Porto di Fiume. Il futuro è assicurato

Firmato ieri un contratto del valore di 214 milioni di kune per i lavori di ammodernamento dell'infrastruttura portuale, nell'ambito del progetto Por2Core Rijeka basin

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Porto di Fiume. Il futuro è assicurato

Atmosfera solenne ieri sul molo De Franceschi, sul quale s’affaccia la sede della Port authority, in occasione della firma di un contratto pari a 214 milioni di kune (circa 33,6 milioni di euro), che serviranno per avviare i lavori di ricostruzione dell’infrastruttura portuale nell’ambito del progetto Por2Core Rijeka basin. L’85 per cento dei finanziamenti è stato attinto dal Fondo europeo per gli investimenti infrastrutturali (CEF – meccanismo per collegare l’Europa). L’opera prevede la ricostruzione delle banchine Praga, Budapest e Vienna, nonché dei moli Visin, Orlando e appunto De Franceschi. Verranno ristrutturati 109.420 metri quadrati di superficie con i relativi impianti, 12.161 metri di binario e 1.652 metri di scartamento ferroviario. La conclusione dei lavori, affidati alla società slovena Kolektor Koling, è prevista per la fine del 2022. Il contratto è stato firmato da Duško Grabovac, direttore dell’ente portuale di Fiume e da Tine Vadnal, numero uno della Kolektor Koling, alla presenza del ministro del Mare, del Traffico e dell’Infrastruttura, Oleg Butković e di numerose autorità cittadine e regionali.

Zlatko Komadina, Vojko Obersnel, Oleg Butković, Denis Vukorepa, Duško Grabovac e Tine Vadnal

Nell’occasione Grabovac ha ringraziato il Dicastero, la Port Authority, la Città e la Regione per la collaborazione, rilevando che senza una sinergia istituzionale non sarebbe stato possibile dar vita a quest’importante progetto.
Gli investimenti non si fermano
Denis Vukorepa, direttore della Port Authotity, ha ricordato che in un anno e mezzo sono stai concordati sette progetti sovvenzionati dai fondi europei. Il ciclo d’investimenti ha un valore complessivo di 132,8 milioni di euro. Alcuni dei progetti si svolgono in collaborazione con l’ente portuale e le Ferrovie dello Stato. “Tengo a precisare che questo grande lavoro è stato facilitato dall’arrivo di Duško Grabovac al timone dell’ente portuale. Stavamo per perdere un bel po’ di soldi europei, circa 60 milioni di euro, ma grazie a questa sinergia siamo riusciti a sbloccarli. Siamo in attesa del permesso di agibilità per il terminal container in Brajdica che potrà contare sul rinnovato e ampliato tunnel ferroviario, e fra qualche settimana i convogli non attraverseranno più il centro cittadino. Nel periodo 2014-2020 gli investimenti complessivi hanno raggiunto i 133 milioni di euro (quasi un miliardi di kune). Non ci fermeremo qui perché stiamo preparando altri progetti di grande portata, tra cui l’ampliamento del terminal passeggeri, la fusione di due moli in riva Praga, che consentirà di separare il complesso Metropolis dal resto del porto e assegnarlo alla Città, eccezion farro per il magazzino 7, il quale verrà demolito. Non bisogna dimenticare inoltre il progetto di costruzione di un marina in porto Baross”, ha annunciato Vukorepa.

Fine amara per il magazzino 7, che verrà demolito

“Considerata la mia anzianità di servizio, sono testimone di tutti gli investimenti realizzati finora nel bacino portuale fiumano e che sono iniziati ancora nel 2003 con il progetto Rijeka Gateway”, ha esordito il sindaco Vojko Obersnel. “È seguita la costruzione della statale DC404 e l’ampliamento del terminal Brajdica, quindi riva Zagabria, per la quale si attende la scelta del concessionario. I fiumani vivono in sinergia con il porto. Per questo motivo sono stati messi a disposizione il Molo longo e, recentemente, l’ex complesso Exportdrvo. Di rilevante importanza il ruolo del porto nell’economia locale e nazionale per cui spero che tutti questi investimenti contribuiranno a ridargli la funzione che merita, quella di porto principale dell’Adriatico”, ha concluso il primo cittadino.
Il presidente della Regione, Zlatko Komadina, ha sottolineato che Fiume continua ad essere una città strategica e un punto di riferimento per l’Europa. “Questi investimenti favoriscono un veloce sviluppo della città e delle Regione e sono sicuro che i risultati non si faranno attendere”, ha detto.
In aumento il traffico container
Il ministro Oleg Butković ha espresso soddisfazione per l’andamento degli investimenti, ribadendo il supporto del governo che nei giorni scorsi ha firmato anche una garanzia di 80 milioni di euro a favore del cantiere navale “3. maj”. “Sarebbe stato difficile realizzarli senza i fondi europei. Si tratta di finanziamenti che garantiscono lo sviluppo del porto di Fiume. Lo conferma anche il fatto che Capodistria sta registrando ultimamente un calo del traffico container, mentre a Fiume i TEU sono in crescita. Siamo ancora lontani dai risultati sperati, ma il porto è destinato a rinascere grazie anche a questa sinergia tra istituzioni. Concluderemo in bellezza con la costruzione dell’attesa ferrovia pianeggiante”, ha detto infine.

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