La Croazia fa e disfa: con l’Albania finisce 2-2 (foto)

La squadra di Dalić va sotto, poi ribalta, ma viene beffata in pieno recupero. Lunedì prossimo bisognerà necessariamente battere l'Italia per volare agli ottavi

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La Croazia fa e disfa: con l’Albania finisce 2-2 (foto)

Adesso la qualificazione agli ottavi è appesa a un filo. Dopo la pesante sconfitta rimediata all’esordio contro la Spagna, la Croazia era chiamata a prendersi i tre punti con l’Albania e invece nella bolgia del Volksparkstadion di Amburgo la nazionale a scacchi biancorossi non è andata oltre un deludente (ma scoppiettante) 2-2. Lunedì prossimo a Lipsia bisognerà necessariamente battere l’Italia per accedere alla fase a eliminazione diretta. E sarà tutto tranne che una passeggiata…

Una gara vissuta sulle montagne russe in cui è successo di tutto. La Croazia ha ballato sull’orlo del precipizio per oltre un’ora, freddata in avvio dal lampo di Laci, poi ha rialzato la testa e ribaltato tutto nel giro di due minuti con il guizzo di Kramarić e l’autorete di Gjasula, e infine si è fatta clamorosamente riprendere in pieno recupero dallo stesso Gjasula. Un pareggio sostanzialmente giusto per quanto visto nell’arco dei 90 e passa minuti, ma da Modrić e soci ci si aspettava ben altro.

Perišić terzino

Rispetto al KO con la Spagna, Zlatko Dalić conferma sì il 4-3-3, ma opera un paio di cambi spostando Gvardiol al centro della difesa in coppia con Šutalo, sulle fasce spazio a Juranović a destra e Perišić sulla corsia opposta, mentre al vertice del tridente offensivo Petković dà il cambio a Budimir, con Majer e Kramarić confermati ai lati. Dall’altra parte il brasiliano Sylvinho recupera Asani lanciandolo là davanti assieme a Laci e Manaj, preferiti a Broja e Seferi che erano partiti dal primo minuto contro l’Italia, mentre a centrocampo il faro è l’interista Asllani.

Fin dai primi minuti la Croazia sembra imbambolata, soprattutto a centrocampo, il reparto dov’è concentrato il maggior tasso di qualità: Modrić è impalpabile, Brozović vaga senza meta e Kovačić non incide. L’Albania, una volta recuperata palla, cerca subito l’imbucata. E, come contro l’Italia, passa per prima in vantaggio: all’11’ cross di Asani nel cuore dell’area sul quale Laci si inserisce coi tempi giusti e di testa infila Livaković, un po’ sorpreso sul primo palo. La squadra di Dalić fa tanto possesso, ma non trova varchi nella granitica difesa albanese, con Asllani e Ramadani a fare da schermo e disinnescare tutte le iniziative degli avversari. Sono però i ragazzi di Sylvinho ad andare vicini al raddoppio con Bajrami (provvidenziale l’intervento di Šutalo), Hysaj (alto da ottima posizione) e Asllani (murato da Livaković). Nel finale di frazione la Croazia aumenta i giri facendosi finalmente vedere dalle parti di Strakosha, il quale però non corre alcun pericolo. Dalle tribune arriva anche qualche fischio dai tifosi croati all’indirizzo dei propri giocatori, mentre in panchina Dalić non nasconde la propria preoccupazione pensando già ai cambi da effettuare all’intervallo.

Fa tutto Gjasula

Ed eccoli i primi due cambi: fuori Brozović e Majer, dentro Sučić e Mario Pašalić. Al rientro in campo la Croazia alza i giri e il neoentrato Sučić chiama subito Strakosha a un grande intervento. Entra anche Budimir per Petković ed è la mossa che cambia le sorti della partita perché il centravanti dell’Osasuna si reinventa regista offensivo mettendo lo zampino su entrambi i gol. Al 74’ imbecca sulla corsa Kramarić, il quale sterza e con un destro a incrociare lascia Strakosha sul posto per la rete del pareggio. Passano solamente due minuti e lo stesso Budimir vince un contrasto sulla linea di fondo servendo Sučić che firma il 2-1, anche se è decisiva la deviazione di Gjasula, a cui viene assegnata l’autorete. La Croazia si rianima e poco dopo è Mitaj a negare il tris a Pašalić. Nel frattempo entrano anche Sosa e Baturina. Croati in pieno controllo, ma nel recupero prima Livaković salva su Hoxha, poi al 95’ il portiere del Fenerbahce non può nulla sul piattone di Gjasula, che si riscatta segnando il gol del definitivo 2-2. Non c’è più tempo e la partita finisce qui. La Croazia è ora davvero con le spalle al muro e nell’ultima sfida del girone dovrà giocoforza battere l’Italia per volare agli ottavi.

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