Ridurre gli stipendi dell’amministrazione

L'agenzia di consulting Grubišić & partneri, ingaggiata dall'associazione GPS che sostiene il candidato sindaco Davor Štimac ha presentato i risultati della ricerca sulle finanze cittadine

0
Ridurre gli stipendi dell’amministrazione

Il prossimo sindaco di Fiume, chiunque esso sia, quale realtà si troverà a dovere affrontare? È una domanda che ci possiamo porre tutti, ma c’è chi va a cercare le risposte tra i numeri.

 

L’associazione “Građani prije svega“ (I cittadini anzitutto), che nei mesi scorsi si è schierata a sostegno del candidato sindaco Davor Štimac, si è rivolta alla “Grubišić & partneri”, azienda di consulting finanziario, per analizzare e valutare la situazione nelle casse cittadine. Presente all’incontro con i media anche il candidato Štimac che ha seguito la presentazione di Andrej Grubišić, uno dei titolari dell’azienda di consulting.

Quest’ultimo ha detto, nel suo intervento introduttivo, che i risultati sono frutto di un’interpretazione dei dati disponibili, di pubblico dominio, che non sono pertanto da considerarsi come un testo sacro. Le analisi svolte non si differenziano più di tanto da quelle che per legge sono contenute nei referti della Revisione di Stato. La relazione di Grubišić, poco comprensibile se non agli “addetti ai lavori”, si può comunque riassumere anche grazie alla sua disponibilità di offrirci una versione comprensibile ai comuni mortali.

Il periodo preso in analisi va dal 2015 al 2019 in quanto i numeri del 2020 non sono ancora completi. In breve, che realtà si troverà a dover gestire il prossimo sindaco? “Secondo le nostre valutazioni la Città e le municipalizzate sono indebitate per circa 100 milioni di euro”. Questa cifra comprenderebbe i debiti diretti, i crediti e quelli delle aziende ed enti di cui la Città è proprietaria. La soluzione sarebbe quella di ottimizzarne la gestione. Come risolvere il problema dell’indebitamento? “Secondo i nostri calcoli approssimativi, risparmiando il 10 per cento nel segmento delle retribuzioni ai dipendenti, si potrebbero ricavare circa 60 milioni di kune su base annua. In altre parole, in dieci anni avremmo risolto in buona parte il problema. Ci vuole volontà politica, ma il piano è realizzabile. Allo stesso tempo, è chiaro che per i prossimi investimenti sarà necessario ricorrere ai fondi dell’Unione europea e puntare al partenariato pubblico-privato”. Si prospetterebbe una riduzione degli stipendi per i dipendenti nell’amministrazione cittadina e nelle municipalizzate? “In media le paghe non sono alte, ma talvolta sono superiori a quelle nel settore produttivo. La soluzione sarebbe una combinazione di licenziamenti e riduzioni con dei risparmi da canalizzare in parte per estinguere i debiti e dall’altra in parte per migliorare lo status di quelli che sono più produttivi e che oggi non sono soddisfatti del proprio stipendio”.

«Esposti dati sbagliati sui debiti della Città»
Il sindaco Vojko Obersnel ci ha messo pochissimo, soltanto qualche ora, per reagire con un lungo comunicato stampa a quanto reso noto nel corso di una presentazione dell’associazione GPS (acronimo per I cittadini anzitutto), che sostiene apertamente la candidatura di Davor Štimac a sindaco di Fiume. È stata presentata un’analisi dell’attuale situazione finanziaria della Città di Fiume.

Il sindaco uscente Vojko Obersnel

L’ufficio stampa del sindaco uscente, al termine del suo ultimo mandato, ha inviato ai media un comunicato lunghissimo che per motivi di spazio non possiamo pubblicare integralmente. Come abbiamo fatto alla conferenza stampa a cui Obersnel fa riferimento, dobbiamo riassumere e semplificare. L’analisi era stata affidata all’agenzia di consulting “Grubišić & partneri”.
Semplificando, Obersnel risponde che le cifre citate sono sbagliate e che quelle reali vengono regolarmente fornite al Ministero delle Finanze, pubblicate attraverso rapporti semestrali, mentre alla FINA i dati vengono aggiornati ogni tre mesi. “Non vedo il motivo per il quale è stato necessario provvedere a quest’analisi che ha fornito dati sbagliati sull’ammontare dei debiti e sui tempi in cui andrebbero estinti. Inoltre – aggiunge l’attuale primo cittadino –, non si può parlare di consolidamento delle aziende comunali, o municipalizzate nel contesto del Bilancio cittadino in quanto la Legge sul Bilancio non prevede questo modo di gestire e contemplare le finanze”. Segue una lunga serie di precisazioni per vari settori, enti, aziende e istituzioni con cui Obersnel ha voluto ribadire che nell’analisi della “Grubišić & partneri“ sono state mischiate tante cose che non hanno nulla a che fare tra di loro.
“Mettendo da parte le inesattezze – aggiunge Obersnel –, inviterei i cittadini a prestare attenzione ad altri aspetti. Mi riferisco alle insinuazioni secondo cui vi sarebbe l’intento di vendere strutture di proprietà della Città che non generano ricavi con cui adempiere a pagare i crediti. È insensato. Nelle competenze della Città non ci sono soltanto strutture per uso commerciale e, in questo senso, non si dovrebbe mai pensare soltanto ai ricavi. Un giorno i consiglieri di Štimac potrebbero proporre che dal Bilancio si sospenda il finanziamento di asili e scuole. Detto ciò, chi è che dovrebbe finanziare la costruzione di asili, musei e palestre?”.
Obersnel si è infine soffermato su Grubišić, esperto di finanze a cui si sarebbe affidato Štimac: “Nel 2018 aveva detto pubblicamente che il cantiere “3. maj” era da chiudere. Con Željka Markić e Zlatko Hasanbegović aveva partecipato alla trasmissione di Velimir Bujanac dove ha definito inutili le organizzazioni della società civile. Aveva sostenuto che con il denaro pubblico andrebbero finanziati soltanto polizia, esercito e magistratura. Ora ci si è smascherati”, conclude Obersnel.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display