Porto di Mrtvaška: ricostruirlo a che prezzo?

Il progetto di rinnovo torna a far discutere. Filip Balija: «Minacciato di morte»

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Porto di Mrtvaška: ricostruirlo a che prezzo?

Il caso Mrtvaška continua ad essere all’ordine del giorno, motivo per il quale il tema è stato trattato ieri nel corso dell’incontro in Regione del lunedì. Dopo che venerdì scorso alcuni abitanti dell’isola di Ilovik (Asinello/San Pietro dei Nembi) hanno tentato di impedire agli esecutori dei lavori di mettere una barriera di sicurezza, con la quale sarebbe stato impossibilitato l’uso del molo esistente per arrivare da Mrtvaška a Ilovik, nel corso del fine settimana il direttore dell’Autorità portuale regionale di Lussinpiccolo, Filip Balija, ha ricevuto delle minacce di morte da parte della ditta Porat Ilovik che effettua il trasporto degli abitanti. Motivo per il quale ha trascorso in Polizia la giornata di domenica. Gli abitanti di Ilovik reputano che interventi come quelli di venerdì siano illegali. “Il permesso di costruzione esiste, per questo il terreno doveva venir recintato, il che avrebbe permesso all’esecutore di iniziare con i lavori. Sul terreno però ci sono 8 macchine che impediscono questi lavori ed esiste la possibilità che ne arrivino delle altre”, ha detto Marina Medarić, sottolineando che si farà di tutto per permettere all’esecutore di entrare nel cantiere.

…e quello futuro, com’è previsto dal progetto.
Foto: www.jadranski.hr

Trattati come bestie
Purtroppo tutti questi avvenimenti stanno mettendo a repentaglio la stagione turistica sull’isola e di conseguenza la vita di quelli che si occupano del settore, come detto dal rappresentante del Comitato di quartiere di Ilovik, Ladislav Radoslović. “Questo è solo un tentativo per scacciare gli abitanti dall’isola e di impedire di avere una vita normale. Lo stanno facendo il presidente della Regione, Zlatko Komadina e la sua vice Marina Medarić. La rampa non è legale e chi di dovere dovrebbe saperlo e invece fanno finta di niente. Da più di un anno veniamo trattati come delle bestie e maltrattati. Per questo motivo giovedì, nel corso dell’Assemblea regionale, organizzeremo una grande protesta dinanzi all’hotel Royal di Abbazia”, ha dichiarato Ladislav Radoslović.

Ladislav Radoslović.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Su quanto accaduto finora si è fatto sentire anche il direttore dell’Autorità portuale regionale di Lussinpiccolo, Filip Balija, il quale ha voluto sottolineare che l’isola è al momento collegata grazie a 3 linee marittime costanti che offrono un collegamento più frequente, veloce e migliore di quello avuto finora. “Motivo per il quale respingiamo le affermazioni che l’isola non ha un collegamento con la terraferma. Da sottolineare inoltre che quando abbiamo proposto al Comitato di quartiere di Ilovik i porti alternativi durante la durata dei lavori, tra Lussinpiccolo, Lussingrande, San Martino e Čikat (Cigale), il Comitato di quartiere ha scelto Lussinpiccolo, ovvero quello con il tratto più lungo. Il motivo lo sapranno loro, visto che la Regione avrebbe assicurato anche il parcheggio, il trasporto con taxi e l’infrastruttura necessaria nelle altre zone. Dopo aver tentato per mesi di assicurare agli abitanti dell’isola di viaggiare attraverso il porto di Mrtvaška anche durante i lavori in corso, abbiamo trovato solo resistenza per terminare con delle minacce di morte a mio nome da parte della Porta Ilovik e di alcuni membri del Comitato di cui sopra. Da ciò possiamo constatare che sono proprio loro a ‘tenere in ostaggio’ tutti gli abitanti delle isole dei Lussini, Arbe, Pago, Sansego, Unie, Selve, Ulbo e Premuda, in quanto proprio con l’ampliamento del porto di Mrtvaška verrebbe migliorato il collegamento via mare e offerte nuove linee verso Arbe e Pago”, ha detto tra l’altro Filip Balija in un comunicato inviato ai media.

Filip Balija.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Ricorderemo che il progetto prevede l’ampliamento del porto nell’insenatura di Mrtvaška, all’estremo sud dell’isola di Lussino, per poter collegare via mare Zara, Arbe e le piccole isole del circondario con Lussinpiccolo. Il malcontento da parte degli abitanti è stato fatto presente ultimamente anche dai consiglieri dell’Assemblea regionale, ovvero dai membri dei partiti Možemo!, Da štima svima e Akcija mladih (Azione dei giovani).

Foto: ARLEN ABRAMIĆ

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