SDP e HDZ si danno la mano: passa la manovra di Bilancio

Approvati tutti i punti all'ordine del giorno della 28ª assemblea regionale litoraneo-montana

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SDP e HDZ si danno la mano: passa la manovra di Bilancio
Nessun terremoto: i consiglieri hanno votato ieri la proposta di assestamento del Bilancio regionale. Foto: RONI BRMALJ

Grande attesa per l’esito della votazione del terzo punto dell’ordine del giorno della ventottesima sessione dell’assemblea regionale. Dopo il no alla manovra di Bilancio dell’ultima sessione regionale è stata ripetuta ieri la votazione tra i consiglieri e questa volta l’esito è stato diverso. 30 a favore, 4 contrari e 5 astenuti: questo il risultato della votazione che porta a 295 milioni di euro, il bilancio della Regione litoraneo-montana dopo l’assestamento, aumentandolo di 39 milioni. Le spese finanziate dalla Regione aumentano di 18,6 milioni di euro, mentre i restanti 20,4 milioni di euro riguardano i beneficiari del bilancio regionale. Due i partiti che hanno proposto i propri emendamenti: l’HDZ (1) e Možemo! (5).

Il presidente della Regione, Zlatko Komadina ha accettato l’emendamento dell’HDZ sullo sport (ovvero aiutare le squadre salite di livello e cercare di salvare le squadre che stanno scivolando verso le categorie inferiori) e tre dei cinque emendamenti di Možemo!, con una modifica tecnica delle fonti di finanziamento e aumentando gli importi per il cofinanziamento del trasporto dei pazienti oncologici alle terapie, dei programmi di necessità pubblica nella cultura tecnica e assicurando i fondi necessari per le borse di studio degli alunni meritevoli delle superiori.
Bocciate, invece, le proposte volte ad assicurare fondi per il risanamento del porto di Mrtvaška e per il programma di prevenzione delle dipendenze tra i giovani. Nemmeno la votazione singola per ogni emendamento non approvato dal presidente Komadina è riuscita a cambiare le cose.
Durante il dibattito, il consigliere Orjen Petković ha spiegato che la loro intenzione era garantire l’inizio del risanamento del porto Mrtvaška cercando di arrivare al ripristino della situazione iniziale. Si è soffermato anche sul crescente problema tra i giovani, dicendo che l’emendamento è volto a incrementare ulteriormente il lavoro delle istituzioni senza negare il loro lavoro mostrato fino ad ora.
A venire in soccorso ai consiglieri favorevoli all’assestamento è stato soprattutto l’HDZ, che tramite il consigliere Boris Miklić, si è dichiarato soddisfatto del piano offerto e dei cambiamenti attuati. La prova di questo è anche la quarta conferma positiva di fila da parte della revisione statale sulla gestione della Regione litoraneo-montana.

Morena Lekan (al centro) e alle sue spalle Orjen Petković, i due consiglieri di Možemo!
Foto: RONI BRMALJ

Raffineria di Urinj, come prevenire gli inquinamenti?
Bojan Kurelić (Azione Giovani) ha parlato dell’ultimo episodio di inquinamento causato dalla fuoriuscita di idrocarburi alla Raffineria di Urinj, chiedendo quali misure preventive, per tali incidenti, abbiano in piano le autorità regionali, per non mettersi nella situazione di dover poi riparare i danni. Sanjin Vrkić (HDZ) ha chiesto se “davvero permetteremo che l’unica spiaggia con bandiera blu diventi nera, mettendo in pericolo la stagione turistica? Propongo di convocare i rappresentanti dell’INA per ottenere chiarimenti”. La capodipartimento per gli affari marittimi, i trasporti e le comunicazioni Izabela Linčić Mužić, ha spiegato di aver partecipato, due mesi fa, a una riunione con i rappresentanti dell’INA, che confermarono l’attuazione di perforazioni esplorative per individuare il punto esatto della fuoriuscita di idrocarburi. “Prometto un incontro con loro in una delle assemblee regionali future”, ha detto la Linčić Mužić.

Una marcia molto indigesta
Morena Lekan (Možemo!) ha rivolto una domanda al presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, riguardo il cofinanziamento regionale dell’evento “Hod za život” (“Marcia per la vita”). “In un’occasione lei aveva dichiarato di sostenere la democrazia e di permettere a chi la pensa diversamente di esercitare il proprio volere, ma d’altra parte, su un profilo Instagram di rilievo (la piattaforma Grof Darkula) è emerso che il suo partito si è scusato per questa decisione, ammettendo l’errore. Mi interessa sapere quale delle due versioni sia corretta e, se si è trattato di un errore, chi ne è il responsabile. Se invece è stata una scelta a favore della democrazia, possiamo aspettarci altre decisioni simili in futuro?”. Il presidente Komadina ha risposto che il comitato ha accettato la richiesta dell’associazione “Hod za život” solo perché tutti i requisiti formali erano stati soddisfatti. Tuttavia, quest’anno verrà esaminato anche il contenuto delle richieste e una situazione simile non si ripeterà.

Il caso. Aeroporto di male in peggio
Boris Popović ha insistito affinché la regione convochi l’assemblea dell’aeroporto di Veglia per discutere la competenza del consiglio di sorveglianza e del direttore dell’aeroporto. Ha sottolineato che la diminuzione del traffico aereo ha relegato l’aeroporto al settimo posto in Croazia, nonostante la crescita del turismo. Un aeroporto migliore migliorerebbe il turismo locale. Komadina ha detto che i rappresentanti regionali hanno già ricevuto istruzioni in merito. Marko Boras Mandić, presidente dell’Assemblea (Unione del Quarnero), ha aggiunto che il direttore dell’aeroporto è rimasto sorpreso dal fatto che Komadina gli abbia inoltrato la domanda “cosa fare per aumentare il traffico passeggeri?” indirizzata alla Regione. Komadina gli ha risposto che spetta al direttore proporre una soluzione, mentre la regione si impegna a fornire finanziamenti e accogliere idee valide. Ha dichiarato che parlerà a breve con il ministro Butković per avviare un piano di investimento volto a migliorare i servizi dell’aeroporto di Veglia.

Il «trasloco» del Palazzo del Governo
Orjen Petković (Možemo!) ha chiesto chiarimenti sul progetto di rinnovamento energetico del Palazzo del Governo a Fiume, sede del Museo di Marineria e Storia del Litorale croato, con particolare riferimento al trasferimento delle opere esposte al museo durante i lavori, e quale sia la situazione con i finanziamenti europei non ancora ottenuti. La capo dipartimento per la cultura, Sonja Šišić, ha risposto che devono essere spostati circa 62mila oggetti in una nuova sede già accordata. La Regione ha già erogato 414 mila euro dal bilancio. È stata anche presentata la domanda per la seconda fase di riqualificazione energetica del palazzo e i risultati di questo bando sono attesi entro la fine dell’estate. Per quanto riguarda il trasferimento, questo è stato già organizzato e dovrebbe iniziare entro un mese, con la speranza di ricevere presto una risposta dal ministero, riguardo al finanziamento della seconda fase, per poter avviare la complessa e lunga operazione di trasloco.

Mrtvaška, un tema sempre attuale
Iva Rinčić ha sollevato preoccupazioni riguardo alla gestione inadeguata delle demanio marittimo da parte dell’Amministrazione Portuale Regionale di Lussinpiccolo. Ha ricordato il caso Mrtvaška e gli arresti di due anni fa, quando erano state chieste le dimissioni dei responsabili coinvolti. “Tuttavia, oggi ci troviamo con gli stessi individui al comando, lo stesso caos e la stessa inefficacia nel risolvere i problemi, anche quelli più semplici come il pannello informativo con il listino prezzi per il concessionario Porat”, ha detto Rinčić chiedendo se questi disservizi siano intenzionali, per punire gli abitanti locali. Il presidente Komadina ha risposto che, sebbene il presidente dell’amministrazione portuale (alludendo a Rak) fosse presente in sala, non è autorizzato a rilasciare dichiarazioni e che le sarà inviata una risposta scritta.

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