore
Željko Jovanović: “Alle ultime elezioni il 60 per cento degli elettori ha detto di non volere più al governo l’HDZ e Plenković. La corruzione è il motivo principale del calo demografico, della decisione da parte di molti giovani di andare a cercare fortuna all’estero. Comunque sia, ci ritroviamo con lo stesso premier e dei partner dell’HDZ a cui sono stati affidati dei dicasteri che gestiscono 15 miliardi di euro del Bilancio”.
“È stata la mia prima esperienza in parlamento – ha commentato Lukanović, al suo primo mandato –, e per me è stato uno shock. Ritengo che la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni sia fondamentale, non la cultura dei conflitti che è venuta a crearsi. Ci sono delle divisioni profondissime che dominano i lavori del Sabor. Non vengono trattati temi fondamentali per i cittadini”. Riassumendo il pensiero di Lukanović, ci si occuperebbe di questioni ideologiche e non di quelle sostanziali, come i 14.000 bambini in Croazia sulla soglia della povertà. “Si preferisce affrontare quei temi che ci mettono poco a sollevare le polemiche”, ha concluso Lukanović, ribadendo che le divisioni sono dannose e precludono la via alle soluzioni.
L’esito delle ultime elezioni politiche non ha premiato l’SDP, che ha annunciato a sua volta di voler rivedere il proprio assetto. La convention prima o dopo le elezioni europee? Inoltre, Mirela Ahmetović sarà candidata alla presidenza? Alla prima domanda c’è stata la risposta della stessa Ahmetović, che ha detto che se ne riparlerà dopo le elezioni. In merito alle sue ambizioni, ha spiegato che sarebbe scorretto anticipare qualsiasi cosa, mentre l’SDP cerca di prepararsi nel migliore dei modi alle imminenti elezioni per il Parlamento europeo.

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